Creato da Reputazione il 25/01/2011
Risoluzione casi di lesione alla propria reputazione digitale

 

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Reputazione Online: FEDINA DIGITALE

Ripulire la FEDINA DIGITALE:


Tutto quello che viene scritto sul web si trasforma immediatamente in una sorta di inchiostro indelebile, capace di rimanere per sempre.


Si tratti di parole positive oppure altamente negative, non importa: esse segnano la persona, il brand o l’azienda a cui sono state dirette, diventando inevitabilmente parte della sua reputazione online.
Ripulire la propria fedina telematica da risultati lesivi che i motori di ricerca possono far emergere si eleva a parola d’ordine nel contesto del Web 2.0, soprattutto per aziende, per società ma anche per personaggi influencial, come figure di spettacolo, pubbliche oppure legate alla sfera istituzionale.
Dal momento che le pagine da monitorare sono circa 30 miliardi, è inevitabile avvalersi del sostegno di consulenti specializzati in grado di poter fare questo al posto nostro, ovvero di offrirci un servizio di analisi della web reputation supportato da software progettati per l’analisi dei contenuti on line.
Questo delicato processo non deve tuttavia limitarsi a rintracciare, quasi come un segugio, i messaggi; è importante, infatti, anche contestualizzarli, comprendere il formato in cui essi si presentano  e dove essi risultano essere inseriti.
Tutto ciò riguarda il contenuto, ovvero il flusso di dati che va ad inondare la rete stessa; nondimeno risulta fondamentale, come già anticipato, il contenitore di tali dati, ovvero il format in cui questo contenuto si presenta e il canale che lo veicola. Esso, difatti, può essere un commento su un blog, oppure un video, o ancora una recensione. 
I due elementi, contenuto e formato, sono dunque strettamente concatenati uno all’altro, e, non per ultimo, al concetto di reputazione online.

Andrea Barchiesi Reputation ManagerAndrea Barchiesi, Managing director di Reputation Manager (www.reputazioneonline.it), ha inoltre posto l’accento, in questo articolo, su altri importanti fattori, quali il contesto, la pertinenza, ela rilevanza  dei contenuti proposti.
Andrea Barchiesi si è soffermato proprio su tali aspetti, in quanto si rivelano predominanti in un’ottica particolare come quella dello sviluppo, del miglioramento e del rafforzamento della propria identità digitale. Questa tematica, di sempre maggiore attualità, attrae a sé quotidianamente un grande interesse mediatico, e va ad inscriversi nel contesto del Web 2.0., legato alla personale identità digitale che si sviluppa attorno a ciascuno di noi, in una sorta di indelebile silhouette virtuale.
Ciò è stato sottolineato dal managing Director di Reputazione Online, Andrea Barchiesi
Reputazione Online si trova al link http://www.reputazioneonline.it.

Galateo del contrattacco

Una volta individuato il contesto in cui i contenuti lesivi si presentano, si attiva la delicata fase del contrattacco, il quale tuttavia deve essere calibrato e strutturato in maniera rigorosa al fine di poter essere efficace e di avere un effetto decisamente duraturo.
Premessa fondamentale è la differenza che sussiste tra una lamentela isolata e una critica diffusa. I due casi sono quanto più di distante possa esistere; esattamente per questo motivo è necessario comprendere bene quali azioni bisogna attuare, e, conseguentemente, come agire nella maniera più pertinente.
Questo fa parte del “Galateo del contrattacco”, una sorta di codice comportamentale fondamentale nell’ambito della reputazione online.

Assalto ai motori

Andrea Barchiesi ha successivamente spiegato quali sono gli strumenti di cui Reputation Manager  si avvale, partendo dal presupposto che ciascuno di essi risulta saldamente imperniato su una strategia di reingegnerizzazione dei motori di ricerca.
Questo processo richiede tempistiche medio-lunghe, e, con la finalità di produrre risultati concreti nel tempo, deve essere necessariamente condotto con costanza, preparazione e coerenza.
Relativamente alla reingegnerizzazione dei contenuti, Reputation Manager  si avvale di una serie di tecnologie integrate  in una strategia  di rimozione legale soft del contenuto lesivo;  essa, mira in prima istanza al confronto con il soggetto che ha pubblicato  i contenuti lesivi.
Se tale persona viene rintracciata , si innesca un processo di confronto. Tale confronto si può svolgere attraverso un sinergico dialogo proprio con chi ha pubblicato i contenuti giudicati lesivi, e quindi potenziali portatori di elementi dannosi per il soggetto in un arco di lungo termine. Se, al contrario, non è possibile contattare in alcun modo tale soggetto, la strategia muta significativamente, allacciandosi al discorso della reingegnerizzazione dei motori di ricerca.
In questo modo il contenuto lesivo viene sospinto agli ultimi posti della classifica dei risultati proposti dai motori di ricerca. Questo processo richiede una partecipazione diretta e mirata, ed una costanza di interventi quasi giornaliera.

2011 l’anno del cambiamento

In questo contesto, Andrea Barchiesi di Reputation Manager ha infatti evidenziato che è sempre necessario informarsi e confrontarsi con il passato storico legato ad una azienda o di un singolo.
Questo è ancora più importante, sempre secondo Andrea Barchiesi, dal momento che il nuovo scenario che si è creato ed evoluto attorno ad Internet ha totalmente frantumato non solo il concetto di tempo, ma anche quello di autore.
I costi relativi al restyling della reputazione online possono lievitare sensibilmente a seconda della specificità della situazione, e della delicatezza della questione trattata o, ancora, della preminenza del soggetto protagonista.
Questo ultimo caso può, ad esempio, essere legato intrinsecamente ad un personaggio pubblico e dunque sia influencial sia rilevante (come politici, persone di spettacolo, e così via).
Andrea Barchiesi, in un’ottica rivolta costantemente agli sviluppi futuri della reputazione online, ha posto diversi accenti proprio sul fatto che saranno esattamente  i politici a ricorrere, d’ora in avanti e sempre più frequentemente, al processo di “pulizia dell’immagine”.
I presupposti perché ciò avvenga risultano alla portata di tutti.

 

Fonte "Ripulire la Fedina Digitale": Capital di Febbraio

 
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