Ultimi Commenti
marlow17 il 04/11/16 alle 09:55 via WEB
Lingua di carne.
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Ru.Ja il 02/11/16 alle 17:57 via WEB
Una valva che non ha mai avuto ferite deturpanti, mai produrrà iridescenti forme globose, perché la perla altro non è che una lacerazione cicatrizzata, un prodotto originato dalla dolenzia.
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Ru.Ja il 02/11/16 alle 17:51 via WEB
Alda, un mito Tormentato il suo cammino, perseguita dai corpi opachi della sua mente, per taluni "diversa". Impareggiabile Donna dall'indeteriorabile sentire... Grazie Gian
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Zero.elevato.a.Zero il 02/11/16 alle 10:49 via WEB
Trattiene sabbia
la valva, nell'acqua buia nasce una perla |
gianor1 il 31/10/16 alle 07:17 via WEB
A proposito del tuo commento..."Ogni mattina il mio stelo vorrebbe levarsi nel vento soffiato ebrietudine di vita, ma qualcosa lo tiene a terra, una lunga pesante catena d'angoscia che non si dissolve...". Alda Merini, naturalmente! Gian
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Ru.Ja il 30/10/16 alle 23:22 via WEB
Distese di ricordi sparpagliati rotolanti..nell'aria pressoché svigorita.
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gianor1 il 30/10/16 alle 22:31 via WEB
L'immagine incera l'animo screpolato in modo che il destino artefatto possa scivolare. Brucia il pane dell'inganno e schizza il vino dell'ascesi. E lanebbia dei ricordi complica il tutto. Gian
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Ru.Ja il 30/10/16 alle 21:13 via WEB
Apprendere il modo di sgolarsi sino a spolmonarsi con l'anima, un contravveleno alla rassegnazione..all'incirca.. Saluto che ricambio, buona serata W...e grazie.
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Ru.Ja il 30/10/16 alle 21:09 via WEB
L'autunno incontrai.
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woodenship il 30/10/16 alle 20:49 via WEB
La chiusa, la chiusa... Magari si riuscisse a fare a meno di ciò che"difetta"........Un saluto ed un fiore.......W......
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« Fammi essere forte, forte di sonno e di intelligenza e forte di ossa e di fibra; fammi imparare, attraverso questa disperazione, a distribuirmi: a sapere dove e a chi dare, a riempire i brevi momenti e le chiacchiere casuali di quell'infuso speciale di devozione e amore che sono le nostre epifanie. A non essere amara. Risparmiamelo il finale, quel finale acido citrico aspro che scorre nelle vene delle donne in gamba e sole. Non farmi disperare al punto da buttar via il mio onore per la mancanza di consolazione; non farmi nascondere nell'alcol e non permettere che mi laceri per degli sconosciuti; non farmi essere tanto debole da raccontare agli altri come sanguino dentro; come giorno dopo giorno gocciola, si addensa e si coagula ». Sylvia Plath
Inviato da: cassetta2
il 12/07/2020 alle 17:58
Inviato da: Quaaalude
il 15/12/2016 alle 12:42
Inviato da: spageti
il 05/12/2016 alle 12:57
Inviato da: Ru.Ja
il 05/12/2016 alle 11:36
Inviato da: Ru.Ja
il 05/12/2016 alle 11:30