Marius Lion

Il momento dell’Uno..

La nostra natura è la libertà.

Tutti siamo essenzialmente liberi. Già dal primo accenno di consapevolezza.

Quando decidemmo di inserirci in questa densità, sapevamo di autolimitarci in maniera estrema. E sapevamo anche che avremmo corso molti rischi, quali quelli di coprirci totalmente di illusione. A tal punto che avremmo anche perso lo stesso senso di realtà, e la verità di ciò che sempre Tutti Noi Siamo.

Peraltro non è la prima volta che ci accade. Abbiamo fatto lo stesso gioco anche in altri spazi. E abbiamo acquisito anche una certa esperienza al riguardo.

Ma questo non ci ha “salvato” dal cadere preda del vuoto più profondo, oltre che degli inganni esagerati di chi ha scelto temporaneamente la follia e la separazione piuttosto che la Vita che Tutto È.

È chiaro che niente e nessuno potrà mai togliere a chiunque altro ciò che È, la propria realtà, la propria essenza, o separarlo dalla propria Origine.

È solo e nient’altro che illusione. Ma, come si dice, il “dolore è vero”, e la sofferenza pure. Così, ciò che è illusione, non sembra esserlo per chi ne è completamente sopraffatto.

Occorrerebbe svegliarsi prima. In qualche modo. In ogni modo possibile, anzi.

Certo è comunque, che inserirci nella rete dell’illusione ha sempre avuto uno scopo. O più di uno.

E, se ne siamo dentro, qualcosa dobbiamo pur farla.

Uscirne, certamente. E questa è la scelta primaria. Aiutare qualcuno a farlo. Anch’essa scelta augurabile.

E, magari, alcune altre, sempre in qualche modo connesse con l’emancipazione dalle grinfie dell’allucinazione singola e di massa.

Generalmente, chi si occupa di spiritualità rifugge il potere, intendendo quest’ultimo come “dominio su altri esseri”. E la “politica”, la “pratica del governo” – o, meglio, coloro che ne sono in qualche modo protagonisti - in questo momento è solo una estrinsecazione di quest’ultimo genere di potestà.

Così, chi ha scelto di dedicare la propria vita alla scoperta di se stesso, a “ricordare” chi è, da dove è venuto, e cosa è venuto a fare, rassegna parecchie remore e credibili difficoltà ad occuparsi di qualsiasi “affare politico”, attesa la natura di quest’ultimo nei termini in cui l’abbiamo sopra circoscritto.

Questo non significa che non ci siano “politici” onesti ed integri, come anche esseri che, pur impegnati nell’amministrazione della cosa pubblica, non siano anch’essi alla ricerca della propria intima essenza.   

E questo, con molte probabilità, in ogni schieramento per così dire politico/partitico. In ognuno di questi ci sarà sicuramente, possiamo esserne certi, chi vuole veramente aiutare, e dare il meglio di se stesso.

Anzi, potremmo affermare con certezza che vari esseri di Luce si stanno al momento dando da fare per trasformare anche queste sfere del vivere comune, che interessano così tanto la vita di tutti.  

E sicuramente, per loro non è un lavoro semplice. Perché è come nuotare in una palude infestata da coccodrilli, o camminare a piedi nudi in un campo invaso da vipere, serpenti, e predatori di ogni genere.

Non è un impegno agevole, e meritano veramente un applauso. E l’aiuto di tutti. Anche di coloro, gli spiritualisti, che sono costretti a stare lontano dalla politica perché incapaci di gestirne le vibrazioni e le terribili emozioni collegate.

Ma, come si diceva, qualcosa, occorre pur farla. Tutti noi.  

Possiamo celebrare riti, possiamo meditare tutto il giorno, possiamo cantare bhajan o fare namasmarana, ma anche l’azione di servizio, occorrerebbe non tralasciarla.

Anche perché, non si dovrebbe dimenticare che siamo a questo punto, con questo livello di schiavitù e asservimento della razza umana, e non solo, appunto perché abbiamo lasciato fare, permettendo a chi non aveva Cuore, e aveva dimenticato la propria natura divina, di degradare sempre più se stesso, nel tentativo di esercitare questo illusorio arbitrio su altri esseri solo per il proprio – ma non certo eterno, perchè tutto ha una fine, oltre che un “ritorno” energetico - tornaconto.

Quindi, grazie a quegli eroi che sono integri, che sono onesti, e che credono fermamente che stanno facendo la differenza - e la stanno veramente facendo - occupandosi di vera politica, come servizio agli amministrati, e tesa agli effettivi benefici di questi ultimi.

Con la speranza che non si lascino “corrompere”, e che, soprattutto, concentrino tutte le loro energie, senza farsi distrarre da inutili diatribe, dissertazioni e controversie, come vorrebbe chi cela altri “interessi”, su questioni mirate, poche ma estremamente giuste ed essenziali, perché fedelmente fondate sul rispetto della gente, e, in verità, di tutti gli esseri della creazione.

C’è ad esempio, un progetto che nella “comunità spirituale” è molto ben conosciuto, che viene denominato con l’acronimo “Nesara”. È un progetto reale (anche se al momento della sua promulgazione anche molti spiritualisti, pur nell’entusiasmo ispirato dal Cuore, rimasero scettici circa la sua effettiva applicabilità alla società umana, visto lo stato in cui era ridotta), e molto ben saldo (adesso, perché i tempi sono maturi) nella realtà sociale in cui viviamo, e non certo fantascienza, come vorrebbe far credere chi vuole conservare, a dispetto del corrente livello vibrazionale, il proprio “potere”, o, ancora più precisamente, il potere di chi sta in qualche modo tirando le varie fila, e gestendo in tal modo anche le sue azioni.  

Qualche gruppo politico sta in effetti portando avanti, più o meno consapevolmente, qualche punto di questo progetto. Ed è da approvare e acclamare. Ma tutti i punti sono essenziali. Perché essenziale è la gente, essenziali sono le persone, gli esseri. Tutti gli esseri, indistintamente, facenti parte del sistema. Perché basta che solo uno di loro stia male, che tutto il complesso ne risenta. E in maniera vigorosa.

E chi è più sensibile degli altri sa cosa questo comporta.

Ci sarà il momento in cui tutte le varie attività che oggi sono considerate di “natura politica” e rientranti nelle varie “agende” degli innumerevoli organi e strutture governative, centrali, periferiche, o mondiali, non saranno più importanti, e un eventuale “governo”, ai vari livelli, si occuperà di cose veramente comuni alla base amministrata. Perché la gran parte degli esseri sarà più autosufficiente, e meno bisognevole di attenzioni altrui.

Ma fino ad allora, una gran parte dell’energia di Cuore va a quegli esseri che hanno deciso - e stanno promuovendo manifestazioni in tal senso - che tutti gli esseri meritano rispetto e possiedono pari dignità. Già solo per nascita e appartenenza a questo mondo.

Non dovremmo nemmeno dirlo, in verità, perché nessuno di noi è più Dio di un altro, e tutti deriviamo dalla stessa Fonte/Essenza/Vita.  

Tuttavia, per qualcuno è ancora poco chiaro. E, pur comprendendo e rispettando il suo livello coscienziale, non possiamo non dirgli: Per favore, svegliati! Quel tempo è andato. E ora è il momento dell’Uno.  Namasté.

Un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita].

Marius L.