Creato da lauro_58 il 10/11/2006

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A volte ho vinto, molto più spesso ho perso. Cammino tra le strade della speranza senza ripari. E se inizia a piovere, mi fermo e guardo attorno. Poi alzo il bavero del cappotto, accendo una bionda e ricomincio a camminare.

 

 

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Dieci

Post n°95 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da lauro_58
 

Questo racconto partecipa al gioco letterario “Come eravamo” , che ha come tema gli anni 80. Storia recente tra ricordi ed emozioni.

Uscendo per la solita escursione in bicicletta, passai davanti al calendario.
Dieci Ottobre 2010 sentenziava.
Un solo numero oggi sarebbe bastato per scrivere una data, ma sarebbe bastato anche per premiare un’ interrogazione brillante, scrivere un numero civico, segnare il tempo di un’amore o di una pena.
Un numero legato ad un’evento diventa qualcos’ altro, uno scrigno nel quale racchiudere tra risa e lacrime un tesoro fatto di emozioni e di vissuto, il più prezioso di tutti.
“Domenica dieci Ottobre, quanti dieci … uno in fila all’altro”, dissi sottovoce, evitando di inseguire i pensieri che cominciavano a correre tra le pieghe dei ricordi.

Andare in bicicletta non è una passione giovanile, ho scoperto solo da qualche anno il piacere di pedalare.
Lo faccio spesso, soprattutto la Domenica, come oggi appunto.
Mi avvio con pedalate piene e rapporto lungo verso la strada che porta al lungomare.
Dopo una decina di chilometri vi arrivo, il fascino della burrasca mi risulta irresistibile e rallento rapito da tanta forza.
Una volta mai avrei ceduto ad eventi esterni durante una seduta di allenamento !
Ma vivendo si cambia, molto si perde e molto si impara.
Ed una cosa l’ ho imparata … trarre godimento anche dalle cose semplici come può essere la vista di un mare in burrasca, chissà cosa riuscirò ad insegnare invece.
Così mi ritrovo seduto su una panchina proprio di fronte al mare, al mio fianco sulla sinistra piegato ordinatamente il “Corrire Laziale”, giornale sportivo lasciato lì chissà da chi.
Lo conosco bene, in gioventù lo leggevo sempre, specialmente il Lunedì ed il Mercoledì, giornate dedicate alle cronache relative al calcio giovanile regionale.
D’un tratto una voce femminile distoglie  i miei occhi da quel giornale.

“Buongiorno, posso sedermi
?” esordisce una signorina con fare molto cordiale.
“Prego”
, le rispondo squadrandola da capo a piedi.

E’ una bella ragazza, anche lei vestita con un completino da ciclista, che ne risalta le forme morbide e toniche.
Stà in silenzio per un po’, e mi guarda un paio di volte; capisco che vorrebbe parlare, ma francamente non ne ho voglia e faccio finta di niente.

“Bella vista vero ?
“ Fa ad un tratto lei rompendo gli indugi.
“Già.“  Di il meglio non riesco a dire.
“Secondo me non ci deve pensare troppo, il tempo passa e chi ha la fortuna di viverlo spesso nemmeno si accorge di aver lasciato il segno.“
“In che senso scusi!“
Faccio io non capendo a cosa si riferisse.
“Prendiamo lei. Quando aveva più o meno la mia età cosa potevano essere … gli anni ottanta? Era sicuramente un giovane pieno di sogni ed aspettative. Ha vissuto la sua giovinezza in un decennio denso di avvenimenti, tra l’altro uno dei più lunghi del secolo con i suoi tre anni bisestili, lo sapeva ?“
“No, non lo sapevo.“
“Già, quando si è indaffarati a crescere tra sogni e bisogni giovanili, quel che resta dopo è ciò che ha segnato le pieghe dei ricordi. Per esempio in quel decennio il Papa e Ronald Reagan scamparono per miracolo a due attentati, John Lennon ed Indira Gandhi non ebbero uguale fortuna, Gorbaciov diede avvio ad una rivoluzione causa della caduta del Muro di Berlino, lo Shuttle esplose in cielo, il principe Carlo e Diana Spencer si sposarono, Agentina e Inghilterra entrarono in una pericolosa crisi diplomatica per il controllo delle isole Falklands. Poi ci furono i boicottaggi alle Olimpiadi, Michael Jackson che conquistò un successo planetario con “Thriller”, e l’Italia che vinse i mondiali di calcio.“
“Bene, la ringrazio per la confidenza, stia tranquilla resterà tra di noi, c’è altro?“
“Ma lei se li ricorda per altre cose, giusto?“
“Senti, mi scuserai la franchezza, ma proprio non ho bisogno di un ripasso sulla storia recente, tantomeno di una pseudoseduta psicologica, e scusami anche se ti do del tù.“
“Quante scuse per nulla Lauro !!! Piacere Angela!“
“Come fai a sapere il mio nome, io non te l’ho detto, ci conosciamo ?“
“No, tù non mi conosci anche se dovresti … ti do del tù anch’io se non ti dispiace.“

Mi sentivo a disagio, ed in un primo momento avrei voluto lasciarla li in malo modo, ma quella ragazza sembrava sapere il fatto suo, e mi domandavo cosa avrebbe detto ancora.

“Sai che giorno è oggi ? E’ domenica 10 Ottobre."
“Brava Angela! Un bel dieci e lode!!“
“Lo sai che negli anni 80 ci fù un solo 10 Ottobre che cadde di domenica ? Era il 1982.“

Guardai incredulo quella ragazza, o si stava prendendo gioco di me tirando ad indovinare giocando con le date, oppure sapeva veramente cosa legasse i miei ricordi a quella data !

“Ti ricordi Lauro quando eri bambino. Osservando tuo padre, eri convinto che vivere fosse una cosa maledettamente complicata, estenuante ed a tratti insostenibile.
Pensavi che essere adulti fosse una responsabilità enorme, ed i problemi pressoché irrisolvibili.
Hai trascorso l’ adolescenza nel terrore di non essere pronto per diventare grande e che la tua presunta inettitudine ti avrebbe schiacciato inesorabilmente al primo tentativo.
Poi hai scoperto che la strada non è sempre in salita e piena di buche, e la pianura è anche una condizione dello spirito.
Hai
capito che a qualunque età, il giorno inizia sempre con l’alba, anche quando il cuore è gonfio di promesse e ricco di aspettative oppure pesante come un macigno di piombo, e la notte quando arriva non è mai definitiva se non nel fondo di un pozzo.
Perché è possibile che si perda qualcosa, magari qualche sogno importante viene infranto, ma si trova altro, l’amore o l’amicizia, la voglia di non mollare, di non avere paura di aiutare … di stringere a se chi si aspetta che tù faccia questo.


Belle parole Angela, ma cosa c’entra questo con il 10 Ottobre 1982 però me lo devi spiegare !!Ribattei di getto, fingendo di ignorare a cosa si riferisse.

Bè, diciamo che quello che accadde quel giorno se paragonato a tutto ciò che successe in quel decennio non risulterà mai nei libri di storia, ma fù una tappa fondamentale per la tua crescità, non trovi? Adesso sai che vivere non è mai così terribile, né una maledizione o un “dovere” da assolvere nel migliore dei modi.

Ero stufo di quelle parole, mi girai verso di lei stizzito, deciso a congedarmi frettolosamente da chi stava leggendomi nell’anima.
Non c’era più, al suo posto trovai il “Corriere Laziale” aperto a pagina 10, gli occhi caddero su un trafiletto che riportava in una decina di righe i dettagli di uno sfortunato quanto incredibile incidente di una talentuosa mezz’ ala che rischiava di comprometterne la carriera da numero 10. Non c’era nemmeno bisogno che controllassi la data del giornale.

Mi voltai verso il mare. Era calmo ora, e tra l’altro si stava facendo tardi, era il caso di ricominciare a pedalare. Mentre prendevo il ritmo, domandandomi quale decennio avrebbe ospitato la prossima domenica che sarebbe caduta il dieci ottobre, mi girai un’ultima volta verso la panchina …

Ed il giornale, che fine aveva fatto ?

Dieci è un riflessodigitale di Lauro

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Commenti al Post:
santiago.gamboa
santiago.gamboa il 11/10/07 alle 15:34 via WEB
Bravo, una bella partenza, una geniale trovata scrivere un racconto di fantascienza per parlare degli anni 80. Molti equilibrismi stilistici e molto uso del "mestiere" (la fissazione dell'io narrante sui numeri e sulle date è la struttura portante della storia). Il tutto funziona anche se non entusiasma, la retorica e le didascalie sono troppe ma il tono regge. La voce è coerente e il ritmo è perfetto. Peccato per il finale deludente... chi era lei? perché era vestita da ciclista? a rischio di sembrare banale, mi sarebbe piaciuto conoscerla. gf
 
 
lauro_58
lauro_58 il 12/10/07 alle 12:49 via WEB
Per sviluppare un racconto a tema imposto ci sono molti modi. In questo caso ho scelto un numero ed una data come elemento scatenante e caratterizzante della storia. Accompagna il lettore sempre anche se non palesemente. I riferimenti didascalici se presi come riferimenti storici in effetti sembrano troppi. Prova però a pensare che anche il protagonista ha subito in quel decennio "attentati, sfortune, il crollo dei sogni giovanili così devastante da farlo entrare in crisi" e che è riuscito in qualche modo a reagire ai "boicottaggi di cui credeva essere vittima" . Il suo "successo, la vittoria" è la decenza della sua vita in cui ha dato spazio per colpa del fato a cose diverse, cose semplici. Il sogno quello giovanile non c'è più, lui si sente in credito con il destino ma nonostante tutto và avanti. E questo conflitto sopito ma non dimenticato riaffiora nel momento in cui una data lo riporta indietro nel tempo. Ciao Santiago e grazie per il brillante commento. Lauro.
 
onice0
onice0 il 11/10/07 alle 17:01 via WEB
Uhm...l'idea si che è geniale! Bel testo, fluido ed intrigante. Ma lei poveretta o lui poveretto, si ritroveranno? ;-)
 
 
lauro_58
lauro_58 il 12/10/07 alle 12:49 via WEB
In effetti lei e lui non si sono mai persi, è una vita che pedalano insieme, potrei dar loro 10 per la dedizione, anche se nessuno se li ricorderà fra 10 anni. Un bacio Lauro
 
falco58dgl
falco58dgl il 11/10/07 alle 18:23 via WEB
Bel racconto, dalla struttura non semplice, che usa il futuro prossimo per parlare del passato, di un episodio particolare del passato del protagonista. Alcuni appunti: 1. Perché lui è così sgarbato con lei? Le da' risposte al limite della villania. 2. I dialoghi non sono sempre credibili. Lei fa la sintesi degli eventi degli anni '80, lui risponde "Bene, la ringrazio per la confidenza, stia tranquilla resterà tra di noi, c’è altro?". 3. Lei scompare (e scompare anche il giornale), quindi si è autorizzati a pensare che tutto l'episodio sia in realtà un dialogo interno del protagonista, a meno che tu abbia voluto dare un tocco surreale al tuo testo. Però, se è un dialogo interno, lei è descritta in modo troppo preciso e caratterizzato. A mio giudizio, questo aspetto è un po' irrisolto. ciao. Writer.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 12/10/07 alle 12:50 via WEB
Grazie Claudio, il tuo apprezzamento mi rende felice. E' un racconto che ho preferito postare one-touch, anche se avrebbe necessitato di una rielaborazione. Questo per non privarlo della pulsione iniziale, nella quale ho lasciato andare il racconto, pur mantenedo rigorosità nelle caratterizzazioni. Il personaggio è alle prese con un flasback emozionale procurato dalla data e da un numero, sintesi estrema di un conflitto mai definitivamente risolto. Il tema da te proposto da subito mi ha fatto pensare ad una storia in bilico tra destini e realtà. Ciao Lauro
 
unadonnaperAMICAdgl
unadonnaperAMICAdgl il 11/10/07 alle 18:58 via WEB
Lui è sgarbato con lei perchè mette il dito sulle sue piaghe, sulle sue dimenticanze, sulle sue promesse non mantenute...lei è la visualizzazione della sua anima...dinnanzi a un mare in burrasca può succedere anche questo...puoi sederti accanto ai tuoi pensieri e ripartire con la consapevolezza di quello che non hai fatto e che avresti potuto fare...ma c'è sempre tempo per rimediare!!! Bello...strano...da leggere e rileggere con calma...
 
 
lauro_58
lauro_58 il 12/10/07 alle 12:51 via WEB
Già unadonna... le riflessioni intime che non tendono alla commiserazione, che scavano in un passato probabilmente in cui si è lasciato molto ma che molto altro ha dato, sono spesso scomode perchè quando sei da solo con te stesso non puoi barare, puoi trattarti male, sfogarti affinchè il mare si calmi e ti ritorni la voglia di pedalare, ma non barare. Ciao Lauro.
 
blop
blop il 11/10/07 alle 21:07 via WEB
..parlare alla propria anima, a volte o forse sempre, provoca un effetto benefico...rilassante...sereno...tanto che il mare si placa e ci rimane la voglia di guardare se la nostra anima è ancora là...su quella panchina... geniale.....
 
 
lauro_58
lauro_58 il 12/10/07 alle 12:52 via WEB
L'interazione con il lettore è essenziale quando si scrive un racconto. Si suggerisce sperando che chi legge raccolga la sintesi in pennellate di sensazioni. Le tue sono concise e perfette. Ciao Lauro
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 11/10/07 alle 22:45 via WEB
Ermetico, decisamente ermetico, o almeno si presta a più interpretazioni...Comunque, sicuramente non noioso...
 
 
lauro_58
lauro_58 il 12/10/07 alle 12:53 via WEB
L'interpretazione che dà il lettore è sempre interessante, diciamo che è una delle ragioni per cui si scrive. I vs commenti sono oro per me. Ciao Lauro.
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 11/10/07 alle 23:46 via WEB
Io l’ho vissuto così…e se lei più che l’anima fosse la coscienza?... Non so cosa succeda agli altri, ma per me, a volte, è davvero scocciante ascoltare quello che dice la mia coscienza. E poi perché Angela? Che abbia forse a che fare con un angelo custode? Un sorriso.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 12/10/07 alle 12:54 via WEB
E' il passato che riaffiora. Non ha molto lui da rimproverarsi, è sgarbato perchè ritiene di essere in debito col destino malgrado la coscienza lo porti a pensare non tanto a ciò che non ha avuto, quanto a ciò che ha trovato. Ma la burrasca portata dai ricordi legati ad un numero, una data passa ... si ricomincia, la vita prosegue e bisogna continuare a pedalare.Un bacino Lauro.
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 12/10/07 alle 15:41 via WEB
Molto originale l'idea di parlare di un episodio del tuo passato, ambientando il post nel prossimo futuro. Anch'io come allievadelgabbiano ho avuto la sensazione che Lauro parlasse con la sua coscienza, che lei gli ricordasse le modalità per cui era stato costretto a rinunciare a qualcosa. Ma gli ricordava soprattutto le cose che aveva, esortandolo a non lasciarsi prendere dalla nostalgia del passato e di pensare al presente.
Se posso farti un unico appunto Lauro... ho trovato i dialoghi poco credibili.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 15/10/07 alle 11:37 via WEB
Come ho già avuto di spiegare sopra Bimba, è un pezzo questo pieno di allegorie in cui i dialoghi, lasciati così come d'impulso li buttai giù, non dovrebbero distogliere l'attenzione dai messaggi, che spero arrivino. Ciao Lauro.
 
d.a.r.i.o.d
d.a.r.i.o.d il 12/10/07 alle 18:01 via WEB
credo si tratti di una interessante idea resa su carta, però, in fretta :-)
 
 
lauro_58
lauro_58 il 15/10/07 alle 11:40 via WEB
Grazie del tuo commento d.a.r.i.o.d :-))
 
charliebrowna
charliebrowna il 12/10/07 alle 19:26 via WEB
Bello e avvincente. Il dialogo serrato e in crescendo fuori dai denti l'ho trovato splendido. Anche se il finale cosi' brusco lascia vuoti che mi sarebbe piaciuto veder colmati!
 
 
lauro_58
lauro_58 il 15/10/07 alle 11:46 via WEB
In genere se un racconto lascia un pò di curiosità, io ritengo sia almeno decente. Almeno lasciamelo credere. Ciao Lauro.
 
vi_di
vi_di il 13/10/07 alle 09:38 via WEB
Bello ma mi hai lasciata sospesa... sono qui a domandami alla fine lei chi era e perché su quela panchina c'era proprio il Corriere laziale... ma magari è questo che volevi accadesse a chi ti legge!
 
 
lauro_58
lauro_58 il 15/10/07 alle 11:59 via WEB
Un trafiletto di una decina di righe in un giornale locale cosa vuoi che sia, di fronte ai titoloni dei giornali nazionali dedicati agli eventi che hanno caratterizzato quel decennio. Nulla e questo il protagonista lo ha capito, non soccombendo alle prepotenze che la vita spesso propone. Però ogni tanto ci pensa, magari ogni 10 Ottobre che viene di domenica, giorno che ha segnato la fine del suo sogno giovanile. Ciao Lauro.
 
serioud
serioud il 13/10/07 alle 15:46 via WEB
Inquietante..... : sembra il racconto di un sogno. Ciao! :-)
 
EvolutionMoka
EvolutionMoka il 13/10/07 alle 15:56 via WEB
Ciao Lauro, l'idea è molto brillante e il testo ha vari spunti interessanti. Ma a mio giudizio ci sono cose un pò fragili tipo i dialoghi confusi e poco credibili o la mancanza di spiegazione sulla figura della ragazza. Un sorriso. Giò.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 15/10/07 alle 12:02 via WEB
Dovrei ripetermi Giò, trovi tutto tra le risposte precedenti. Grazie per il commento. Lauro.
 
fenicenera1968
fenicenera1968 il 14/10/07 alle 22:20 via WEB
io nn sono un gran critico forse perchè leggendo i vostri racconti mi rendo contodella banalità del mio.. a me il tuo racconto piace indipendentemente dai dialoghi e sai perchè? perchè nn guardi indietro.. guardi al domani .. Fenn
 
 
lauro_58
lauro_58 il 15/10/07 alle 12:06 via WEB
Questo aspetto che nessuno aveva colto (e me ne dispiace) a te non è sfuggito. Sei andata oltre i dialoghi, che non mi sembravano nemmeno tanto acci. Un bacio Lauro.
 
Guerrino35
Guerrino35 il 15/10/07 alle 18:40 via WEB
ecco cosa mi era anche sfuggito degli anni '80, i tre bisestili che non hanno portato sfortuna al papa e a Regan, ma a Lennon, Indira e molti altri si. bello questo racconto davanti al mare.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 15/10/07 alle 20:23 via WEB
Lo vedi che poi c'è sempre una spiegazione a tutto !! Grande Guerino, con una erre sola come se dice a Roma. Ciao.
 
herice
herice il 16/10/07 alle 19:57 via WEB
è avvincente il tuo racconto con quell'aria di mistero che aleggia, la lei che scompare, ricorda un pò i film che amo, come Donnie Darko. un saluto
 
 
lauro_58
lauro_58 il 17/10/07 alle 18:16 via WEB
Grazie herice un bacio, Lauro.
 
pinguina_felice
pinguina_felice il 18/10/07 alle 10:08 via WEB
A costo di sembrare superficiale e ripetitiva, non posso fare altro che dire "Bello!". L'espediente del flashback mi è piaciuto molto..e lo stesso dialogo con Angela, mi ha dato sensazioni diverse: è l'angelo custode, è la tua coscienza? Fatto sta che sembra evidente il parallelismo con il mare e il tuo umore...mi è piaciuto!Per le risposte negative io le ho solo intese come una sorta di difesa di una persona schiva...secondo me non stonano!
 
 
lauro_58
lauro_58 il 20/10/07 alle 08:24 via WEB
Scrivere un racconto Pinguina, almeno per me, è a volte un salto nel buio. Ti domandi se sei capace di far entrare il lettore in sintonia con la storia, un pò dipende anche da chi legge, ma molto dipende da chi scrive. Con te sembra ci sia riuscito, e non posso che essere contento di questo, traggo da ciò nuova vitalità e motivazioni. Un bacio Lauro.
 
   
pinguina_felice
pinguina_felice il 21/10/07 alle 22:13 via WEB
Grazie, davvero!Sono arrossita!Non si vede per via delle piume però!!!Un saluto!
 
maryrose6
maryrose6 il 20/10/07 alle 19:56 via WEB
passato e futuro...un adulto ed una ragazza che sfrontata detta lezioni di vita...ma che ne sa lei ? Questo pensiero mi riporta al discorso giovani...spesso inascoltati ma densi di significati....grazie racconto davvero ricco di significati e quel suspance finale è davvero azzeccato....D'accordo con altri, ripeto anch'io che sarebbe da sviluppare....bye, Mary
 
 
lauro_58
lauro_58 il 22/10/07 alle 11:07 via WEB
L'intento del racconto era quello di descrivere una parentesi di vita (gli anni ottanta appunto) partendo da uno spunto originale. La rigorosità delle date legate al numero è verificabile. All'interno (in una sorta di interazione con il lettore) puoi trovarci mille argomenti. Il tuo riferimento ai giovani ne è un'esempio anche se Angela negli intendimenti non è reale. Grazie per il commento, un bacio Lauro.
 
animafragile11
animafragile11 il 24/10/07 alle 17:38 via WEB
ciao Lauro!premetto di non avere capacità di critica letteraria...per cui...mi baserò su quello che è il risultato che ogni AUTORE si prefigge, quale fine ultimo: SUSCITARE EMOZIONI. E' vero, esprimi te stesso, e lo fai in maniera semplice, palpabile, scorrevole, facendo intuire la calma di quella domenica ti porta fuori coi tuoi pensieri...Ed emoziona, a parere mio, non l'approccio o il dialogo con la ragazza, o l'elenco dei fatti di cronaca di quegli anni, ma l'interrogativo, a parere mio più significativo "Ma vivendo si cambia, molto si perde e molto si impara. Ed una cosa l’ ho imparata … trarre godimento anche dalle cose semplici come può essere la vista di un mare in burrasca, chissà cosa riuscirò ad insegnare invece." Si cresce. Si impara. Ma il senso non sta solo nell'apprendere...o direi NEL PRENDERE dalla vita...sta anche nel DARE...e ti chiedi quanto sei capace di dare... (spero di non aver frainteso tutto!)...ma è questo il senso del tuo riflettere...e l'impulso..nel gettarlo giù..senza badare alle parole e ai contenuti...quanto semplicemente al senso, lo rende ancora più profondo...perchè per capirti...e per giungere NEL LUOGO OVE VUOI CONDURCI...bisogna leggere tra le righe...bravo!bravo!HAI SUSCITATO UN LANGUORE PENETRANTE nel mio cuore...E l'atmosfera surreale,cmq...non è male!spero tu venga a leggere il mio!!anzi a CRITICARLO!!BACIO..
 
 
lauro_58
lauro_58 il 24/10/07 alle 19:21 via WEB
Sono sempre un pò in difficoltà quando ricevo elogi per ciò che scrivo. E' sempre difficile lasciarsi andare ed imprigionare i pensieri ... le sensazioni ... il mondo che c'è dietro un'ispirazione. Spesso fuggono via e non riesci a fissarli.La speranza (che è sempre solo una speranza) è quella di trovare che sia disposto a farsi prendere per mano e camminare all'interno del mondo generato da quell'ispirazione. La sensibilità gioca un ruolo essenziale in questo, a te certo non manca ed il tuo commento mi ha commosso. Mi aiuterà trovare nuovo slancio per quegli entusiasmi artistici che cominciavo a perdere. Un bacio grandissimo Lauro.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 25/10/07 alle 09:11 via WEB
La cosa più importante non l'ho detta, non hai frainteso ... mi sono sentito nudo al cospetto del tuo commento. Ciao Lauro
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 28/10/07 alle 18:47 via WEB
fase ultima... ti aspetto sul nostro blog e su quello di Santiago
 
 
lauro_58
lauro_58 il 29/10/07 alle 08:30 via WEB
Appena ho un pò di tempo corro.
 
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