SENZA_ME

...

Vincere o perdere ...

Nella vita non ci sono vincitori ne vinti …

Così si dice …

ma tutto è partita

che sia

lavoro …

cuore …

sesso …

svago …

L’uomo è nato per giocare!

Il perdente è colui che abbandona

il campo di “battaglia”

 perché è incapace di vivere fino in fondo

le proprie emozioni.

Il vincitore è colui che delle paure

ne ha fatto un’arma sfidando la sorte …

Perdere il controllo è una vittoria contro se stessi …

Mantenerlo equivale a una sconfitta …

Nel "gioco" di bimba si perse una donna ...

Senza me...

...

 ...

Rabbia malata l'alternanza di smarrimento e ritrovo …

Sfoglio il glossario della vita

esigendo  di leggere teoremi  inesistenti ,

mentre ripulisco il cuore dalle briciole  dell’altrui ipocrisia …

Il rumore diatonico di un barbaro stridio indigna la mente.

La consapevolezza non attenua il tonfo

che si prova ad ascoltare voragini di parole pronunciate,

pensate, dette con insensibilità …

Permango muta …

Mi sono infettata … il virus dell’ idrofobia

è  intrinseco in ogni embrione,  

mi arresta l’anima, scinde l’io …

Barcollo invisibile su me stessa.

L’immagine che di noi vogliamo dare

sembra un cocktail ad alto contenuto alcolico

che sbronza gli altri ingarbugliando la realtà …

tutti flebili rami attaccati all’inarrestabile necessità

di sentirsi importanti per qualcuno …

Virgole d’incomprensioni m’annidano il tempo ora pigro.

Espello stati emozionali mentre

le ombre della diversità ballano su di me intensamente.

E’ una scossa nelle vene questa fottuta consapevolezza!

Soffocherò dentro di me il bisogno di urlare e i dubbi che ho ...

Sorriderò anche quando non mi va...

Senza me...

...

Vieni da me … 

Ho il coltello della mia lingua puntato sulla tua gola …

Sei immobile …

Nel tuo collo pulsa un battito sicuro …

Ti offri al piacere della carne fine a se stessa …

Le mie mani suonano il tuo strumento sessuale,

ma non ho intenzione di comporre quella nota goduriosa…

Voglio vederti morire e non arrivare …

Voglio piegarti al mio desiderio,

sentire il tuo respiro tremare,

macchiare l’anima, segnarla, graffiarti la pelle, farti “soffrire” …

vederti implorare…

Voglio tutto quello che non hai mai concesso

e lo voglio adesso!

Dammi il tuo cuore e…

soddisferò le tue voglie. 

Senza me … 

sensazioni di un istante...

... Sensazioni "comuni"

Lecco contenitori di parole mai evocate…

Mi ridesto e mi assopisco…

Avvolgo coperte di mancanze

per gettare stille delle mie ferite sul mondo…

Ho alcolici pensieri ubriachi d’assenzio nella testa…

Non domandatemi perché

… cambierei versione ogni volta …

C’è chi trae conclusioni erranti

ed io mi sento come un Dio tradito…

Qualcuno mi ha usato

quasi fossi un profilattico tenuto in tasca per l’occasione…

Hanno "scritto" le loro distorte verità

quando pronunciavano in vano il mio nome …

Sono un proiettile vagante nell’aria …

Mi strofino lenta tra corpi unti d’eccitazione…

Leggo voglie inconfessate negl’occhi…

Mi seducono le forme dolci e danzanti

che lambiscono  ad un contatto più intimo

nel frastuono di una festa distratta…

Sono parole mancate scritte nell’atmosfera,

parole che graffiano la pelle…

M’accompagna la provocazione…

Lusso e cortesia distraggono

un vuoto amovibile… immutato

come un quadro dipinto ad olio,

come il nero sul bianco,

come la menta nel sale che la bocca assapora …

… sembra di sentire la terra tra i denti

e vibra l’anima oscillando,

infastidita e compiaciuta,

tra i sì e i no,

le suppliche e i doni,

le perdite e le vincite

nel bene e nel male e

così sia sempre …

... senza me ...

Senza me …

.

 … chi vuol esser lieto sia…

Ho ascoltato il suono del mare … camminavo in bilico tra gl’infidi scogli…

Il sapere è il dolce segreto a me confessato … quale delle più profonde verità consegnate in mani pronte ad accoglierlo …

Uno scatto e l’avrei portato con me quel momento per tutta la vita, anche quando la memoria avrebbe cominciato a faticare, persa tra gli ostacoli accuratamente progettati dall’infame di turno ...

Stamani un varco temporale si è chiuso… ho attraversato il tempo… le gocce del mare hanno baciato le mie labbra sbattendo impetuose sulla battigia… le ho bevute, le ho amate, lasciate entrare…

C’è una lotta più grande dell’incomprensione… quella che compiamo per stare in pace con noi stessi …

Le emozioni bisogna viverle per poi farle arenare sulla sabbia come una barca che affonda lentamente tra le onde…

Mi allontano… ho una conchiglia tra le dita… mi sento come se vedessi la Venere del Botticelli … il cuore batte una gioia spensierata…

In bilico si può anche cadere, ma so che diversamente non saprei camminare ….

Senza me…