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« Cose strane ma vereLorenzo »

Un bambino difficile

Post n°135 pubblicato il 13 Febbraio 2018 da robertocass
 
Foto di robertocass

 

 

 

 

In una scuola elementare cattolica è stato allontanato un bambino perchè troppo vivace.

Una vivacità dipesa da un problema neurologico ma nonostante le proteste e le spiegazioni dei genitori il bambino è stato lo stesso allontanato su richiesta di tutti gli altri genitori.

E' stato inutile spiegare che il bambino avrebbe sofferto moltissimo la discriminazione che avrebbe aumentato quel senso di inadeguadezza alla base del suo malassere.

Ma non c'è stato nulla da fare.

Ora se andiamo a sentire l'altra campana, verremmo a sapere che il bambino disturbava le lezioni tanto da rendere necessaria una scelta drastica: o lui o loro.

E sono gli stessi discorsi che sentiamo continuamente, soprattutto in questi giorni, sul problema dei migranti e su qualsiasi altra diversità che rompe il tranquillo tran tran del piccolo borghese, e lo disturba tanto da dire le stesse cose: o noi o loro.

Ora il problema purtroppo è molto più complicato, le scelte non sono mai così nette, non è mai solo bianco o solo nero, ci sono in mezzo centinaia di sfumature.

Il problema dei migranti non si risolve chiudendo le frontiere o innalzando palizzate sul mare o costruendo muri per sbarrare gli ingressi.

E' un problema enorme che riguarda tutto il mondo occidentale e che aumenterà nei prossimi anni, man mano che aumenta il divario fra un mondo occidentale ricco e opulento e un terzo mondo dove manca l'acqua, dove la gente muore di fame e dove malattie da noi risolte da anni causano migliaia di vittime.

La politica mondiale dovrà trovare le soluzioni senza accodarsi al luogo comune buonista o cattivista che sia.

E senza invece sfuttare il discorso solo per prendere voti, da una parte e dall'altra, senza dare soluzioni.

Non è possibile e non lo sarà mai negare a questa gente la speranza di una vita migliore per loro e i propri figli.

Ci sono sempre tanti bambini su queste barche della speranza, i genitori fanno sacrifici, sanno che vengono sfruttati, ma vogliono provare lo stesso a cercare di dare una possibilità ai loro figli.

O noi o loro non funziona.

La politica dovrà imparare a gestire le emergenze, dovrà nascere una diversa coscienza civica che accetti la diversità dovunque essa sia, anche per consentire ad un bambino strano e irrequieto di restare nella sua scuola fornendo tutta l'assistenza necassaria.

Senza consentire ai Trump e ai Salvini di sfruttare con un facile populismo una situazione che rischia di diventare incandescente.

 

 
 
 
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