Creato da robertocass il 22/03/2011
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« Golden RecordHo vissuto »

Una lettera d'addio

Post n°142 pubblicato il 02 Giugno 2018 da robertocass
 
Foto di robertocass

 

 

 

 

Cara Manu,

il tuo cancro era stato scoperto nel luglio dello scorso anno e in gennaio te ne sei andata.

Ho vissuto con te i mesi della tua malattia aiutandoti come ho potuto.

È stato allora che tra me, 82 anni, e te, 77, sono iniziati i messaggi telefonici, messaggi che rileggerai nel giardino della tua nuova casa, la «Casa delle Anime Belle».

25 novembre, ore 23.15.

Io: «Ti auguro una notte tranquilla. Scusami se alle volte non sono all’altezza».

Tu: «Per me sei una persona preziosa, non avrei potuto volerti il bene che ti voglio. Avrei voluto prima d’ora che tu venissi ad abitare con me, ma... È come se sempre fossimo stati sotto lo stesso tetto! Come vedi sto pensando a cose belle!».

28 nov., 22.40.

Tu: «Grazie per quanto sei costretto a fare per me!».

Io: «Non sono costretto dal momento che sei la persona cui tengo di più».

29 nov., 6.47.

Tu: «Dato che la tua casa oramai è uno scrigno di belle opere moderne, casa nostra è oramai questa».

6 dic., 22.31.

Tu: «Sono contenta che tu possa riposare un po’ di giorni. Noi ci penseremo sempre».

8 dic. 22.10

Tu: «Tutto bene, io risorgerò».

11 dic., 22.34

Tu: «Quello che mi hai dato ti sarà ricompensato dal cielo. Io risorgerò presto».

Dopo non sei stata più in grado di usare il telefono: forse però ci ritroveremo di nuovo e sarà bellissimo e le parole non serviranno più.

Ennio

 

 
 
 
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