Creato da RoHarLu il 01/01/2012
L'Infinito Gioco di Ciò che Sempre È [Vita].
 

 

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Scegliere la Vita

Post n°200 pubblicato il 23 Luglio 2017 da RoHarLu

Quando abbiamo deciso di prendere un corpo su questo piano, in questo preciso scorcio temporale, al di là della molteplicità di motivazioni che ci hanno spinto in tal senso, la più forte delle quali era l’eccitazione di partecipare ad una fase in qualche modo unica della storia di questo pianeta e del cosmo in generale - abbiamo, insieme alle anime che ci avrebbero accompagnato nel viaggio che da lì a poco avremmo intrapreso, preso visione di tutte le condizioni di vita che avremmo attraversato, e di tutti gli esseri con i quali avremmo avuto delle importanti interazioni.

Probabilmente le reazioni di ognuno saranno state diverse, e le più disparate. In ogni caso, con qualche probabilità, più di uno di noi ha avvertito un riflesso del tipo: “no, con questi non voglio assolutamente avere a che fare!”.

E, forse, queste suggestioni sono state talmente intense che quando li abbiamo alla fine incrociati, malgrado l’oblio determinato dalla struttura fisica, e da tutta la variegata tecnologia messa in atto, su questo piano, da chi ha scelto la non-Luce e il non-Amore, optando per il potere sugli altri, li abbiamo “istintivamente” riconosciuti.

Certo, molto giocano, su questa dimensione, le esperienze pregresse, e le emozioni che, per eredità familiare, di gruppo, e della collettività sociale, oltre, come si diceva alla strumentazione di cui prima – ci siamo ritrovati in qualche modo, o senso, nostro malgrado, a “collaudare”.

Così molte combinazioni sono state altresì influenzate da queste ultime.

Tuttavia, questo non ha “limitato” l’identificazione, nel bene e nel male, di quegli elementi che avevamo intravisto al momento di quella scelta alla quale si accennava all’inizio.

È spesso il motivo per il quale guardiamo con molto sospetto alcuni esseri – che sono poi emozioni, schemi, energie in atto – malgrado i loro equivoci e ambivalenti atteggiamenti e comportamenti. Perché sappiamo con quasi obiettiva certezza di quali tipi di forze si tratta, e a quali parti di potere hanno ceduto la loro volontà e sovranità.

Per chi ha scelto la Luce, l’Unione, il rispetto di tutti gli esseri, l’Onore potremmo dire, riferendoci a questo piano dimensionale, la scelta non si rivela alla fine solo obbligata, o l’unica ragione di vita, nel significato come spesso viene inteso su questa densità. Per chi ha scelto la Luce è qualcosa in più. Non esiste più nient’altro, e non si riuscirebbe ad immaginare qualsiasi altra opzione.

Per questo sarebbe inutile parlarne, esprimersi sull’argomento, ragionare su eventuali pro o contro. Perché non esistono argomenti di dibattito, non esistono alternative. La Luce è solo ciò che È, e basta!

Certo, come si è detto tante volte, questa consistenza, così come strutturata, così come gestita e diventata nei millenni, è qualcosa che affligge, soffoca, e sopprime ogni forma di vitalità. Soprattutto per chi ha già sperimentato altre modalità di esistenza, per chi conosce la libertà, la sovranità. Per chi sa, o ha comunque un’idea, su chi è e sul suo ruolo nel Multiverso.

Tuttavia essa può essere cambiata. E magari il momento è quello.

Tutto cambia del resto. Niente è mai come l’istante prima, e la trasformazione è l’unica costante nel cosmo, lo si è detto tante volte.

Il Pianeta viaggia nell’intero Spazio, e la sostanza sulla quale appena appena si adagia, non è mai identica a se stessa. Così, ad ogni lampo, le condizioni, i presupposti, risultano già differenti. E tutto ne viene in qualche modo soggetto e ispirato.

E le varietà di vita, le produzioni, gli assortimenti, le alternative, si rinnovano e riformano. E tutto, in appena un battito di ciglia, è già dissimile.

La Vita è la più splendida delle prime creazioni. Già da quel primo accenno di consapevolezza si è compreso che era un favoloso sistema di sperimentazione.  

È tutto ciò che è, in effetti, anche se le possibilità sono talmente infinite e inimmaginabili, che potrebbero essere ipotizzati contesti di ogni genere e qualità.

Ma ciò che è vita deve essere celebrato. E onorato. Secondo già come lo conosciamo, o abbiamo imparato a fare, su questo piano.

E la celebrazione della vita, di ogni vita, e della Vita che tutto È, deve, sempre e comunque, essere la prima scelta di tutti.

Ed è su questo soprattutto che non vi è, e non vi può essere, opzione. Perché non vi può essere altro, seppur nel rispetto della piena libertà di ognuno. Namasté.

 

Un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita].

 

Marius L.  

 
 
 
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