Creato da lauro_58 il 10/11/2006

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A volte ho vinto, molto più spesso ho perso. Cammino tra le strade della speranza senza ripari. E se inizia a piovere, mi fermo e guardo attorno. Poi alzo il bavero del cappotto, accendo una bionda e ricomincio a camminare.

 

 

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Post N° 67

Post n°67 pubblicato il 24 Maggio 2007 da lauro_58
 

Questo testo aderisce al "Gioco letterrario" proposto da Writer con tema "La mia città".

Qualche manciata di ...

Era un martedì di qualche manciata di anni fa, quando la fine del secolo era ancora lontana e la televisione a colori non c’era.
Mi alzai presto per andare a lavorare … commesso in un negozietto di abbigliamento all’ingrosso.
In attesa della chiamata per il servizio militare, avevo trovato questo impiego, nulla di definitivo, ma mi permetteva una certa autonomia economica. Prendevo il trenino che collega Roma al mare … era sempre affollato ed io per evitare il pigia pigia mattutino anticipavo un pochino il viaggio che mi portava, tra uno sballotolamento e l’altro, alla Piramide.
E’ il capolinea ferroviario della Roma-Ostia che prende il nome dalla piramide di Caio Cestio. Qui c’è Porta San Paolo una delle porte meridionali delle Mura Aureliane già Porta Ostiensis, da cui inizia l’ Ostiense, la via che da Roma conduce ad Ostia.
Con la perdita d'importanza di Ostia la porta prese il nome di Porta San Paolo, perché era l'uscita di Roma che conduceva alla Basilica di S. Paolo fuori le mura.
Il trenino correva parallelo a questa via e per alcuni tratti anche al Tevere. Allora c’era molto verde che si riduceva proporzionalmente con l’avvicinarsi del capolinea.
Da qui un’autobus, il 95, mi portava a Via del Teatro Marcello. Scendevo ai piedi del Campidoglio e dandogli le spalle mi trovavo alla destra la sua scalinata, poco più su il Vittoriano a troneggiare su P.zza Venezia.
Alla sinistra invece (dall’altra parte della strada), il Teatro Marcello e Portico d’Ottavia. Siamo non lontani dalla Domus Area ed il Colosseo, nel cuore di Roma.
Ad ammirare tanta grandezza ci si sente piccoli, ma io allora non ci facevo troppo caso.
Il negozio lo raggiungevo a piedi. Potevo farlo in due modi dopo aver attraversato Via del Teatro Marcello.
Passando per P.zza Venezia lasciandomela sulla destra ed imboccando Via delle Botteghe Oscure, oppure percorrendo i vicoli che si snodano per il ghetto ebraico alla destra del teatro se lo si guarda di fronte.
Quella mattina scelsi la prima, svoltai per Via delle Botteghe Oscure, passai davanti la libreria “Rinascita”, poi davanti la sede centrale del Partito Comunista Italiano, distante qualche manciata di passi da Piazza del Gesù, sede della Democrazia Cristiana.
Girai alla prima via posta alla mia sinistra … più giù largo Argentina, erano circa le 7.30-8.00. Arrivai in fondo fino ad incrociare Via dei Funari.
Lì c’era un bar, feci colazione poi uscii ed all’incrocio, appoggiato al muro o ad una delle macchine parcheggiate fumai una sigaretta prima dell’ apertura del negozio distante una decina di metri.
I giorni scorrevano sempre uguali, per quanto lo possano essere quelli di un giovane. Mi dividevo tra il negozio ed il magazzino in un via-vai, che a quel tempo era il mio ma che in quelle viuzze proseguiva incessante da millenni.

Da quanti piedi erano stati calpestati quei sampietrini, oppure a quanta gente gli scalini delle innumerevoli chiese e fontane avevano offerto un’ attimo di riposo e ristoro. Quanti “plebei” come me si erano avvicendati consumando i propri destini lunghi il tempo di una vita. A passeggiare tra questi vicoli nel cuore di Roma dove tutto è storia da sembrare anche troppo, la città trasuda di bellezza, lasciando lontano anche i rumori che arrivano sfiniti, costretti come sono a disperdersi tra vicoli stretti e discreti. Se chiudi gli occhi puoi sentire la città respirare … se li chiudi ti regala ruffiana quel “friccico” al cuore come solo lei sa fare, offrendoti con naturalezza secoli di testimonianze popolane ed imperiali e ti rendi conto che il passato non passerà mai, ed il futuro è un dettaglio e quando arriverà sarà solo una testimonianza … un’altra … l’ennesima di una città senza tempo. 

La mattinata trascorse velocemente, passata a servire clienti in negozio a Via dei Funari oppure, quando gli scaffali lo richiedevano, andando nel magazzino di Via dei Delfini ad una manciata di passi da lì, per prendere ora balle di jeans, ora di magliette, calzini, slip.
Arrivò l’ora di pranzo, tornai a casa per un rapido pasto poi subito di nuovo in negozio. Anticipavo come al solito il martedì la riapertura per andare incontro alle esigenze di un cliente.
Stesso percorso. Svoltando però per Via delle Botteghe Oscure, mi si parò davanti una scena inaspettata. Un’ assembramento concitato di persone, non aveva l’aria di essere una dimostrazione, piuttosto sembrava un corposo gruppo di curiosi.
Cercai di avvicinarmi per capire meglio cosa stesse succedendo. Più mi avvicinavo più il viavai della gente si faceva fitto ed era difficile avanzare. Saltai sopra il primo dei bidoncini della spazzatura aggrappato al lampione che trovai libero … l’assembramento veniva dalla viuzza in cui io normalmente svoltavo e che mi portava al negozio.
Mai vista tanta Polizia e Carabinieri, cominciai a preoccuparmi … lo fui molto di più quando i “celerini” decisero di caricare la folla di curiosi. Vidi quella massa di gente venirmi addosso, cominciai a correre anch’io cercando di non essere raggiunto e travolto.
La conoscenza di quei vicoli mi aiutò, tornai indietro e cercai di arrivare a via dei Funari passando per il ghetto.
Arrivato davanti a Teatro Marcello girai, a passo svelto superai il Rione X Campitelli con palazzo Capirucchi e S.ta Maria in Campitelli a guardarsi di traverso.
Poi a seguire il Rione XI S.Angelo, sulla sinistra via Tribuna dei Campitelli che corre verso il lungotevere, di fronte Via dei Funari con P.zza Lovatelli ad onorare l’omonimo Palazzo.
Qualche manciata di metri da dove lavoravo io.
Non si poteva passare, la strada sbarrata da un cordone di carabinieri più o meno della mia stessa età.
Chiesi loro cosa fosse successo, e mentre qualcuno si girò per ordinarmi di togliermi da lì, per pochi attimi potei vedere la scena.
Si svolgeva all’angolo dove la mattina verso le 7.30-8.00 fumai quella sigaretta.

Era un martedì, dicevo, di qualche manciata di anni fa … era il 9 Maggio 1978 … la prima via a sinistra su Via delle Botteghe Oscure con più giù largo Argentina era … via Caetani.

Una telefonata anonima pervenuta poco dopo le 13.30  al centralino della Questura aveva avvertito "In Via Caetani c'era un'auto rossa con il corpo di Moro".
Io ero a casa a mangiare mentre scattava l'allarme e la zona veniva invasa da poliziotti e carabinieri.
Il ritrovamento del cadavere avvenne poco dopo, era nel portabagagli della Renault, ed era quello di Aldo Moro.
Via Caetani è una strada abbastanza frequentata in cui è difficile trovare posto per parcheggiare a meno che non lo si faccia alle prime ore del mattino, tra le 7 e le 8, e non fù scelta a caso, visto che era situata a poche decine di metri dalla direzione comunista e da quella democristiana.
E’ rimasta lì con il suo tragico carico, fino a quando gli assassini hanno ritenuto opportuno avvertire, cioè tutta la mattinata.

Ed io fumai lontano una manciata di passi da quel cadavere … poi passai innumerevoli volte vicino quella macchia per andare nel magazzino di via dei Delfini, ignaro di tutto, intento ad adempiere ai miei doveri di commesso ... con il pensiero occupato dalle urgenze e speranze giovanili.

Mentre quell’ evento si apprestava a vivere il suo tragico epilogo, lasciando a Roma una traccia del suo accadimento. E’ così da secoli, tracce di storia lasciate dall’uomo testimoniano un momento … un fatto … un’epoca.

Oggi una targa a commemorare quel giorno, affissa vicino al Museo Nazionale Crypa Balbi di recente costruzione ... e quel giorno era un martedì … un martedì di qualche manciata di anni fà.

Qualche manciata di ...  un riflessodigitale di Lauro ... tag "La mia città"


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Commenti al Post:
fenicenera1968
fenicenera1968 il 24/05/07 alle 10:27 via WEB
un dolore al cuore come ogni volta che sento queste cose... hai reso l'idea dell'ignorare ... eri un ragazzo e non potevi sapere che stavi per vivere uno dei momenti più tragici della storia nera italiana... quando il concorso sarà finito se me lo permetti vorrei mettere il tuo racconto su uno dei miei blog... "magic clab" non farti ingannare dal nome , tratta di mafia, terrorismo ecc, Fammi sapere...
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 09:09 via WEB
Esatto Felicenera e sullo sfondo una descizione di Roma fatta di immagini e di sensazioni. Il post lo puoi riportare su quello a cui ti riferisci, tra l'altro dà visibilità anche a me ... ma questo è secondario rispetto al fatto che questa tua richiesta dà la dimensione del tuo apprezzamento al pezzo. Ciao.
 
   
celticwolf1968
celticwolf1968 il 30/05/07 alle 17:19 via WEB
CIAO LAURO, SONO FENICE, SON VENUTA A PRELEVARE IL POST, SE VUOI CONTROLLARE POI TI BASTA CLICCARE SU QUESTO NIK.. QUESTO E' UNO DEI MIEI TRE BLOG! GRAZIE ANCORA E CIAO...
 
     
lauro_58
lauro_58 il 30/05/07 alle 18:34 via WEB
Visto e lasciato commento. Ciao Fenice ... o Celtic. Lauro.
 
falco58dgl
falco58dgl il 24/05/07 alle 12:26 via WEB
Quel giorno io mi trovavo ad Arezzo (avevo lasciato Roma da qualche mese e cercavo lavoro presso i servizi psichiatrici della provincia di quella città). La notizia irruppe come uno schiaffo, si fermarono le attività, così come era successo il 16 marzo, il giorno del rapimento. Il tuo testo ricostruisce quell'evento a partire dalla tua prospettiva soggettiva e lo inquadra all'interno del flusso di eventi comuni che caratterizzavano la tua vita di allora. L'ho apprezzato. W. P.S. Ricordati di avvisare anche gli altri partecipanti, magari quando li commenti.
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 24/05/07 alle 13:16 via WEB
Mi chiedevi dello stile. Lo stile è piano, senza artifici, con un'aggettivazione contenuta, tendi a descrivere. Questa scelta stilistica mi sembra che vada bene, in funzione del tipo di scelte che hai fatto: raccontare un evento della storia italiana attraverso il resoconto della tua quotidianità, quindi accostarsi alla storia tramite un'angolazione soggettiva e individuale. E' un po' la stessa scelta che ho fatto io con il mio romanzo "diecimila e cento giorni", che dipana 27 anni di storia (dal movimento del 1977 al capodanno del 2005) attraverso vicende e percorsi di vita individuali. Quindi il tuo pezzo ha uno stile adeguato ai contenuti narrati. ciao. W.
 
   
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 09:31 via WEB
Hai trovato una similitudine con il tuo romanzo, sei gentile la cosa mi inorgoglisce. Magari se ti và, potresti darmi un'opinione più in generale, rispetto al mio modo di scrivere ... mi interessa il tuo parere. Ciao L58
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 09:25 via WEB
E' il destino di questa città, quello essere luogo di eventi che spesso hanno impatto sull'Italia intera. Ho tentato di descivere la città in base ad un fatto ed a chi ci vive, in questo caso io ... . Ciao Lauro.
 
Maramaldo85
Maramaldo85 il 24/05/07 alle 13:12 via WEB
Io quegli anni non li ho vissuti ma mi è piaciuto vederli tramite i tuoi occhi di allora. Roma è così : ti stordisce con le voci dei suoi secoli.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 09:37 via WEB
E' come se avessi parlato ad un figlio o ad un nipote, se "85" è il tuo anno di nascita potresti esserlo. Un giorno della mia gioventù ... avevo più o meno la tua età ( comincio ad invecchiare)!! Ciao Lauro.
 
diavolettoincielo
diavolettoincielo il 24/05/07 alle 14:48 via WEB
Lauro bellissimo scritto carico di tanta emozione. Di come hai descritto il tutto, mi ha dato l'impressione di potermi trovare li fianco a fianco con te a partecipare di quell'evento... Roma trasmette emozione qualsiasi cosa le accada.. bhooo... un bacio
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 09:42 via WEB
Grazie cara, uno degli intendimenti era proprio quello ... descrivere minuziosamente i luoghi e le emozioni per portare il lettore a vivevere in prima persona l'evento. Ciao Lauro.
 
otherwise1
otherwise1 il 24/05/07 alle 15:52 via WEB
ti ho letto tutto d'un fiato...ricordi lontani...ma ricordi forti nonostante io fossi piccola...racconto originale...originalissimo l'abbinamento di quel fatto con il racconto della tua citta'...mi sei piaciuto...se ti va passa da me...post n°1352...lullaby
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 15:54 via WEB
Descrivere una città come fossi un cicerone non mi piaceva come approccio. Avevo alcune scelte, questa mi è sembrata la migliore. Sono contento ti sia piaciuto. Ciao Lullaby.
 
erinn78
erinn78 il 24/05/07 alle 16:09 via WEB
Solo una manciata d'anni fa, il corpo nell'auto rossa e gli occhi di un giovane commesso. Mi aspettavo solo la città e ho trovato anche il cuore.
Io ti ho già letto diverse volte, e ogni volta torno con piacere. Un bacio, Ottavia.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 15:34 via WEB
Hai già letto alcune delle mie cose, se torni vuol dire che ti piace cosa e come scrivo ... questo mi emoziona. Grazie Ottavia di cuore. Ciao Lauro.
 
cateviola
cateviola il 24/05/07 alle 17:58 via WEB
"Quanti “plebei” come me si erano avvicendati consumando i propri destini lunghi il tempo di una vita. A passeggiare tra questi vicoli nel cuore di Roma dove tutto è storia da sembrare anche troppo, la città trasuda di bellezza, lasciando lontano anche i rumori che arrivano sfiniti, costretti come sono a disperdersi tra vicoli stretti e discreti. Se chiudi gli occhi puoi sentire la città respirare … se li chiudi ti regala ruffiana quel “friccico” al cuore come solo lei sa fare, offrendoti con naturalezza secoli di testimonianze popolane ed imperiali e ti rendi conto che il passato non passerà mai, ed il futuro è un dettaglio e quando arriverà sarà solo una testimonianza … un’altra … l’ennesima di una città senza tempo. "
Camminare su pietre calpestate da milioni di storie.. sfiorare la Storia e sentirsi piccini, insignificanti ed effimeri, eppure parte di qualcosa che non passa ...
Non ti ho letto d'un fiato, ci ho messo un po' ... ci sono molti dettagli, allusioni, suggestioni e spunti.
C'è una città vista da chi ci viveva e lavorava, un luogo abitato, consumato e respirato.
Per nulla banale, ottimo esempio di racconto vissuto e trasformato in vita dello spirito, memoria e sentimento, storia e cronaca.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 15:41 via WEB
Riuscire a sorprendere il lettore non è mai facile. Il fatto che caratterizza il brano è forte, la parte che citi tù è la più intima ... e poi le considerazioni sugli spunti a cui il testo allude ... insomma un commento che mi confonde ... hai apprezzato anche la parte nascosta, grazie cateviola. Ciao Lauro
 
Eva_8
Eva_8 il 24/05/07 alle 18:58 via WEB
Un momento duro del nostro paese, vissuto in prima persona, accanto alle vie che sanno di eternità e di storia. Molto bello! Eva
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 15:44 via WEB
Grazie Eva, devo commentare ancora il tuo pezzo, lo farò presto. Ciao Lauro.
 
ditz
ditz il 24/05/07 alle 19:18 via WEB
mi piacciono i barlumi che illuminano pezzi di storia. E ci sono anche qui: una manciata di passi, una manciata di anni fa... sono tracce per ricordare le manciate di vite. Quelle di uomini di Stato, o di uomini senza Stato... il blog, per me, è un non luogo dove lo Stato non ci viene a cercare... bello quel ricordo che ci hai regalato, lo Stato quella volta trattò Moro come uno di noi, uno senza Stato...
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 15:51 via WEB
Il brano si intitola "Qualche manciata di..." non a caso ... qualche manciata di passi, di posti, di sensazioni, di emozioni ... qualche manciata di anni fà di un ragazzo (io) di cui nessuno si ricorderà quando saranno passati ... qualche manciata di anni. Ciao Lauro.
 
otherwise1
otherwise1 il 24/05/07 alle 19:23 via WEB
ti ringrazio per il tuo commento...glitter da me non ne vedrai mai...stanne certo!lullaby
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 15:56 via WEB
Non ho nulla contro i glitter ma c'è ne sono a iosa così, il tuo invece mi piace elegante e discreto. Ciao Lauro.
 
adriana_ar
adriana_ar il 24/05/07 alle 19:32 via WEB
Il tuo post sulla città mi è piaciuto anche perchè attraverso la tua descrizione ho rivissuto momenti da cui siamo passati noi di una certa generazione.Ti ringrazio per il tuo bel commento e, se ti va, vai a leggere il mio nuovo post proprio sugli anni di piombo che è la continuazione di altri miei scritti. Ciao Adriana
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 15:58 via WEB
Lo farò appena commentati tutti i brani che partecipano al gioco è una promessa. E' un'impegno quello di commentare i lavori degli altri, che se lo si vuole fare in modo poco banale richiede un pò di tempo. Ciao Lauro.
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 24/05/07 alle 22:59 via WEB
Già, sembrava un mattina qualsiasi. E unaq testimonianza di un testimone qualcunque, l'espressione di smarrimento e del distacco da tutto ciò che è violenza e che fa venire il voltastomaco. Grazie del tuo ricordo, della tua testimonianza, del non aver potuto dimenticare... grazie del tuo commento.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 16:05 via WEB
Noi come persone ... ogniuno di noi è frutto del prorpio passato, ci si può mettere in discussione e spesso lo si fà, soprattuto passata una certa età ... come poterlo fare in modo obbiettivo se si dimentica cosa eravamo, come eravamo ... Ciao Lauro.
 
d.a.r.i.o.d
d.a.r.i.o.d il 24/05/07 alle 23:57 via WEB
interessante prova, forse hai "spiegato" troppo nella parte finale Ciao, Dario.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 16:14 via WEB
Forse, se lo dici, evidentemente hai notato questo ... ma la chiosa al brano doveva essere omogenea al pezzo, la conseguenza di un discorso interiore inserito in un contesto molto più grande del sottoscritto. Ciao Lauro.
 
saradria
saradria il 25/05/07 alle 08:14 via WEB
Bel racconto,ricco di ricordi e spinge a ricordare,quel giorno eravamo io e mia sorella accanto a mia madre molto malata in ospedale,la notizia volò tra i letti, quei malati seguivano dalle piccole radio il caso Moro,ricordo quei volti, le lacrime e la tristezza e...mia madre dire "non c'è più speranza" una manciata di giorni.. mia madre finì
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 16:21 via WEB
Questa è una storia nella storia ... mi ha profondamente toccato la considerazione amara di tua madre, penso siano stati giorni difficili per voi dopo la sua morte. Ciao Saradria
 
TorreNord
TorreNord il 25/05/07 alle 10:14 via WEB
All'inizio pensavo si trattasse della descrizione di Roma con qualche particolare personale, ma niente più di questo. Invece nella seconda parte del racconto mi hai stupito raccontando un evento tragico con gli occhi di chi vive la quotidianità ogni giorno e non sa, non può sapere. E' un racconto che colpisce per il senso di nostalgia e di impotenza che tutti in qualche modo davanti a eventi di questo tipo, ci portiamo dentro. Ciao! www.cristalpen.splinder.com
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 16:28 via WEB
Un pezzo contenete una descrzione di Roma fatta in maniera didascalica non lo avrei fatto. Quasi tutti i miei racconti si svolgono con cartoline di Roma sullo sfondo di una storia a volte inventata altre reale. Ho strutturato il pezzo proprio giocando su questo e cercando di essere descrittivo solo in parte ... . Ciao Lauro.
 
il_presidente77
il_presidente77 il 25/05/07 alle 14:55 via WEB
Un testo che presenta un fatto molto importante della storia italiana e lo presenta senza retorica di parte (non importa quale parte) e riesce a farlo mostrandolo con gli occhi della normalità. Grazie.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/05/07 alle 16:38 via WEB
Certo, ma c'è anche dell'altro ... una descizione di Roma fatta di sensazioni, molto intimista ... l'ho rischiata descivendo un' evento che copre un pò questa parte. Avevo altre scelte quella che ho postato però mi è sembrata la migliore. Ciao Lauro.
 
Marquez36
Marquez36 il 25/05/07 alle 20:28 via WEB
Beh certo, vivere un episodio simile dicmao da vicino è un uqlcosa che non porti più via dalla tua mente, anche perchè Moro era una persona perbene e nel tempo si è visto invece i suoi compagni di partito chi erano, quindi quell'episodio credo ti sia rimasto ancor di più proprio per questo...effettivamente una città porta i segni di tutto ciò che accade e quello fu davvero un brutto episodio che noi Italiani ci siamo portati alle spalle con il nostro menefreghismo ed il nostro egoismo...Ciao m31
 
 
lauro_58
lauro_58 il 26/05/07 alle 12:03 via WEB
Infatti le città sono testimoni di fatti, la storia la fà in gran parte l'uomo e lascia i segni del proprio tempo, più o meno gloriosi. Ciao Lauro.
 
racantillo
racantillo il 25/05/07 alle 20:47 via WEB
quel giorno avevo quattro anni non ancora compiuti, anche se Di Moro ho poi ovviamente letto e sentito parlare su giornali e televisioni piu' o meno da quando ho imparato a leggere e scrivere. Pero' leggere queste righe scritte da chi l'ha visto accadere lo rende piu' vivo con tutta la sua tragicita'. Inoltre io amo Roma e col mio compagno la visitiamo spesso quando siamo in Italia, per cui conosco i luoghi, veramente bello. Raffaella
 
 
lauro_58
lauro_58 il 26/05/07 alle 12:07 via WEB
Se vieni spesso a Roma allora la prossima volta che ti trovi a visitarla, passa in mezzo a quei vicoli, sono veramente spendidi ... non ti rendi nemmeno conto che stai a due passi dal Colosseo e dal Pantheon per esempio. E troverai la targa, là io ho fumato quella sigaretta. Ciao Lauro.
 
almasolaro
almasolaro il 25/05/07 alle 20:57 via WEB
è incredibile come le nostre piccole vite a volte si intreccino con i grandi fatti della storia... è una cosa che dà i brividi. pensare a un corpo lasciato nel bagagliaio dell'auto tutta la mattina. è un'immagine termenda, un pensiero tremendo. scusami se non commento lo stile, non lo sto facendo mai, mi concentro sulle suggetioni e sulle emozioni... e questo brano è molto forte! resto in silenzio. se hai volgia passa a leggere il mio pezzo, buona serata.
 
lauro_58
lauro_58 il 26/05/07 alle 12:13 via WEB
Se tù provi a leggere qualcuno dei miei racconti ti accorgerai che le storie si dipanano con sullo sfondo cartoline di Roma. Questa volta ho fatto lo stesso, solo che l'episodio è reale ... temevo coprisse la descrizione quasi intimistica della città, ma va bene lo stesso. Ciao Lauro.
 
mortisia.38
mortisia.38 il 26/05/07 alle 20:12 via WEB
non ho letto questo di racconto ma vedo che hai raccolto un sacco di commnti.....lo leggerò con atttenzione come ho sempre fatto ma ora devo ndare il dovere mi chiama un sorriso e una buona domenica
 
 
lauro_58
lauro_58 il 28/05/07 alle 12:32 via WEB
Va bene Mortisia, aspetto il tuo commento. Ciao Lauro.
 
Guerrino35
Guerrino35 il 26/05/07 alle 21:44 via WEB
Una delle cose importanti dello scrivere è quella di far vedere. Tu lo hai fatto nelle due dimensioni che ci organizzano: quella spaziale e quella temporale.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 28/05/07 alle 12:37 via WEB
Grazie Guerino, la tue parole mi confortano ... non si è mai sicuri di arrivare quando si scrive ... forse non quetsa volta però. Ciao Lauro.
 
lunanatica
lunanatica il 27/05/07 alle 15:39 via WEB
ho aderito all'iniziativa di writer scrivendo un post sulla mia città
 
 
lauro_58
lauro_58 il 28/05/07 alle 12:38 via WEB
Va bene lunatica, appena posso verrò a leggerti. Ciao Lauro.
 
sigune1
sigune1 il 27/05/07 alle 18:21 via WEB
..comprendere e guardare attraverso tuoi occhi..una manciata di..attimi.. in questo caso storici...mi ha lasciata in sospensione..mentre fumando la non ultima sigaretta..rivivevo quegli anni...grazie! un sorriso
 
 
lauro_58
lauro_58 il 28/05/07 alle 12:42 via WEB
L'intento era quello di raccontare qualcosa di interessante con sullo sfondo una cartolina di Roma fatta di immagini ed emozioni. Grazie a te Sigune, verrò a leggerti presto. Ciao Lauro.
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/05/07 alle 19:10 via WEB
molto bello e vero, questo ricordo.<un giorno che ha cambiato la nostra storia, un buio che per anni ci ha attanagliati. che nessuno della nostar generazione può dimenticare.
però, pur nel raccontare questa storia, questo frammento di storia, riesci a raccontare Roma, come meglio non si può. è proprio quel senso della storia che caratterizza Roma, che distingue il suo fascino da quello di innumerevoli altre belle città al mondo. ci schiaccia, ci opprime, ma al tempo stesso ci fa innamorare: ci regala il "friccico"!
 
 
lauro_58
lauro_58 il 28/05/07 alle 12:49 via WEB
Ho apprezzato molto il tuo commento perchè hai colto nel segno. Memoria, immagini ed emozioni ... questo volevo, questo hai recepito ... grazie per averlo fatto. Corro a leggerti, ciao Lauro.
 
onice0
onice0 il 27/05/07 alle 19:33 via WEB
Un testo "forte" in ricordo anche di quegli anni che hanno segnato la nostra storia. Ti ho letto solo ora,io Roma la conosco molto bene, lì ho trascorso parte dell'infanzia e adolescenza (mia madre è romana) e quei posti descritti così bene li conosco abbastanza. Come il nostro albero di via Notarbartolo. Kiss
 
 
lauro_58
lauro_58 il 28/05/07 alle 12:52 via WEB
Forse l'evento copre un pò la descrizione di Roma ... magari leggi anche altri post (se ti và) e fammi sapere se ti piacciono. Ciao Lauro.
 
lunanatica
lunanatica il 27/05/07 alle 23:46 via WEB
ricordo benissimo quel giorno, da molto tempo la città viveva un clima di terrore, blindata e sospettata. nella mia strada dopo il suo rapimento, furono ritrovati volantini nei cassonetti della spazzatura, e una stella a cinque punte apparse sull'asfalto, perquisizioni in ogni palazzo e persone che sparirono, avevo 18 anni, e ancora sento quell'angoscia quando ci ripenso, e non trovo mai una vera spiegazione politica a quei fatti, il terrorismo non puo essere la soluzione ai problemi sociali.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 28/05/07 alle 13:08 via WEB
Sono d'accordo con te, la nostra giovinezza ... quindi sono passati un bel pò di anni, eppure sembra non si sia imparato nulla da quelle esperienze. Ciao Lauro.
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 28/05/07 alle 19:40 via WEB
Andavo alle elementari quando fu trovato il cadavere di Moro. Ma ricordo perfettamente le immagini in bianco e nero trasmesse in televisione, ricordo che per qualche notte popolarono i miei incubi di bambina.
Mi è piaciuto il tuo raccontare la Storia parlando della storia di un commesso "plebeo", a passeggio per quelle viuzze di Roma brulicanti di vita minuta...
 
 
lauro_58
lauro_58 il 29/05/07 alle 18:14 via WEB
Grazie Bimba, questo viaggio "guidato" tra i blog mi ha riservato piacevoli scoperte, tù sei una di quelle. Ciao Lauro.
 
shatzy.shall
shatzy.shall il 29/05/07 alle 14:05 via WEB
bello il racconto di chi ha vissuto la cosa da vicino....io l'ho solo letto sui libri...e visto alla tv..un abbraccio, lu
 
 
lauro_58
lauro_58 il 29/05/07 alle 18:18 via WEB
Anche per me Lu, ogni visita al tuo blog è un'occasione per arricchirmi un pò. Un bacio Lauro.
 
demy_moore37
demy_moore37 il 30/05/07 alle 13:44 via WEB
Accidenti quanta gente ... congratulazioni ... avevo letto il tuo racconto sulla citta e il concorso che aveva indetto Writer ... anch'io volevo scrivere qualcosa sulla mia città ... infatti avevo buttato giù qualcosa "quando si pensa a roma di solito viene in mente la città eterna , perchè tutti la guardano con occhi del turista... io non vi voglio raccontare quello che già sapete ma quello che di solito viene trascurato . Roma non è soltanto il CENTRO STORICO esiste anche la periferia , ma soprattuto i quartieri malfamati il Trullo, Pietralata, Tufello, Vai Melaina, Primavalle, Tor Marancio, Quarticciolo; ... inizierò dalle mie origini , il Quarticciolo si trova all'angolo fra il Viale Palmiro Togliatti e la Prenestina è nato come una borgata nel 1930/1940 ci abitavano a quell'epoca soprattutto immigrati del sud e gli sfrattati " dagli sventramenti" operati da Mussolini dal centro di roma. Il quarticciolo nel 1943/1945 fu protagonista della Resistenza contro l'occupazione tedesca ed è proprio per questo motivo che i soldati delle forze armate tedesche rinunciavano ad addentrarsi nelle vie interne. In effetti al suo interno si nascondevano partigiani , ma ancora di più era la base della banda del Gobbo e badate ben non sto parlando del Gobbo di Notre Dame ..... a detta di alcuni uno dei maggiori malviventi dell'epoca, mentre per molti altri fu un partigiano ed un eroe della Resistenza.. in quel quartiere popolare ci ho vissuto la mia infanzia e la mia adolescenza per poi fuggire a 20 anni . Cosa ricordo? tanta genuinità forse troppa .... " ed ho terminato qui non ho avuto più tempo e soprattutto voglia .... sarà per la prossima volta .... o forse un mio prossimo post chissa' ..... L'episodio di Aldo Moro l'ho seguito e lo seguo ancora ... infatti alcuni giorni fa precisamentew due giorni prima che tu scrivessi questo pezzo hanno mandato in onda una puntata dove si spiegavano i misteri delle carte di moro scritte da lui durante la sua prigionia... un bacio demy^_*
 
 
lauro_58
lauro_58 il 30/05/07 alle 18:30 via WEB
Un'episodio della mia vita e la visione di una porzione di Roma vista con i miei occhi ed il mio cuore. Bacini sparsi come sempre cara Demy.
 
releardgl
releardgl il 30/05/07 alle 14:03 via WEB
racconto di una Italia di 30 anni fa che ha lasciato una ferita ancora sanguinante..mi e`piaciuto molto lo stile narrativo...fatti un giro quando puoi nel mio blog...
 
 
lauro_58
lauro_58 il 30/05/07 alle 18:32 via WEB
Ho già commentato il tuo brano ... ti ringrazio per l'apprezzamento sullo stile ... ho sempre mille dubbi io!!! Ciao Lauro.
 
ericsan
ericsan il 31/05/07 alle 22:52 via WEB
Quando la semplicità è stile. E' quotidianità. E' purezza. Quando la semplicità è il modo migliore per descrivere uno dei momenti meno semplici e più brutti della storia nazionale. Mi è piaciuto molto il tuo brano. Se ne hai voglia mi piacerebbe che dessi un'occhiata anche al mio post http://blog.libero.it/altrimondi/2765002.html. Se poi non ti dispiace vorrei aggiungerti ai miei blog amici.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 01/06/07 alle 09:01 via WEB
Io ti ringrazio per le parole di apprezzamento che hai usato per me, che assumono un valore maggiore visto che mi hai aggiunto ai tuoi blog amici. Questo mi aiuta a sopportare meglio quel senso di inadeguatezza che mi prende quando mi cimento nella scrittura, ed a impegnarmi sempre di più. Corro a leggerti. Ciao Lauro.
 
alina3
alina3 il 01/06/07 alle 00:18 via WEB
"Da quanti piedi erano stati calpestati quei sampietrini, oppure a quanta gente gli scalini delle innumerevoli chiese e fontane avevano offerto un’ attimo di riposo e ristoro. Quanti “plebei” come me si erano avvicendati consumando i propri destini lunghi il tempo di una vita. A passeggiare tra questi vicoli nel cuore di Roma dove tutto è storia da sembrare anche troppo, la città trasuda di bellezza, lasciando lontano anche i rumori che arrivano sfiniti, costretti come sono a disperdersi tra vicoli stretti e discreti. Se chiudi gli occhi puoi sentire la città respirare … se li chiudi ti regala ruffiana quel “friccico” al cuore come solo lei sa fare, offrendoti con naturalezza secoli di testimonianze popolane ed imperiali e ti rendi conto che il passato non passerà mai, ed il futuro è un dettaglio e quando arriverà sarà solo una testimonianza … un’altra … l’ennesima di una città senza tempo". Che bel testo, complimenti. Mi piace il tuo stile narrativo, nitido e lineare, attento. Anche la struttura è interessante: hai intrecciato riflessioni personali, divagazioni, eventi che rendono il racconto scorrevole e catturante.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 01/06/07 alle 09:20 via WEB
Ti ringrazio per aver citato quel passaggio, perchè in effetti è quello che descrive Roma in modo intimista, il cuore del brano ... che racconta un evento forte. Il rischio era di offuscare quelle parole. A te però non è sfuggita quella parte. Grazie per averlo capito. Ciao Lauro.
 
ciaodolce
ciaodolce il 01/06/07 alle 14:14 via WEB
Mi hai fatto venire la pelle d'oca...ho ricordato quel giorno, quando con un bimbo di soli 5 mesi in braccio, si fermò Roma e io giovane madre di 17 anni ebbi paura e ancoora piango a ricordare il perchè ...passa dame...
 
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