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Keplero a caccia di ET

Post n°380 pubblicato il 07 Marzo 2009 da GURU1960
 
Foto di GURU1960

Il telescopio americano Keplero è stato messo in orbita con successo 62 minuti dopo il lancio dalla base militare di Cape Canaveral, in Florida, poco prima dell'alba italiana. La Nasa ha confermato che il distacco del del terzo stadio del vettore Delta 2 è avvenuto come previsto a 721,53 km d'altitudine. Keplero sarà presto pronto a mettersi al lavoro: dovrà scandagliare il campo stellare alla ricerca di pianeti esterni al nostro sistema solare - i cosiddetti esopianeti - che possano avere dimensioni e condizioni complessivamente comparabili a quelle della Terra.

Cosa osserverà Keplero
Mentre orbita intorno alla Terra lo "sguardo" di Keplero verrà fissato su alcune migliaia di stelle in un settore della Via Lattea nei pressi della costellazione del Cigno. La sonda americana - costata 600 milioni di dollari - è equipaggiata con un telescopio da una tonnellata dotato di uno specchio principale di 140 centimentro, capace di inquadrare un campo pari a 105 gradi quadrati di cielo. Lo strumento può rilevare anche le sorgenti di luce più deboli e l'offuscamento periodico di una stella causato dal passaggio di un pianeta. Si tratta del cosiddetto metodo dei transiti, quello comunemente usato per misurare la presenza di pianeti intorno a una stella.

Una pietra miliare
Keplero, ha detto Debra Fisher della San Francisco State University, "è una pietra miliare della ricerca astronomica per capire che tipi di pianeti si sono formati intorno alle stelle". Quello che scopriremo sarà usato per studiare l'atmosfera dei grandi esopianeti gassosi visti dal telescopio spaziale Spitzer e con i dati acquisiti sarà possibile fare una statistica dei pianeti che si trovano in zone abitabili in considerazione della loro temperatura e posizione rispetto alla loro stella madre.

Keplero, cacciatore di mondi
Quattro secoli dopo la pubblicazione del suo Astronomia Nova, le leggi sulle orbite ellittiche fissate dall'astronomo tedesco Johannes Kepler rappresentano ancora un modello di descrizione del moto dei pianeti intorno alle loro stelle. Ora, la missione che porta il suo nome, volge lo sguardo oltre il sistema solare, cercando nella Via Lattea altri mondi possibili. Spingendosi fino a 3mila anni luce, nel mirino del fotometro di Keplero ci sono i pianeti solidi, composti di rocce e silicati. Non solo devono avere consistenza, ma anche la distanza giusta dalla loro stella da consentire - almeno sul piano teorico - la presenza di acqua allo stato liquido e dunque di forme di vita come noi le conosciamo e rientrare dunque nella cosiddetta "fascia di vivibilità".

Corsa agli esopianeti
La corsa agli esopianeti (pianeti esterni al sistema solare) è appena iniziata ma ha già raccolto oltre 300 mondi accertati. La prima scoperta risale al 1995, poi segnalazioni e conferme sono arrivate quasi ogni mese. La maggior parte degli esopianeti sono stati scoperti tramite metodi di osservazione indiretta, piuttosto che attraverso le osservazioni ottiche al telescopio: si guarda una stella e si legge la variazione di luce o addirituura il profilo di un corpo molto più piccolo che gli passa davanti. Per questo la maggior parte dei pianeti individuati sono - inevitabilmente - campioni della famiglia interplanetaria dei giganti gassosi, giganti come Giove e Saturno, belli da vedere e in fondo inutili. A Keplero si chiede invece selezione rigorosa.

Il metodo dei transiti
Appena raggiunta la sua orbita operativa, Keplero avvierà un lavoro di osservazione della fascia intermedia di quasi 100mila stelle della nostra galassia. Con una potenza di osservazione che non ha precedenti e libera dalla maschera della nostra atmosfera, la luce verrà raccolta da un telescopio speciale dotato di uno specchio del diametro di 140 centimetri e "letta" da un fotometro da 95 milioni di pixel. L'indagine ricorrerà al cosiddetto "metodo dei transiti", che consiste nel misurare il calo di luminosità di una stella in conseguenza del passaggio sul suo disco di uno dei suoi pianeti. Alte le aspettative: secondo le ricerche più recenti circa l'1% delle stelle è circondato da pianeti e un pianeta come la Terra ha una probabilità vicino allo 0,5% di transitare sulla sua stella. Keplero, il cacciatori di mondi oltre il nostro sistema solare potrebbe scoprire tra 50 e 500 pianeti di taglia terrestre e un migliaio di giganti gassosi.

7 marzo 2009 IL SOLE 24 ORE
 
 
 
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