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Creato da marcalia1 il 09/05/2008
Riti e miti della devozione popolare
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Ch c pozze fa. Una poesia in vernacolo napoletano di Rita Licenziato
Esco una volta ancora dal binario antropologico-religioso per pubblicare stavolta una bella poesia di Rita, napoletana d.o.c. In fondo la dialettalità evoca un mondo arcaico in disgregazione, se non addirittura macerato dall'impeto massificante della modernità. Richiama altresì la dimensione del mito, quale espressione autoriflessiva della propria cultura, della Weltbild di un popolo. La poesia dialettale, quando non si rifugia smaccatamente nel registro privato della quotidianità, fa paura: perché è denuncia, ribellione, non-accettazione dell'ordine stabilito come prevaricazione esistenziale. In altre parole, la poesia dialettale è il grado zero di una straordinaria dignità.
Ch c pozz fa
So sugnatric
Vurria ca tutt quant fssm
Flic
Comm a viver
Rint a nu paravis
Aro nun ce stess
A famm, l'odio
A ro e ccreatur
Putesser correr
Cu na facc aller
E giuca ca pall
Senz a paur
E firni sott'a
Na machina
Ma già o sacc
Chest nun se po ave'
E allor
M'accuntent e scrivr
Sti parol
Ca me fann vere
O munn nu poc cchiu rosa
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Inviato da: Philip Hudson
il 17/09/2021 alle 21:33
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il 17/09/2021 alle 21:32
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