"La mia vita di donna è finita a trent'anni, davanti a un ginecologo indaffarato che, leggendo le mie analisi, con indifferenza mi disse che ero in menopausa.
Pensai al mio matrimonio, al figlio che non avrei mai avuto e a come sarei diventata.
Non facevo altro che chiedermi: perchè?"
Testimonianza di una donna con la P.O.F.
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Post n°12 pubblicato il 15 Aprile 2009 da Rosa_in_inverno
Mi preme divulgare anche gli esiti della ricerca sulle cellule staminali della linea germinale condotta dall' equipe del dr. Jonathan Tilly, della "Harvard Medical School" e del "Massachussets General Hospital". Secondo la ricerca di Tilly, le donne, come tutte le altre femmine dei mammiferi, non verrebbro affatto al mondo con un numero prefissato di ovuli che, dalla pubertà alla menopausa, si consumano mensilmente, bensì continuerebbero a produrre ovuli nuovi per tutta la vita, attingendo ad una riserva inesauribile di cellule staminali progenitrici della linea germinale, custodite nel midollo osseo e nel sangue. Secondo quanto riferito sulla rivista "Cell", queste cellule staminali dotate di marcatori genetici della linea germinale, trapiantate nelle ovaie di topoline precedentemente sterilizzate con chemioterapia, ripristinano un ovaio del tutto simile a quello di topoline fertili. Se gli stessi marcatori venissero trovati anche nel midollo osseo umano, anche le donne potrebbero usufruire della stessa riserva inesauribile di cellule germinali. Una simile scoperta rivoluzionerebbe completamente il concetto di fertilità femminile e abbatterebbe il "dogma" della menopausa. http://www.yahoo.acocms.it/print.asp?id=12491 http://www.lucacoscioni.it/nel-midollo-osseo-c-il-segreto-della-fertilit
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IL PROGETTO E LA FONDAZIONE.
Il mio intento ora è di formare una squadra composta dall'equipe del dr. Jonathan Tilly e da quella del prof. Massimo De Felici e creare una fondazione che promuova e sostenga il progetto di ricerca sulle cellule staminali ovariche, al fine di rigenerare l'ovaio. Il progetto è rivolto specificamente alle donne in P.O.F. ma potenzialmente estendibile anche a tutte le altre.
7/11/2011
La squadra è stata formata, ma sia il prof. Massimo De Felici che il dr. Jonathan Tilly faticano sempre più a reperire fondi per il progetto di ricerca e sperimentazione sulle staminali ovariche. Il freno viene tirato dalle case farmaceutiche, che non venderebbero più pilloline, cerotti gel e inalatori a base di estro-progestinici qualora l'ovaio potesse essere rigenerato con un semplice intervento in laparoscopia.
Questo è il mondo in cui viviamo. Questo è Il Vero Potere, che per mantenersi al potere non esita a sacrificare la salute e il benessere degli esseri umani.
Rifletteteci e ricordatelo.
8/02/2013
PERCHÈ QUESTO BLOG?
Ho creato questo blog per parlare al mondo di una patologia tanto invalidante quanto sconosciuta: la P.O.F. o menopausa precoce.
Le donne che ne soffrono sono moltissime, ma difficilmente ne parlano, se non tra loro, perchè si sentono menomate nella propria femminilità.
Questo silenzio rende la P.O.F. una malattia "orfana".
Io l'ho adottata, dopo che lei mi ha scelta, ed ho deciso di diventarne testimone.
Perseguo un programma civile e politico di cui i seguenti sono i punti salienti:
- far conoscere la P.O.F. o menopausa precoce al maggior numero di persone possibili;
- sensibilizzare lo Stato, le istituzioni pubbliche e private ed i media riguardo alla necessità:
1) di predisporre centri specializzati per accogliere ed assistere gratuitamente le donne con la P.O.F.;
2) di favorire, incoraggiare e sostenere la ricerca medico-scientifica, in particolare quella sulle cellule staminali, in Italia fortemente penalizzata dai veti imposti dalla legge 40 e dagli ingenti tagli finanziari.
Invito tutti i visitatori di questo blog a copiarne il link sul loro profilo.
Grazie.
http://blog.libero.it/Rosaininverno/
IL MIO SIMBOLO
Ho scelto come simbolo una rosa rossa. Una rosa rossa che ha mantenuta intatta la propria bellezza, anche nel gelo dell'inverno.
La rosa è, per eccellenza, l'emblema della donna e del suo organo sessuale: la vagina.
Il rosso è il colore del sangue: anche di quello che si perde con il ciclo mestruale che, nella donna in menopausa precoce, scompare.
Il ciclo mestruale, dunque, è una perdita di sangue, ma è la somparsa di quel ciclo a diventare la vera perdita.
E' allora che una donna cerca nuove risorse da esprimere, nuove prospettive da cui guardare e guardarsi, nuove strade da percorrere.
Ma, qualunque sia il percorso che intraprende, ella rimane comunque una rosa rossa. Una Donna sempre.
Lettera aperta all'onorevole Maria Antonietta Farina Coscioni
Cara Maria Antonietta, sono una delle tante giovani donne che, ancora ragazza, ha ricevuto una diagnosi di P.O.F. (Premature Ovarian Failure), ossia di menopausa precoce.
A trent'anni sono stata espropriata della mia identità di donna, della possibilità di procreare e della mia salute.
La P.O.F. è una grave malattia endocrina, che si accompagna sempre ad altre patologie sistemiche, genetiche o di natura autoimmunitaria, provocando un rapido ed inesorbile deterioramento degli organi, dunque un invecchiamento prematuro. Oggi io sono anagraficamente una quarantenne nel corpo di una sessantenne.
La Medicina non dispone di terapie in grado di ripristinare la funzionalità ovarica e in Italia non esistono centri preposti alla presa in carica delle giovani affette da P.O.F. Non solo: questa malattia a tutti gli effetti cronica, non prevede neppure l'esenzione sanitaria.
Superato il primo periodo di disperazione, ho cominciato a studiare Medicina ed ho scoperto le cellule staminali che, secondo alcuni esperimenti condotti da ricercatori statunitensi, potrebbero trovarsi anche nell'ovaio della donna e consentirne la rigenerazione. Un'altro gruppo di ricercatori suggerisce addirittura che la fonte della fertilità femminile si troverebbe nel midollo osseo, ove verrebbero prodotte cellule staminali progenitrice della linea germinale, che rifornirebbero di ovociti l'ovaio stesso. Se anche una sola di queste teorie si rivelasse fondata, sarebbe possibile eliminare la menopausa, sia precoce che fisiologica.
In Italia nessuno persegue queste ricerche ed io personalmente, insieme ad altre compagne di viaggio, vorrei farmi promotrice di un progetto specifico, politico e civile, che garantisse alle "poffate" (come ironicamente tra noi ci chiamiamo) attenzione ed interesse da parte delle istituzioni .
Confidando in un Suo gentile riscontro, La saluto cordialmente, esprimendoLe tutta la mia stima per l'esemplare impegno profuso a tutela dei diritti dei malati e della libertà di ricerca scientifica.
5/02/2010