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« Le Voyager da 45 anni ne...Il Buco Nero »

Un aggiornamento dopo 46 anni a 20 miliardi di km

Post n°213 pubblicato il 26 Ottobre 2023 da robertocass
 
Foto di robertocass

 

 

 

 

Le sonde Voyager 1 e 2 stanno per ricevere una nuova patch software, 46 anni dopo il loro lancio nello spazio e l'inizio del loro viaggio.

Lo ha annunciato il JPL, illustrando gli ultimi interventi di manutenzione in corso per assicurare che le due astronavi continuino a operare ancora per diversi anni a venire.

Si ritiene che entrambe le sonde abbiano oltrepassato l'eliosfera, la regione del sistema solare in cui l'influenza del vento solare predomina rispetto al vento interstellare.

Oggi rappresentano un avamposto scientifico unico e di primaria importanza per lo studio di un ambiente per noi assolutamente sconosciuto.

Lo scorso anno, Voyager 1 fece prendere uno spavento al team di controllo della missione, quando i dati di telemetria ricevuti a Terra dal sottosistema AACS (attitude articulation and control system) responsabile del mantenimento dell'orientamento della sonda, cominciarono ad apparire privi di significato.

La causa fu allora individuata in un errore generato da un qualche sottosistema che portò la sonda a trasmettere per errore i dati telemetrici attraverso un computer di bordo da tempo fuori uso.

Gli ingegneri istruirono la sonda a tornare ad utilizzare il computer corretto e il problema rientrò, ma ad oggi non è del tutto chiaro cosa ha fatto sì che Voyager 1 decidesse di passare da un computer all'altro.

Per evitare che il fenomeno possa ripresentarsi in futuro il team di missione ha sviluppato un apposito aggiornamento al software, un lavoro che ha richiesto mesi di verifiche, al fine di assicurarsi che un'operazione di questo tipo non vada a sovrascrivere parti di codice cruciali per il funzionamento dei sistemi di bordo delle due sonde gemelle.

Per questo motivo, l'aggiornamento è stato avviato lo scorso 20 ottobre su Voyager 2, delle due la sonda più vicina a noi.

Alla conferma che tutto è andato per il verso giusto, toccherà a Voyager 1 ricevere l'aggiornamento il 29 ottobre.

A causa della grandissima distanza a cui si trovano le due sonde, circa 24 miliardi di km Voyager 1 e circa 20 miliardi di km Voyager 2, un segnale da Terra impiega rispettivamente 22 ore e 28 minuti e 18 ore e 41 minuti a raggiungere le antenne delle astronavi.

Altrettanto tempo è necessario per ricevere una risposta.

L'aggiornamento software non è l'unico intervento di manutenzione in programma per le due Voyager.

Il team del JPL ha dovuto implementare delle modifiche nella configurazione dei propulsori attualmente utilizzati per correggere l'assetto delle sonde per assicurare che le antenne rimangano puntate sul nostro pianeta.

Data la loro veneranda età, le condutture interne dei propulsori cominciano ad essere intasate da residui di propellente che si sono accumulati negli anni.

Ricordiamo che la missione Voyager era originariamente pensata per durare 4 anni.

Per ridurre l'ulteriore accumularsi di questi residui, le sonde sono state istruite per ridurre la frequenza di accensione dei propulsori, allargando di 1 grado il range di rotazione permesso sui vari assi prima che intervenga il sistema di correzione dell'assetto.

La nuova configurazione alzerà la probabilità di perdite occasionali di bit durante le trasmissioni, ma consentirà alle sonde di durare ancora più a lungo e in definitiva di trasmettere più dati scientifici a Terra.

E questo 46 anni dopo il loro lancio e ad una distanza di 20 miliardi di km

 

 

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