3° Puntata
Arturo, vieni qui e spegni quel maledetto televisore.
Che c'è?
Devi aiutarmi, voglio pulire il lampadario e non ci arrivo, ho paura di cadere.
Il lampadario?
Mi speghi perchè dovrei preoccuparmi di pulirlo, sta lì bello in alto e non da fastidio a nessuno.
Siamo rimasti soli, i figli sono tutti via, che te ne frega del lampadario!
E dai che l'altra volta sono caduta, fai il bravo, sai che ci tengo.
E va bene, ci penso io.
Ora che il lampadario è pulito me ne torno sul divano a leggere il giornale.
Già, quanto eravamo stupidi.
Mi ricordo che il grosso problema fu dire ai suoi che era incinta.
Non sapevamo come fare e fu l'argomento di tante serate in cinquecento.
Alla fine avemmo un incontro informale con la sorella.
Arrivò il giorno fatidico dell'incontro col padre, ero sudato, entrammo insieme mano nella mano.
Lui era seduto in cucina, mi salutò e non disse nulla, parlammmo del più e del meno senza nessun accenno al fattaccio.
Di questo l'ho sempre ringraziato.
Arturo vieni c'è Palmira.
Palmira abitava al piano di sopra, ci conoscevamo da tanti anni.
Arturo mi serve il tuo aiuto come poliziotto.
Come? e che cosa è successo?
Alfredo mio nipote ha cominciato a frequentare gente strana, ho paura che si droghi.
Come un ragazzo modello come lui, sempre primo negli studi, e come fai a saperlo?
Come sai da quando i genitori si sono lasciati vive con me e da un pò di tempo si comporta in maniera strana, non parla mai, rimane chiuso in camera, esce sempre, sono tanto preoccupata.
Va bè, non mi sembra.....
Dai Arturo,perchè non fai una piccola indagine, lo segui per un pò, io non sò più che fare, ho provato a parlarci ma non mi risponde.
Va bene, lo faccio, ora sta tranquilla.
E così sono di nuovo in pista, ho un caso da risolvere.
Alfredo, l'ho visto nascere, sempre educato, con quell'aria un pò svanita.
E' sempre andato bene a scuola.
Ma questo non sempre aiuta, anzi non aiuta mai.
Il secchione non è mai andato di moda, fà più scena il ripetente sempre impreparato che quello che alza sempre la mano per rispondere.
Il ripetente è bello e simpatico e piace alle ragazze.
Il secchione è bruttino, porta gli occhiali, è timido e non si mette mai in mostra.
La mattina dopo, esco presto e mi metto in macchina davanti al portone.
Esce il ragazzo ed io lo seguo.
Tutto tranquillo, va scuola ed entra.
Rimango ad aspettare.
Mi ricordo la prima casa che prendemmo in affitto, era piccolissima e caldissima.
Gli amici che venivano a trovarci si portavano il cambio e restavano in calzoni corti e canottiera, anche d'inverno.
La casa aveva solo una camera, ma aveva una piccola anticucina che si chiudeva e restava una saletta.
C'entrava tutto, certo avevamo cose dovunque, sotto il letto e sopra l'armadio.
Certe volte ci penso, come facevamo a farci stare dentro tutto, compreso lettino, fasciatoio e carrozzina.
Bah, forse avevamo meno esigenze.
Ero il primo ad avere casa per conto mio e si stava tutti da me, quasi tutte le sere, ed appena la bambina dormiva si prendeva la chitarra e si cantava fino a quando sentivamo un sonoro basta dall'appartamento vicino.
Inviato da: Dott.Ficcaglia
il 26/06/2023 alle 12:10
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il 26/01/2022 alle 18:36
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Inviato da: cassetta2
il 19/04/2019 alle 14:30