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Atp Roma 2016: bastano cinque minuti di Rafa Nadal!
Post n°199 pubblicato il 11 Maggio 2016 da Chattie
Eccoci a Roma. Rafael Nadal si qualifica per gli ottavi degli Internazionali Bnl d'Italia. Questa sera sul centrale, sotto riflettori e accolto dal calore del pubblico romano, Rafa ha battuto Philipp Kohlschreiber in due set (6-3 6-3). Lo avevamo lasciato nella semifinale di Madrid, un poco appannato dopo le vittorie di Montecarlo e Barcellona, e lo ritroviamo qui se non altro riposato: "Dopo Madrid mi sono riposato un giorno e poi ho ripreso ad allenarmi ieri e oggi, ma si sa che qui le condizioni sono diverse, è necessario adattarsi un po', ed è sempre pericoloso l'inizio" aveva detto al suo arrivo nella capitale, aggiungendo: "Sto bene e sono felice di essere a Roma ancora una volta. Mi sento pronto per l'inizio del torneo e farò del mio meglio per vincere". AGGIORNAMENTO DELL'ULTIM'ORA: Rafa Nadal ha battuto Kyrgios in 3 set (6-7 6-2 6-4).
Questi saranno degli Internazionali da ricordare, non solo per la grande affluenza di pubblico, ma per l'onore di vedere giocare il più grande giocatore di sempre sulla terra battuta (49!). Così su sportfair: " Di tutte le stelle che sono passate per la terra battuta del Foro Italico ce n’è una però che ha brillato più di tutte. Ovviamente stiamo parlando di Rafa. Nadal ha vinto a Roma ben 7 volte. Più di lui nessuno mai". Photo by Matthew Lewis/Getty Images "E’ a Roma per cercare di vincere il suo cinquantesimo titolo e sa che sarà difficile. Tra pochi giorni compirà trent’anni e per uno come lui non sono tanti, sono tantissimi. E poi ci sono i nuovi cannibali, aggressivi e privi di fantasia: Djokovic, Murray, Kyrgios, Raonic, Thiem. C’è ancora Federer, meraviglioso ed eterno. “Nadal is Nadal” ha detto pochi giorni fa il tennista svizzero cercando di spiegare il personaggio. Tutta un’altra storia rispetto ai suoi colleghi, la loro perfezione quasi geometrica, la facilità con cui colpiscono la palla. Tutta un’altra storia rispetto a Federer e alle sue esperienze religiose. Per quelli come lui, il tennis è uno sport che ha a che fare con la fatica infernale, la paura perenne e con i nervi tesi. E poi tanta, tantissima terra". |