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« Gli AlieniSaturno e la sua luna Titano »

Giove e il suo satellite Europa

Post n°206 pubblicato il 11 Febbraio 2023 da robertocass
 
Foto di robertocass

 

 

 

 

Giove è il pianeta più grande del nostro sistema solare, basti pensare che ci vorrebbero più di 1.300 Terre per costruirlo.

Se il gigante gassoso avesse le dimensioni di un pallone da basket, la Terra avrebbe le dimensioni di un acino d'uva.

La distanza tra i pianeti cambia continuamente perché si muovono lungo le loro orbite e pertanto dista dalla Terra 588 milioni di km quando è più vicino e 968 milioni di km nel punto più lontano.

La navicella spaziale Voyager 1 ha impiegato 546 giorni per raggiungerlo e Voyager 2 ne ha impiegato 688.

Dal 1973, nove veicoli spaziali lo hanno visitato, il primo è stato il Pioneer 10 della NASA che ha fornito centinaia di foto mentre il Pioneer 11 nel 1974 si è avvicinato tre volte al pianeta.

Nel 1979, la famosa astronave Voyager scoprì il sistema di anelli di Giove e scattò migliaia di foto di nuvole e tempeste sul pianeta.

Quelle immagini hanno dimostrato che la misteriosa grande macchia rossa che si vede è una gigantesca tempesta che dura almeno da quando venne scoperta nel 1878.

La sonda Galileo della NASA è diventata la prima navicella spaziale ad entrare nella sua orbita, ed è arrivata sul pianeta nel 1995, dopo un viaggio di 2.242 giorni.

Nel 2000, l'astronave Cassini che si stava dirigendo verso Saturno scattò alcune delle migliori foto che abbiamo di Giove.

La seconda navicella spaziale mai entrata nell'orbita di Giove si chiama Juno, è arrivata nel 2016 ed esplorerà il gigante gassoso fino a settembre 2025.

Giove e i suoi numerosi satelliti assomigliano a un sistema solare in miniatura e presentano un enorme interesse scientifico per gli astronomi di tutto il mondo.

Ha 79 lune e la maggior parte di queste sono piccole: circa 60 satelliti hanno un diametro inferiore a 10 km.

Le quattro lune più grandi di Giove sono: Io, Europa, Ganimede e Callisto e sono chiamate i satelliti galileiani perchè scoperti da Galileo Galilei nel 1610.

Europa è il quarto satellite naturale per dimensioni e il sesto dell'intero sistema solare.

Leggermente più piccolo della Luna, Europa è composto principalmente da silicati con una crosta costituita da acqua ghiacciata, circondato esternamente da una tenue atmosfera, composta principalmente da ossigeno.

Nel 1997 grazie al passaggio della sonda Galileo si è certi  dell'esistenza di un oceano d'acqua presente sotto la crosta, che potrebbe essere dimora di vita extraterrestre.

In questa ipotesi si pensa che Europa, riscaldato internamente dalla sua vicinanza a Giove e dalla risonanza orbitale con i vicini Io e Ganimede, rilasci il calore necessario per mantenere un oceano liquido sotto la superficie e stimolando al tempo stesso un'attività geologica simile alla tettonica a placche.

Nel 2014, la NASA riferì di aver trovato prove dell'esistenza di un'attività della tettonica a placche su Europa, la prima attività geologica di questo tipo su un mondo diverso dalla Terra.

Europa pertanto è considerato come uno dei mondi con la più alta probabilità che si sia sviluppata vita extraterrestre.

È stato ipotizzato che la vita potrebbe esistere in questo oceano al di sotto del ghiaccio, in un ambiente simile a quello delle sorgenti idrotermali presenti sulla Terra nelle profondità dell'oceano.

Si pensa che il perossido di idrogeno abbondi in gran parte della sua superficie e questo garantisce la presenza di ossigeno, perchè il perossido al contatto con l'acqua produce appunto ossigeno.

Nel 2013, la NASA riferì di aver individuato dei fillosilicati, dei minerali argillosi associati a materiali organici sulla crosta ghiacciata.

Gli scienziati suggeriscono che la presenza dei minerali sia dovuta ad una collisione di un asteroide o di una cometa.

Nella teoria della panspermia si pensa che la vita possa essere arrivata alle lune di Giove tramite la collisione di asteroidi o comete.

E' uno studio che si basa sull'ipotesi che i semi della vita siano sparsi dovunque nell'Universo, distribuiti nella polvere stellare e che sia il modo in cui la vita abbia raggiunto anche la nostra Terra.

 

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