Creato da eatcafe il 01/05/2006

SCRITTO SUL CORPO

viaggio negli enigmi e nelle profondità del desiderio

 

 

« Messaggio #99Messaggio #103 »

Post N° 100

Post n°100 pubblicato il 04 Settembre 2006 da eatcafe

 "Stavi attenta a non dire le parole che presto sarebbero diventate il nostro altare privato. Io le avevo già dette molte altre volte, lasciandole cadere come monete nel pozzo dei desideri, sperando che si avverassero. Le avevo già dette molte volte, ma non a te. Le avevo offerte come dei nontiscordardimè a ragazze che avrebbero fatto meglio a starci attente. Le avevo usate come proiettili e merce di scambio. Non mi ritengo una persona insincera, ma se dico che ti amo e non lo intendo, cos'altro sono? Ti vorrò bene, ti adorerò, ti cederò il passo, migliorerò per te, dovunque guarderò vedrò solo te? Ti dirò la verità? E se l'amore non è tutte queste cose, allora cos'altro è?"

 Jeannette Winterson - Scritto sul corpo

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/SCRITTOSULCORPO/trackback.php?msg=1582744

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
PasseggeroDelVento
PasseggeroDelVento il 04/09/06 alle 23:36 via WEB
"... Una Parola è Morta Quando Vien Detta, Dicono Alcuni. Io Dico Che Comincia a Vivere Soltanto Allora." E.Dickinson
 
eatcafe
eatcafe il 04/09/06 alle 23:43 via WEB
Penso che l'Amore sia appartenenza. Desiderio.
 
 
ardeacinerea
ardeacinerea il 05/09/06 alle 00:29 via WEB
Sì, è così. È il cuore inestinguibile... avevo un ex voto d'argento, un cuore con delle fiamme, ne avevo fatto dei disegni, ci avevo scritto dei versi. Quel cuore mi piaceva perchè era impossibile che smettesse di bruciare. A. C.
 
 
jeffdoc
jeffdoc il 05/09/06 alle 14:27 via WEB
"...Lo so io, come si fa presto: quando il sangue brucia, l’anima è veloce nel prestare promesse alla lingua..." (AMLETO ATTO I: W.SHAKESPEARE)
 
   
ardeacinerea
ardeacinerea il 05/09/06 alle 16:26 via WEB
Ma poi c'è chi le mantiene e chi no. Il dualismo è sempre prima di ogni intenzione, di ogni giudizio, di ogni atto. Solo il non-manifesto ne è esente...
 
 
habral
habral il 05/09/06 alle 17:52 via WEB
desiderio di appartenenza?
 
PasseggeroDelVento
PasseggeroDelVento il 04/09/06 alle 23:57 via WEB
l'amore è solo una convenzione per esprimere un sentimento dalle mille sfaccettature... l'amore è tutto, è niente.
 
eatcafe
eatcafe il 05/09/06 alle 07:07 via WEB
L'Amore non è una convenzione. E'l'energia cosmica più misteriosa. Dopo secoli di indagini l'abbiamo arginato ed incanalato. Sul piano sociale lo ignoriamo, ma furtivamente è ovunque. L'Amore è una riserva sacra di energia, come il sangue stesso dell'Evoluzione spirituale.
 
 
jeffdoc
jeffdoc il 05/09/06 alle 14:37 via WEB
Dopo secoli di indagini non ci siamo mossi molto dal quarto secolo avanti cristo. "....Avere un'opinione giusta, senza però saperla giustificare. Questo non è vero sapere: come posso parlare di scienza, se non so dimostrare che è vero quello che penso? Ma non è neppure piena ignoranza, perché per caso la mia opinione potrebbe corrispondere ai fatti. L'opinione giusta è quindi, suppongo, simile a quel che dicevo: sta a metà strada tra la piena conoscenza e l'ignoranza". "E' vero", risposi. "Dunque chi non è bello non per questo è per forza brutto, né chi non è buono deve essere cattivo. E così è per l'Eros: poiché tu sei d'accordo con me che non può essere né buono né bello, non devi per questo credere che sia necessariamente cattivo e brutto. Eros - così mi disse Diotima - è a metà tra questi estremi." "Però - ripresi io - tutti concordano nel pensare che Eros sia un dio potente." "Dicendo tutti, parli degli ignoranti o di coloro che parlano sapendo cosa dicono?" "Io parlo proprio di tutti." Diotima si mise a ridere. "Come possono dire di lui che è un dio potente se dicono che non è affatto un dio?" "Ma chi dice questo?" dissi io. "Tu per esempio - disse - ed anch'io!" Ed io: "Ma cosa dici?" "E' tutto semplice - rispose -. Dimmi: non sei forse convinto che tutti gli dèi sono felici e belli? o oseresti sostenere che qualcuno degli dèi non è né bello né felice?" "lo non oserei proprio", risposi. "Ma chi è felice? non è chi possiede cose buone e belle?" "Certo." "Ma tu hai riconosciuto che Eros, mancando delle cose buone e belle, le desidera proprio perché gli mancano." "E vero, ero d'accordo con te su questo." "E allora come può essere un dio se le cose buone e belle gli mancano?" "Sembra impossibile, in effetti." "Come vedi - disse -, anche tu ritieni che Eros non sia un dio." "Chi sarà dunque Eros? un mortale?" "No di certo." "E allora?" "E come negli esempi precedenti, la sua natura è a mezza via tra il mortale e l'immortale". "Che vuoi dire, Diotima?" "E' un dèmone potente, Socrate. I demoni, infatti, hanno una natura intermedia tra quella dei mortali e quella degli dèi." "Ma qual è il suo potere?" chiesi. "Eros interpreta e trasmette agli dèi tutto ciò che viene dagli uomini, e agli uomini ciò che viene dagli dèi: da un lato le preghiere e i sacrifici degli uomini, dall'altro gli ordini degli dèi e i loro premi per i sacrifici compiuti; e in quanto è a mezza via tra gli uni e gli altri, contribuisce a superare la distanza tra loro, in modo che il Tutto sia in se stesso ordinato e unito. Da lui viene l'arte divinatoria, ed anche il sapere dei sacerdoti sui sacrifici, le iniziazioni, gli incantesimi, tutto quel che è divinazione e magia. Il divino non si mescola con ciò che è umano, ma, grazie ai dèmoni, in qualche modo gli dèi entrano in rapporto con gli uomini, parlano loro, sia nella veglia che nel sonno. L'uomo che sa queste cose è vicino al potere dei dèmoni, mentre chi sa altre cose - chi possiede un'arte, o un mestiere manuale - resta un artigiano qualsiasi o un operaio. Questi dèmoni sono numerosi e d'ogni tipo: uno di essi è Eros". "Chi è suo padre - domandai - e chi sua madre?" "E' una lunga storia - mi disse -. Adesso te la racconto. Il giorno in cui nacque Afrodite, gli dèi si radunarono per una festa in suo onore. Tra loro c'era Poros, il figlio di Metis. Dopo il banchetto, Penìa era venuta a mendicare, com'è naturale in un giorno di allegra abbondanza, e stava vicino alla porta. Poros aveva bevuto molto nettare (il vino, infatti, non esisteva ancora) e, un po' ubriaco, se ne andò nel giardino di Zeus e si addormentò. Penìa, nella sua povertà, ebbe l'idea di avere un figlio da Poros: così si sdraiò al suo fianco e restò incinta di Eros. Ecco perché Eros è compagno di Afrodite e suo servitore: concepito durante la festa per la nascita della dea, Eros è per natura amante della bellezza - e Afrodite è bella. Proprio perché figlio di Poros e di Penìa, Eros si trova nella condizione che dicevo: innanzitutto è sempre povero e non è affatto delicato e bello come si dice di solito, ma al contrario è rude, va a piedi nudi, è un senza-casa, dorme sempre sulla nuda terra, sotto le stelle, per strada davanti alle porte, perché ha la natura della madre e il bisogno l'accompagna sempre. D'altra parte, come suo padre, cerca sempre ciò che è bello e buono, è virile, risoluto, ardente, è un cacciatore di prim'ordine, sempre pronto a tramare inganni; desidera il sapere e sa trovare le strade per arrivare dove vuole, e così impiega nella filosofia tutto il tempo della sua vita, è un meraviglioso indovino, e ne sa di magie e di sofismi. E poi, per natura, non è né immortale né mortale. Nella stessa giornata sboccia rigoglioso alla vita e muore, poi ritorna alla vita grazie alle mille risorse che deve a suo padre, ma presto tutte le risorse fuggon via: e così non è mai povero e non è mai ricco..." (Simposio -Platone)
 
   
ardeacinerea
ardeacinerea il 05/09/06 alle 17:12 via WEB
Se persino Platone nell'arco della sua vita ha conosciuto un'evoluzione - il Platone oggetto della critica del tritos anthropos, infatti, non è certo quello della VII lettera - ce ne sarà stata una pure per l'umanità.... A. C.
 
 
PasseggeroDelVento
PasseggeroDelVento il 05/09/06 alle 18:42 via WEB
intendo con convenzione l'uso e abuso di tale parola che come tutte le parole soffre nella trasformazione da Archetipo a insieme di lettere... per quanto potremmo continuare a scrivere non troveremo mai una definizione che calza a pennello all'amore.. solo immagini più o meno sbiadite... l'amore non si spiega, basta a se stesso... ma lo si può vivere.
 
lostit2bostikyeah
lostit2bostikyeah il 05/09/06 alle 10:17 via WEB
L'amore,alla fine,non lo si vuole mai..è sempre colpa degli altri.Viene imposto come una prigione, ma ha sbarre alle quali ti abitui e che finisci per adorare..
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: eatcafe
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 53
Prov: PD
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

ULTIME VISITE AL BLOG

senza_amoreildesiderionascostomariomancino.mrobbe63eatcafea.buendiaMasterndServant2Dr.MouseVelo_di_Carneflebo67lapenaespiataaltromeSolo_Vitacomelunadinonsolopol
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963