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Una gamba qua, una gamba là....

 

 

 

FWN

Colui che finalmente si accorge quanto e quanto a lungo fu preso in giro, abbraccia per dispetto anche la più odiosa delle realtà; cosicché, considerando il corso del mondo nel suo complesso, la realtà ebbe sempre in sorte gli amanti migliori, poiché i migliori furono sempre e più a lungo burlati. (da Il Viandante e la sua ombra-wikiquote)

 

 

 

Re.Wind

Post n°779 pubblicato il 26 Ottobre 2013 da mwinani
 

E' rinata F.Italia. Ovvero F.Italia 2.0.

Il motivo apparente è quello nostalgico di rinverdire i vecchi fasti e i ricordi dei successi passati o di evocarli nelle generazioni più nuove, qualora qualche ragazzo incauto (e direi inpreparato) se ne lasciasse attrarre.

La vera ragione, come in quasi tutto ciò che muove le leve politiche da almeno 30-35 anni è di tipo economico/di potere.

Il PDL dall'alto dei suoi circa 110 milioni di € di debiti garantiti dal suo padrone e senza la possibilità di raccogliere sufficienti voti per garantire i rimborsi elettorali alle prossime elezioni (è chiaro perché dopo averne tanto parlato, come dell'abolizione del nome IMU, poi hanno smesso di perseguire questo obbiettivo, al pari di quello sulla tassa sulla casa?), è chiaramente in bancarotta. I suoi reggenti e i responsabili legali amministrativi ne dovranno rispondere di fronte alla legge e ai tanti creditori, come in ogni azienda che va allo sfascio per l'incuria  e l'imperizia di chi l'ha gestita. 

Quindi Alfano e gli altri "dirigenti" potranno dire la loro come ogni buon tenore con le palline strette in una morsa d'acciaio.

Il partito dell'amore e della libertà finalmente, dopo 20 anni e spinto dalle contingenze mostra il suo vero volto. Per fortuna tra i suoi fedeli i più vorranno non vedere nemmeno stavolta. Penseranno con orrore alle atrocità commesse dal comunismo "reale", alle ingiustizie di questa terra e con un sospiro penseranno alla fortuna di vivere in piena libertà in un paese liberale e prospero come l'Italia!

Nel giorno in cui "scaliamo" la classifica dei paesi più industrializzati di un altro -1 posto. 

 
 
 

Successo etico. Un ossimoro?

Post n°778 pubblicato il 17 Ottobre 2013 da mwinani
 

No, perché vendere al prezzo corrente può essere molto produttivo, in certi casi.

Ma è etico vendere qualcosa un ordine di grandezza di più del suo costo solo perché c'è gente disposta a comprarlo?

E se non è uno sfizio ma una necessità, l'etica dove va a finire?

Non si diventa tutti dei santoni a prometter miracoli ai malati terminali?

 
 
 

Scherzi da prete.

Post n°777 pubblicato il 29 Settembre 2013 da mwinani
 

E così te ne sei andato.

Alla svelta, come sapevi andare tu. Senza incertezze e senza ripensamenti.

All'inizio ho pensato a un colpo basso, a una pugnalata alle spalle.

Quei tiri mancini che la vita ogni tanto ti riserva, per quando meno te li aspetti.

Quel dolore, quel groppo alla gola e allo stomaco che ti mozza il fiato quasi che le botte le abbia prese tu e invece ....

Poi pian piano ho realizzato che certe cose sono frutto solo di una sorta d'egoismo.

Quel che fa male è quel che mancherà a me e agli altri che sono rimasti qui. Che facciamo, che proviamo a fare quello che tu apparentemte facevi così bene.

Ma c'è dell'altro. Qualcosa che si percepisce ma che è difficile da comprendere e da descrivere.

Da fastidio che ad andarsene per primi siano sempre i migliori e si debba restare in un mondo un pochino peggiore. Anche se ti conoscevo così poco, sapevo.

Certe cose si vedono dagli occhi, dall'atteggiamento, dal tono della voce. E su di te non si poteva sbagliare.

Il prendere la vita con il rispetto ma con la necessaria leggerezza, senza darsi troppa importanza ma senza per questo prendersi in giro.

Un anno fa mi esortavi a cercare "di far venire la scimmia" a Marco MTS, mentre cercavamo una data utile libera  di impegni, dove provare a grattare qualche carena sull'asfalto di una pista, senza macchine che sterzano all'improvviso e fossi coi ceppi degli alberi tagliati in giro. A Marco la scimmia non è venuta. E' rimasto il fosso.

Io non sono stato capace di dire nulla, di parlare, di confortare o rincuorare nessuno.

Quando viene meno qualcuno che ammiro per la sua vicinanza a quello che per per me c'è di più simile al concetto di LIBERTA', riesco solo a stare in silenzio, col groppo in gola e gli occhi che si bagnano a momenti alterni rendendo la strada sfuocata e l'andatura incerta.

Forse è proprio l'alone di libertà che ti circondava che ha fatto di te una persona ammirata oltre che amata e benvoluta da tutti.

Ecco Paola, perché non riesco a parlare a dirti niente anche se in cuor mio vorrei fortissimamente. Ogni parola mi sembrerebbe sciocca retorica di fronte a ciò che è, che è stato e che poteva essere.

Oggi vi ho guardati tutti e tre e so che Marco continuera ad essere con voi come sarà con me in ogni tornante, motostrapazzata o squagliapistoni che sia.

Non sono triste, no. Questo no. 

Me lo avevi detto che non eri tagliato per il fuoristrada. Che ogni volta che ci provavi ti facevi male. Ti hanno convinto con l'inganno.  

Farò come te l'anno scorso quando m'ero perso a Vallombrosa e mi sei venuto a prendere sulla Consuma. Ecco lassù sulla Consuma dove ti ho visto l'ultima volta un mese fa, come sempre arrivato per primo e come ti ricorderò per sempre.

 

Quando trovi un cartello o un'indicazione, chiama, facci sapere dove sei. Ti vengo a prendere io, stavolta.

 
 
 

Il governo della gente

Post n°776 pubblicato il 26 Settembre 2013 da mwinani
 

Yuka 2.0 (adesso è uscita la realise 3.0) diceva giustamente che la democrazia è una schifezza.

Per forza, a distanza di decenni dall'ultima dittatura e senza strumenti concreti di autodifesa, o meglio di difesa esterna, s'è ormai definitivamente corrotta in modo irreversibile.

Ma allora le dittature che sono?

Promuovono i migliori, o i servi?

E le plutocrazie?

E le oligarchie?

E adesso che con la solfa di promuovere e difendere la democrazia di fatto governano il mondo i grandi potentati economico finanziari?

Insomma col cemento puoi fare edifici da favola o casette di merda.

Il nome conta poco se sei uno che guarda la sostanza e non la facciata.

Lo so sono sul vago. Il campo è vastissimo, smisurato, enorme. Un aspetto per volta si può approfondire. Sempre che ne valga la pena o se ne abbia voglia.

                

 
 
 

Limoni di Sicilia

Post n°775 pubblicato il 31 Agosto 2013 da mwinani
 

Quest'anno niente Giros, niente Paprika, niente WurStel, niente matrioske.

Sono andato a prendere i limoni.

Lo sapete che ho un debole per i limoni. Così sono sceso. 

Ormai so cosa aspettarmi, cosa trovo e cosa (non) porto.

Perciò ero quasi persuaso a fare il turista.

Come se fossi in vacanza. All'estero per esempio. Che poi con la lingua quasi ci siamo anche se, ahimé, capisco quasi tutto, molto più e meglio dell'inglese,che pure è più facile.

Non è stato possibile. Però ero senza tv. Senza decoder (pare che anche laggiù abbiano messo la tv diggitale). Non ne capisco il perché ma così si sta meglio (senza intendo). Neanche internet funziona, a parte qualche stralcio, qualcosa che il mio telefono si rifiuta di non far funzionare.

Quasi primitivo. Stavo bene. Ho perfino passeggiato il cane sulla spiaggia e intanto ragionavo.

Metà esatta degli stati europei hameno abitanti della Sicilia, anche roba "grossa", tipo la Croazia, l'Irlanda, credo, per non parlare di tutti i Balcani, delle isolone, di antichi stati in mezzo ai monti.

E allara sono diventato autonomista. Appoggio apertamente il movimento per l'autonomia della Sicilia. Ma una autonomia spinta. Spinta molto in là.

Perché capita che certi figli un po' scavestri, comincino a realizzare, a prendere coscienza delle loro responsabilità solo quando si devono sbattere da soli e smazzare un po' di casini pena il loro culo.

Perché ho visto il fantasma dell'aeroporto di Comiso. Comiso, guarda caso era la motivazione dell'unica manifestazione di protesta cui ho partecipato da giovane studente medio. Contro i missili nuccleari Nato in Italia. A Comiso c'era una cittadina di casette a schiera. Forse più grande del paese in cui vivo. Ci stavano dentro soldati anglofoni. Ora verrà ricoperta di erbacce ed animaletti nel giro di pochi anni.

Che poi a ripensarci, chissò l'aeronautica USA con chi ha trattato per i terreni di quella base, con chi ha fatto affari, stretto contratti e patti. Con le istituzioni o con chicomanda come ai tempi dello sbarco nel 1943?

"Ma però" la pista è stata rifatta a nuovo così come tutta la struttura. E inauguara 2 volte. Prima da un ministro della cd sinistra. Poi da Alfano, unpardeciufoli, in persona.

Non ci sono aerei anche se ci sono le offerte per i voli low cost, ma fa niente. L'importante è avercelo, mica usarlo.

Mentre lo cercavamo, mica facile, provateci voi! Siamo passati nella zona archeologica di Kamarina. Speravamoci fosse una guida randagia nel senso cinofilo del termine, come a Noto antica, ma qui c'era addiritturaun cancello funzionante, con tanto di lucchetto e di cartello: CHIUSO PER CARENZA DI PERSONALE. Firmato Regione Sicilia (l'amico Crocetta niente popo' di meno). Lo sapevo che la Regione sicilia è in cronica carenza di organico. Per questo ne appoggio l'autonomia.

Io appoggerei anche l'autonoMIA. (MA MIA MIA) Se solo riuscissi a staccare la casa e portarla 1000-2000 chilometri più su di qui.

Nel frattempo mi sono giunte voci di gente che diceva una sacco di cazzate. Ho fatto finta di non sentire. Tanto le dicono ciascuno per proprio tornaconto. E spesso sbagliano pure in quello.

Meglio stare attenti quando si raccolgono i limoni. Ci sono spine durissime.

PS Ho anche fatto il mio record al mare. In due settimane più di 6 ore, mica puoi far giocare i bimbi piccoli nell'acqua alta da soli (che poi imparano a nuotare!).

 
 
 

Brain lost

Post n°774 pubblicato il 27 Agosto 2013 da mwinani
 

Devo essere vacante,

da qualche parte dentro di me.

Appenami ritrovo .....

Non dovrebbe essere difficile, basta seguire le indicazioni.

 
 
 

Tutti palliativi

Post n°773 pubblicato il 15 Luglio 2013 da mwinani
 

E la seconda volta che parlo di questo essere e ne avrei fatto volentieri a meno.

Ne parlano tutti e già questo sarebbe un buon motivo per evitarlo.

Però forse vale la pena perdere un quarto d'ora per sottolineare un fatto che a tanti  sembra sfuggire.

Come al solito ci si concentra a gran forza sulla guarnitura dimenticandosi di osservare se nel piatto che stiamo consumando abbiano posto cibo genuino o escrementi di iguana.

Il padre del "porcellum" ha dovuto partorire quella genialata per evitare di dover tirare fuori soldi di tasca sua per convincere qualcuno a mettere il suo nome su qualche scheda in modo di poter poi magiare per il resto della vita a spese e sulle spalle nostre.

Il problema mica è lui, è chi vuole e continua a tenerlo li, d'altronde di certi quadrupedi non si butta via niente come da antiche tradizioni.

C'è altro da aggiungere? A me sembra di no. Continuo, come da parecchio tempo ormai, a preferirgli i grugniti di più nobili animali.

Fatico invece a comprendere tutto lo stupore e il clamore sollevato.

Che cazzo vi aspettate dalle querce, che partoriscano fichi?

 
 
 

Polemiche sterili

Post n°772 pubblicato il 13 Luglio 2013 da mwinani
 

Posso fare l'antipatico? In questo momento sto disegnando la scala di una casa per fare un favore ad un amico che deve presentare domanda alla ASL locale per l'istallazione di un montascale. Ieri e oggi mentre questi due signori si facevano una piccola cricca in un osso nemmeno di quelli più importanti, ho saputo che un mio parente ha un melanoma e il padre di questo mio amico ha perso definitivamente l'uso della parola e la mobilità. Io in cuor mio di augurare a Lorenzo e Pedrosa, come a suo tempo a Rossi, o a qualunque altro pilota, di guarire quanto prima in pubblico, unendomi al coro degli affranti per il personaggio famoso di turno che si è fatto un poì male facendo quello che gli piace di più nella vita ben sapendo i rischi che corre, non me la sento quando in giro è pieno di gente che soffre mille volte di più e senza alcuna contropartita economica o di altra natura. Non so quanta gente la pensa come me, ma credo che siamo in tanti e le polemiche per chi ha vinto a quello che in definita è un gioco avvalendosi delle sfighe altrui sinceramente non la trovo appassionate.

 

PS Auguri a Iannone! :-) (tanto per smentirmi)

http://www.blogcdn.com/www.autoblog.com/media/2011/03/maxime-berger-world-superbike-opt.jpg

 
 
 

Time goes by

Post n°771 pubblicato il 07 Luglio 2013 da mwinani
 

L'altro giorno ho riacceso il vecchio motocoltivatore di mio padre con motore Lombardini.

Non mi ricordavo la tecnica.

Si va bene avvolgi la corda col nodo sulla puleggia del volano, dai un bel tirone e via. Lui ha avvolto con cura e mano tremante la corda attorno alla puleggia poi mi ha porto l'altra estremità. Era la seconda volta in quel giorno che mi dava fiducia come quando gli dicevo che bisogna collegare diversamente i motori trifase se si vuole alimentarli con la 230 trifase invece che con la 380 e smettere di regalare soldi all'Enel.

Mi ricordavo che 30 anni fa ogni tanto toccava penare, tornare indietro individuare qualche punto morto o simili. Però forse col freddo.

Stavolta è partito subito. Fuma abbastanza, ha il manubrio traballante, la frizione che non stacca e probabilmente le protezioni ridumentali di cui era dotato non proteggono più niente.

Se lo usasse uno normale prima seriverebbe una revisione. Mio padre si troverebbe a malpartito se tutto funzionasse bene. Un po' mi somiglia.

Con la barra falciante appena montata e rinforzata con un paio di elettrodi e una vite diritta s'è diretto verso il pezzetto di erba medica che è rimasto. Lo ha regolato in una quarantina di minuti. Praticamente uno ogni due anni di vita che ha (mio padre, non il motocoltivatore).

Anni fa in certi momenti lo avrei ammazzato volentieri, in certi frangenti. 

A guardarlo lì mi faceva una certa tenerezza. Impegnava ogni energia residua per fare quello che ha sempre fatto in tutta la sua vita.

Aggiustare il mondo e tutto quello che lo circonda alle sue esigenze. Che fosse terra, piante, mezzi agricoli o movimento terra o persone, poco o nulla cambiava.

L'incertezza dell'incedere affiancata alla maestria di certi movimenti affinati in decenni di pratica quotidiana davano la perfetta sensazione e consapevolezza dell'incedere del tempo, della caducità di certe argomentazioni "elevate" di fronte alla concretezza delle zolle, dell'erba fresca appena recisa e al rumore limpido di quel piccolo bicilindrico diesel a precamera di quasi 40 anni.

"papà, nonno arriva, arriva tattore dietro, atento!"

 
 
 

Rispondendo a Scacciavillani

Post n°770 pubblicato il 16 Giugno 2013 da mwinani
 

Il quale ha fatto un articolo per gente molto terra terra, come me, per spiegare perché sarebbe una idiozia tornare alla lira: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/15/ritorno-alla-lira-for-dummies/627339/

Dimenticando pero, a mio parere, alcune cosine "secondarie".

<La questione è: chi paga?

Perché è chiaro che qualcuno prima o poi la deve pagare. Ma questo a mio avviso dalle cime delle barricate dei pro-euro (con tutto quello che rappresenta) e degli anti-euro (anche qui con tutto ciò che significa), si elevano sentenze, giudizi inappellabili e previsioni di catastrofi nel caso che la tesi del proprio schieramento finisse per soccombere alle argomentazioni dell'opposto, ma nessuno che dice una parola chiara su chi debba pagare cosa. Forse è un argomento troppo scottante o "divisivo" come si dice con un termine di moda in questi tempi, per cui è meglio soprassedere. La questione è chi deve pagare le cavolate fatte fino a stamattina? Partissimo da zero oggi, visti i presupposti, sarebbe inattaccabile che una politica di rigore dove ognuno debba fare del proprio meglio e chi fa il furbo, o incapace ne subisca le conseguenze. Ma è giusto che oggi chi non ha il minimo sentore di quello che è successo, di un sistema marcio dal quale non ha guadagnato nulla debba pagare lui per tutto quello che è stato fatto sopra la propria testa e a propria insaputa? Se l'uscita dall'Euro e la conseguente prevedibile svalutazione per cercare di rendere competitivi a livello mondiale dei prodotti che non lo sono per mancanza di competitività delle imprese, per il peso di una fiscalità e di una inefficienza della macchina burocratica senza pari, col tempo portasse a perdere un po', o tanto, questo c'è qualcuno in grado di quantificarlo numericamente e non "a sensazione"?, sarebbe peggio che una perdita enorme di potere produttivo, della forza lavoro impiegata e un impoverimento generalizzato che colpirebbe soprattutto chi è sofferente già ora e lo sarà ancora di più nell'immediato futuro? La creazione di regole e di una cultura dell'efficientismo è doverosa e necessaria oltre che auspicabile e plausibile da ogni punto di vista. Ma quanto tempo impiegherebbe per sortire risultati numericamente importanti in grado di invertire l'andazzo "declinante importante" in cui si trova, da decenni ormai, questo paese? Non sarebbe forse il caso di dare una scarica elettrica al sistema risollevandolo in tempi brevi con una terapia d'urto, quale la rinegoziazione del debito o una nuova rivalutazione della moneta, subordinata in qualche modo all'obbligo di intraprendere delle misure profonde di riorganizzazione statale, che passi per una rifondazione della pubblica amministrazione e un severo patto di ricostruzione industriale ed energetico degno di questo nome? O aspettiamo di fare questo dopo che si sarà cincischiato per qualche altro ancora con un paese ormai in ginocchio intraprendendo terapie di lungo periodo con un paziente ormai irrimediabilmente compromesso?>>

 
 
 
 
 

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