SARCHIAPONICON

ECCEZZIUNALE VERAMENTE !!!

La Camera, con 264 sì, 211 no e 1 astenuto, ha approvato l’emendamento del leghista Gianluca Pini e dato il via libera alla norma sugli errori dei magistrati: chi ritiene di essere stato danneggiato per dolo o per colpa grave da una sentenza, potrà fare causa allo Stato o al giudice che l'ha emessa.

Il voto si è svolto a scrutinio segreto ed è interessante notare che ha coinvolto tutti i gruppi parlamentari al di fuori dello schema precostituito: coloro che hanno votato a favore dell’emendamento sono molto di più della somma dei gruppi che si erano dichiarati favorevoli. 

(Favorevoli : Pdl, Lega, Popolo e territorio e Radicali eletti nelle file Pd. Contrari: Pd, Idv e Terzo Polo. Il governo aveva espresso parere negativo.)

APRITI CIELO !!!

Per paura degli intoccabili i “tecnici zerbinotti” si sono subito dichiarati:

la ministra Paola Severino:

"mi auguro che in seconda lettura si possa discutere qualche miglioramento perchè interventi spot su questa materia possono rendere poco armonioso il quadro complessivo".

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Catricalà:

"L’emendamento non porterà problemi alla maggioranza: la norma verrà modificata in Senato".

Ma gli strilli togati non si sono fatti attendere:

Il segretario dell’Anm Giuseppe Cascini :

"tentativo di intimidazione nei confronti della magistratura: è una norma incostituzionale, che non ha paragoni in nessun ordinamento democratico del pianeta".

"Pensavamo che la stagione degli attacchi e delle aggressioni ai magistrati in coincidenza con lo svolgimento di processi a carico di autorevoli esponenti della politica fosse alle nostre spalle"

"La responsabilità civile diretta del giudice è una mostruosità giuridica che ha come unico effetto quello di intimorire il giudice e di indebolire la tutela dei diritti. Noi ci auguriamo che il Senato cancelli questa disposizione contraria alla Costituzione, alla normativa europea e al buon senso".

Naturalmente la sinistra si è subito “appecoronata” al sindacato delle toghe:

Antonio Di Pietro:

" è una vendetta e un ammonimento nei confronti dei magistrati".

"Sembra proprio di tornare a vent'anni fa ho paura che questa volta, dopo vent'anni, non ci sarà solo una Mani Pulite giudiziaria, ma una nuova Mani Pulite del popolo che alzerà i forconi".

Dario Franceschini:

“ Se la norma non verrà corretta, dovrà subire il vaglio della Corte costituzionale.”

Enrico Letta:

"Ahi, brutto segno alla Camera. La battaglia contro la magistratura ricompone la vecchia maggioranza".

Bersani:

“il voto di oggi è inaccettabile "

Nessuno che si sia degnato di ricordare che nel 1987 un referendum per la responsabilità dei giudici venne approvato dall’80,2 per cento degli italiani e l’anno successivo vergognosamente tradito dalla legge numero 117.  

Legge che era stata condannata dalla Corte europea di giustizia il 13 giugno 2006.

La Corte aveva sentenziato che è incompatibile col diritto comunitario la limitazione della responsabilità ai soli casi di «dolo o di colpa grave» del giudice e che la responsabilità del magistrato debba essere sanzionata anche quando abbia commesso una «violazione manifesta del diritto vigente».

Altro che “contraria alla normativa europea”.

MA NON VI ILLUDETE !!!

Un eventuale citazione contro un magistrato, (affidata peraltro sempre a magistrati), unico caso al mondo, deve passare per nove gradi di giudizio.

Tre per l’ammissibilità del procedimento, tre per individuare la responsabilità del singolo magistrato, e tre per l’eventuale rivalsa da parte del ministero della Giustizia.

Insomma, non è solo per il limite di «dolo e colpa grave», ma anche per una serie di “filtri” preventivi e di ostacoli “tecnici” che dal 1988 a oggi sono state appena 406 le cause effettivamente avviate da cittadini nei confronti di un giudice.

Sottoposte al vaglio preventivo del tribunale di appartenenza, le citazioni dichiarate «ammissibili» sono state soltanto 34.

E le condanne?

Quattro in tutto. Quattro! Quattro! Quattro! Quattro! Si, avete capito !

QUATTRO IN VENTIQUATTRO ANNI

PS.

Dimenticavo ..

ha pagato lo Stato (cioè noi) che in nessuno dei quattro casi si è rivalso nei confronti del  magistrato !!!