MENU
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: francescalc.mi
|
|
Sesso: F Età: 57 Prov: MI |
« I SOGNI... ALLEATI PREZIOSI! | Messaggio #31 » |
Post n°28 pubblicato il 08 Febbraio 2008 da francescalc.mi
Tag: amare, amarsi, angoscia, ansia, attaccamento, bambini, cambiamento, coppia, depressione, dieta, innamoramento, interpretazione, obesità, panico, paura, scuola, sogno, sovrappeso AMARE SE STESSI
Qualora manchino tali qualità del Se’, il nostro sguardo su noi stessi sarà inevitabilmente svalutante e ci indurrà a maturare convinzioni disfunzionali circa il nostro valore. E tali pensieri disadattivi coinvolgeranno la sfera fisica (trascuratezza), emotiva (“non merito rispetto”) ed intellettuale (disconoscimento potenzialità, senso di impotenza) della nostra persona. LE ORIGINI: LA BASE SICURA J. Bowlby, illustre psicoanalista inglese, verso la metà del secolo scorso definì l’attaccamento affettivo come risultato di un sistema di schemi comportamentali introiettati nell’infanzia e determinato in larga parte dalle modalità con cui il bimbo viene trattato dalle figure genitoriali ed educative di riferimento. … il modo in cui siamo stati o non siamo stai accolti, riconosciuti, nutriti genera la nostra organizzazione del mondo ed il nostro modo di stare nel mondo… L’importante contributo di Bowlby e collaboratori alla psicologia evolutiva riguarda l’aver formulato teorie innovative partendo dall’osservazione del comportamento di esplorazione ed attaccamento in bambini di 12 mesi.
ATTACCAMENTO ANSIOSO/AMBIVALENTE – il bambino è passivo, esplora poco, ha bisogno costantemente di essere accudito. E’ introverso, timido e compiacente per essere accolto. Si mostra costantemente angosciato a causa dell’incostanza della madre (disponibile in modo discontinuo o incoerente, offrendo ad esempio un accadimento anaffettivo), e si aggrappa a lei temendo l’abbandono. ATTACCAMENTO EVITANTE - Alterna momenti di indipendenza a momenti in cui si affanna a cercare la madre. L’indifferenza ed il mancato contenimento di lei non permettono al bambino l’elaborazione degli affetti negativi nei suoi confronti (dolore, rabbia..) che, scissi da quelli postivi, vengono ben presto incanalati in ambito sociale (atteggiamento ribelle e contestativo) o rimossi. In molte occasioni Bowlby tenne a sottolineare come la qualità del contenimento materno incidesse sullo sviluppo di condotte anti-sociali. …a ben guardare, nella teoria è anche la chiave per un intervento efficace volto al recupero di qualità e alla valorizzazione dei rapporti familiari in primis unitamente alla creazione o al consolidamento di network di sostegno sul territorio operanti in sinergia (scuole, associazioni sportive, ricreative, oratori, consultori..). ATTACCAMENTO DISORGANIZZATO – l’ultimo tipo di attaccamento descritto da Bowly origina da gravi mancanze della madre (violenza, maltrattamenti, abusi) che generano personalità borderline o psicotiche.
Gli studi longitudinali effettuati sui bambini una volta cresciuti, portarono alla realizzazione di un questionario l’ADULT ATTACHEMENT INTERVIEW mediante cui fu misurata la costanza, nel corso dello sviluppo fino all’età adulta, degli schemi di attaccamento infantile. Risultati: Dall’attaccamento ambivalente origina una struttura di personalità insicura, bisognosa e possessiva. Spesso dipendente ed affamata d’amore; restia ad ogni confronto per paura di perdere l’altro e dunque poco assertiva. Costantemente alla ricerca di conferme esterne alla propria autostima e tendente alla confluenza affettiva. Dall’attaccamento evitante genera un limitato bisogno di attaccamento unitamente ed una grande autonomia affettiva che può sfociare nella difficoltà ad entrare in contatto autentico o in intimità con l’altro. LE FERITE DEL PASSATO – QUALI CONSEGUENZE?
Su di un ipotetico spettro potremmo individuare ai due estremi, due modalità relazionali tanto opposte quanto disfunzionali: NARCISISMO – il vissuto primario di accudimento e protezione fu a suo tempo deluso. Per sentirsi sicuro e per timore che gli altri possano rifiutare (oggi come allora) i suoi tentativo di avvicinamento, il narcisista DIPENDENTE AFFETTIVO (love addiction) – all’altro estremo del continuum, colui il quale avendo ricevuto un feedback affettivo insufficiente nel passato… da adulto, ha difficoltà a separarsi dalle proprie figure d’attaccamento (del passato o del presente): ritenendosi in credito d’amore, il suo bisogno non è mai completamente soddisfatto … ed è proprio questo vuoto antico a spingerlo ad amare con la voracità con cui il bulimico mangia, vivendo nella nostalgia di quel intenso corpo a corpo che lega il neonato alla madre e pretendendo la fusione totale col partner che finisce per sentirsi divorato.
Accanto all’holding il conteining (Winnicott): Se il contenimento materno ha lo scopo di aiutare il bambino a trasformare ed elaborare gli affetti negativi (collera, dolore, paura..), nel caso esso sia stato inefficace sarà quello terapeutico a permettere al paziente di vivere le proprie emozioni senza necessità di scindere gli affetti negativi e negarli (attaccamento evitante) o di costruire un falso se’ compiacente e remissivo (ansioso-ambivamente). Emerge, da tali considerazioni, l’importanza della relazione terapeutica al fine di produrre un efficace lavoro di ristrutturazione del Sè. Laddove quel dono di cui si è accennato inizialmente venga “di diritto” restituito, il deserto – come sosteneva F.S. Perls – può ancora fiorire.
Bibliografia M.D.S. Ainsworth – ATTACHEMENT RETROSPECT AND PROSPECT - In: Parkes, C.M. Stevenson, J. hinde – THE PLACE OF ATTACHEMENT IN HUMAN BEHAVIOUR - Basic Books Tacistock P. Clarkson – LA RELAZIONE PSICOTERAPEUTICA INTEGRATA – Coll. Psicoterapia di Counseling Sovera D. Winnicott – SVILUPPO AFFETTIVO ED AMBIENTE – Armando, Roma
|
https://blog.libero.it/STAREBENE/trackback.php?msg=4063912
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: francescalc.mi
il 14/09/2008 alle 20:38
Inviato da: moon_light226
il 11/02/2008 alle 01:59
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.