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viaggio negli enigmi e nelle profondità del desiderio

 

 

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LE TRE MELARANCE

Post n°131 pubblicato il 13 Settembre 2006 da eatcafe

 C’era una volta un Re, che aveva un figlio che si chiamava Giovanni.

Giovanni era già un uomo e il Re desiderava tanto che si sposasse, che vivesse felice con la sua sposa nel Palazzo Reale e che insieme lo facessero diventare nonno, ma il Principe non era mai contento delle ragazze che il padre gli presentava facendo innumerevoli feste a corte.

         Un giorno, spazientito il vecchio Re disse:” Giovanni, io oramai sono vecchio e voglio vederti sistemato, soprattutto ho tanta voglia di diventare nonno, quindi organizzerò per te il più bel ricevimento mai visto in questo regno, inviterò tutte le principesse dei regni vicini e lontani, vedrai che troverai la ragazza giusta per te”.

         Purtroppo Giovanni non trovò, fra le invitate, la sua sposa, e il Re, questa volta arrabbiatissimo disse: ”Basta, ora prendi il tuo cavallo e questa bisaccia, dentro troverai una borraccia di acqua e una pagnotta di pane, vai in giro per il mondo e torna con la donna che vorrai sposare.

         Allora Giovanni partì, molto triste e sconsolato, e trotta e galoppa, trotta e galoppa arrivò vicino ad una fontana, si fermò per ristorarsi un poco e non si accorse che vicino alla fontana era seduta una vecchietta, la quale lo salutò: “Ciao Giovanni, vedi come sono vecchia? Ebbene io sono la vecchia della fontana, i miei denti non sono più tanto buoni per masticare il mio pane che ormai è duro, avresti per caso un po’ di pane tenero da darmi?”

         Giovanni stupito dal fatto che la vecchia sapesse il suo nome le fece dono dell’unica pagnotta di pane che aveva con se’. La vecchietta allora ricambiò il generoso gesto e diede al Principe tre arance e gli disse: “Quando avrai sete aprine una, ti disseterà……”

         Il Principe salì sul suo cavallo e ripartì veloce come il vento, e …. Trotta e galoppa, trotta e galoppa arrivò sotto un albero e pensò che aveva una gran sete, così decise di aprire una delle arance donatagli dalla vecchia della fontana. Aprì l’arancia ed uscì una bellissima ragazza dai capelli lunghi, neri e con gli occhi profondi come il cielo di notte sparso di stelle. La ragazza gli disse: “Giovanni dammi da bere”

E lui: “Da bere non ne ho.”

E lei: “Allora io morirò” , e sparì.

Giovanni era disperato, la ragazza era la più bella che avesse mai visto, e lui l’aveva persa in un attimo. “Pazienza” pensò, “ne troverò un’altra, il mio viaggio sarà lungo!” e ricominciò a cavalcare. Trotta e galoppa, trotta e galoppa si trovò ad avere di nuovo sete, si fermò in una radura e aprì la seconda arancia della vecchia, anche questa volta, bambini, ne uscì una bellissima ragazza, con i capelli a boccoli, rossi come il fuoco e gli occhi verdi come la foresta, anche lei disse: “Giovanni dammi da bere”

E lui: “Da bere non ne ho”

E lei: “Allora io morirò” e scomparve come era apparsa….

Giovanni ancora più disperato di prima, si ripromise che la terza arancia l’avrebbe aperta vicino ad un ruscello, così se per caso fosse apparsa un’altra ragazza avrebbe avuto dell’acqua per dissetarla. E così fece.

Arrivò in un posto molto tranquillo con un piccolo ruscello di acqua di sorgente, fresca e zampillante, all’ombra dei cespugli di gelsomino che profumavano tutto intorno con il loro aroma dolce.

Decise che era arrivato il momento di aprire la terza arancia.

Appena la aprì venne fuori una bellissima ragazza con i capelli biondi come i raggi del sole in estate, con gli occhi azzurri come il cielo dopo la tempesta e con un sorriso, bimbi, un sorriso che fece subito innamorare Giovanni.

“Giovanni dammi da bere”

“Eccoti l’acqua, quanta ne vuoi”, disse il principe un po’ imbarazzato.

La ragazza bevve, ma poi si ricordò di essere tutta nuda, sì bambini, era senza vestiti, perché voi capite non si può stare vestiti dentro ad una arancia, e si coprì con i suoi lunghi capelli.

Giovanni, da vero cavaliere, si tolse il mantello e lo mise sulle sue spalle, si presentarono e si piacquero subito, lei si chiamava Maria.

Il Principe le chiese di sposarlo e lei accettò di buon cuore, ma si vergognava molto perché lei non aveva niente da portare come dote al matrimonio, era povera.

Insieme salirono sul cavallo e tornarono al castello. Quando arrivarono tutti andarono loro incontro, facendo i complimenti alla bellezza della giovane donna che accompagnava il loro Principe.

Maria, aveva, però già attirato le invidie di Vanessa (la figlia del Re del Regno vicino che era in visita al castello), che era molto bella anche lei, ma era troppo vanitosa e cattiva di cuore. Vanessa era innamorata del Principe Giovanni e i due genitori erano già in accordo di far sposare i due giovani nel caso il Principe fosse tornato senza la sua sposa. Quindi si fece subito avanti e si offrì per aiutare Maria a lavarsi, vestirsi e pettinarsi in modo da apparire nel suo pieno splendore al Vecchio Re, che non aspettava altro di diventare nonno.

Però bambini, la cattiveria di Vanessa era così grande che non appena ebbe aiutato Maria a lavarsi e a vestirsi insistette tanto per pettinarla che Maria accettò. Intanto che con il pettine acconciava i bellissimi capelli biondi Vanessa piantò uno spillone proprio in testa a Maria che in un batter d’occhio si trasformò in una bellissima colomba. Poi andò a riferire al Principe Giovanni che la sua “Principessa Maria” era scappata, mettendolo a conoscenza degli accordi fra i loro genitori.

Fra le lacrime il Principe Giovanni accettò di sposare Vanessa, e quando fu il giorno del matrimonio, con molta sorpresa, vide che c’era una colomba che gli girava sempre intorno. Vanessa, naturalmente sapeva che quella colomba era Maria, diceva a Giovanni: “ Ma lasciala stare, poverina, non toccarla, forse sta male!”

Invece Giovanni la prese fra le mani e cominciò ad accarezzarle la testolina, finché sentì come una crosticina proprio al centro della testa. Vanessa disse: ”Giovanni non toccare quella crosticina, potresti ammalarti anche tu”, ma per fortuna Giovanni era un ragazzo un po’ testardo e volle vedere da vicino, così con l’unghia grattò la crosticina e vide che c’era uno spillone piantato nella testa della colomba.

Il Principe allora estrasse lo spillone e…. meraviglia! Maria riapparve ancora più bella, con un bellissimo vestito da sposa già pronta per il giorno più bello della sua vita.

I due ragazzi si sposarono, con tanta gioia da parte del Vecchio Re, che in breve tempo vide coronare il suo sogno di essere nonno.

La morale, bambini, (perché tutte le favole hanno una morale) è che bisogna sempre essere generosi con gli altri, e non bisogna essere invidiosi di quello che non si ha, basta avere tanta pazienza e ascoltare le parole che ci dice il nostro cuore.

 

 

Commenti al Post:
eatcafe
eatcafe il 13/09/06 alle 23:47 via WEB
Dedico questo pensiero ad una delle persone che più ho amato e amo nella vita, al suo profumo, ai baci, alle chiacchere e alle risate sotto le coperte. Per sempre, Cristina
 
 
PasseggeroDelVento
PasseggeroDelVento il 14/09/06 alle 09:25 via WEB
strano sentimento la nostalgia... permette di rivivere i bei momenti passati con un velo di tristezza donando loro però una patina dorata! Buona Giornata eC. minaccia pioggia :-/ sono preoccupato per il regolare svolgimento della sagra del Paese, soprattutto per la vendita dei prodotti di AltroMercato che venderò alla Mostra Missionaria!!! ^__^ Loris
 
eatcafe
eatcafe il 14/09/06 alle 00:08 via WEB
Un bacio anche a chi non è mai stato così solo in vita sua... dimenticandomi così in un angolo.
 
 
ardeacinerea
ardeacinerea il 14/09/06 alle 00:21 via WEB
Nel mio cerchio non ci sono angoli.... :-)
 
   
eatcafe
eatcafe il 14/09/06 alle 00:28 via WEB
Squarci e angoli antichi che sanno dove combaciare...
 
eatcafe
eatcafe il 14/09/06 alle 00:10 via WEB
Mi ricordo che la faceva durare un tempo lunghissimo... e non arrivava mai alla fine. Mi pizzicavo per restare sveglia... ma poi cedevo e mi addormentavo felice.
 
 
ardeacinerea
ardeacinerea il 14/09/06 alle 00:54 via WEB
Elle est très belle... e mi riferisco tanto alla persona che la raccontava che alla storia.
 
sorry201957
sorry201957 il 14/09/06 alle 22:02 via WEB
bellissima, come te P.S.: non ti è arrivata la mia mail? hai ncora la casella postale piena
 
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