Creato da lauro_58 il 10/11/2006

Next 2.0

A volte ho vinto, molto più spesso ho perso. Cammino tra le strade della speranza senza ripari. E se inizia a piovere, mi fermo e guardo attorno. Poi alzo il bavero del cappotto, accendo una bionda e ricomincio a camminare.

 

 

« Il premioDio, con la luna, ha fat... »

Dio, con la luna, ha fatto le cose per bene

Post n°190 pubblicato il 25 Settembre 2009 da lauro_58
 

Anche questo racconto sono costretto a dividerlo in due parti
Ultimamente non riesco a scrivere racconti brevi, spero vogliate scusarmi .
Buona lettura  
Luna


Basta sono stufo, tutte queste storie sul fatto che sono troppo serio per la mia età!
Quel troppo mi fa imbestialire, sembra quasi che sia malato.
E di cosa sarei malato di "troppa maturità ?"
"Quello adolescenziale è un periodo nel quale avvengono cambiamenti spesso motivo
di grande turbamento
."
Ma che stronzate, sto solo cercando di mettere le cose a posto, non mi pare sia grave.
Esco se ne ho voglia, altrimenti me ne sto da solo.
Se continuano ad essere così premurosi, giuro prendo la bici e me ne vado.
                                                                        ...
Mi piace star sveglio fino a tardi la notte; sembra una enorme distesa nera
schiarita da uno stravagante disco di alabastro
bardiglio.
Gli assomiglia proprio e chiudendo gli occhi ne posso sentire il profumo, attraverso
il gemito del vento ed il fruscio sommesso
delle foglie.
Ne abbiamo parlato a scuola, in Egitto si fabbricavano vasetti ed anfore di
alabastro per conservare profumi.
E' la notte nuda che profuma di alabastro, quella che viene a baciarmi e farmi
compagnia!
Da quando è iniziata questa storia della "troppa maturità", dovrei decidermi a
svuotare il sacco.
Forse sono davvero troppo serio per la mia età.
Il calcio non mi piace, i videogames nemmeno, il computer poco.
Di solito esco in bici, oppure leggo.
Libri d'avventura in genere, ma di quelli avvincenti, trascinanti, dove nulla gira mai
al contrario.
Dove non si è ne migliori ne peggiori di altri, non si ha ne sempre ragione ne sempre
torto, dove si è protagonisti della storia
benché non se ne faccia parte e finisce
sempre nel modo più giusto possibile.
Faccio così, leggo le prime pagine e se non arrivo alla fine del primo capitolo in un lampo,
il libro torna nello scaffale.
Per il resto però ... le ragazze per esempio, mi procurano uno strano prurito ed il
risultato sono spesso due belle guance rosse.
Anche l'acne per la verità mi fa le guance rosse, ma non è la stessa cosa.

Da bambino era tutto diverso, per esempio mi piaceva camminare, soprattutto in mezzo
alla gente.
E più affollato era l'andirivieni, più ci provavo gusto.
Mi piaceva osservare le persone, guardarle e quando loro osservavano me, non ci facevo
caso più di tanto.
Cioè, notavo che guardavano, ma  la cosa non mi disturbava.
Ne avevo classificati più di centosettanta, per non parlare delle mutande.
Per la verità non era tutta farina del mio sacco.
"Quando qualcuno ti mette in difficoltà, o ti fa innervosire o ti procura imbarazzo,
pensa a qualcosa che tiene occupata la
testa, ti aiuterà. Io per esempio, quando mi
capita, me lo immagino in mutande
."
Papà a volte è facile capirlo, altre meno
Quella delle mutande però mi piaceva, avevo catalogato centosettanta modi diversi di
osservare una persona; sguardi brutti,
belli, dolci, distratti, ostili, amichevoli; vestiti
con culotte, perizomi, slip, boxer e poi a righe tigrati, trasparenti.
Insomma uno spasso e non facevo più caso a come la gente guardava.
Perché, come dice lui:
"Quando la gente guarda, non sta li a pensarci troppo su, guarda e basta anche in modo
insistente. Ma senza fare caso a come lo
fa. Magari si rende conto di infastidire,
ma se ne infischia e continua. Intanto, cosa si può fare!
"
E cavolo se ha ragione!
Però immaginarli così, in mutande insomma ... era più facile girarsi e rispondere
allo sguardo sorridendo.
E centosettanta erano anche i modi di ricambiare, perché:
"Sguardo e carattere si danno la mano."
Comunque tanti rispondevano al sorriso, ed erano sorrisi talmente belli da convincermi
di essere  simpatico e carino a tutti.
Forse usare la parola attraente per un bambino non è corretto, ma mi sentivo proprio
qualcosa del genere ed anche solo l'idea di
passeggiare, per me era come bere una bibita
in pieno deserto a mezzogiorno, od un piatto di pasta dopo giorni di digiuno.

Poi non fu più così e sto ancora cercando di mettere le cose a posto, ma tutta questa
premura attorno mi infastidisce.
Anche quella di chiedere cosa avessi i giorni seguenti il fatto!!!
Insomma è facile pensarlo, invece ... parlarne meno.
Adesso poi ci si è messa pure la "troppa maturità" a complicare le cose!
Ma la sera in compagnia della mia lady alabastro, capita spesso di ripensare a quel pomeriggio.

continua ...

Dio, con la luna, ha fatto le cose per bene è un riflessodigitale di Lauro

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963