Creato da gianluca1962 il 13/05/2013
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Questa è una poesia di Nâzim Himet, poeta turco morto a Mosca nel 1963 all'età di 60 anni.
Ti amo come se mangiassi il pane spruzzandolo di sale
come se alzandomi la notte bruciante di febbre
bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto
ti amo come guardo il pesante sacco della posta
non so che cosa contenga e da chi
pieno di gioia pieno di sospetto agitato
ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo
ti amo come qualcosa che si muove in me
quando il crepuscolo scende su Istanbul poco a poco
ti amo come se dicessi dio sia lodato son vivo.
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Vorrei condividere con voi alcuni libri che a me sono piaciuti: il primo che vi segnalo è di uno psicologo austriaco, paul watzlawick, Istruzioni per rendersi infelici (feltrinelli, XX ed., 2011).
E' scritto in modo ironico e coglie alcuni tra i molti problemi della vita quotidiana che ci affliggono ma che, il più delle volte, possiamo superare appena prestiamo attenzione alla loro inconsistenza e al fatto che siamo noi stessi a crearli!
Vi riporto una frase che mi è parsa significativa per capire lo spirito del libro:
"Si dice che il tempo guarisca ferite e dolori. Questo può essere vero, ma non dobbiamo scoraggiarci, perchè è senz'altro possibile proteggersi da questo effetto del tempo e fare del passato una fonte di infelicità".
Appunto: istruzioni per rendersi infelici, se davvero è quello che vogliamo.....
ciao gianluca
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nel template si possono indicare cose che si amano e cose che si odiano.
molti scrivono che non c'è ragione di odiare qualcosa, mentre altri scrivono ciò che detestano.
forse hanno ragione tutti: ci sono comportamenti umani inacettabili, come la violenza; odiare è però un sentimento, un'energia negativa che di per sè non risolve il problema.
magari è la parola odiare ad essere sbagliata, quando una cosa va impedita, occorre organizzarsi e fare in modo che non si ripeta: ci vorrebbe cioè un termine diverso.
in questo senso, allora, io odio la violenza, nel senso che la ritengo inaccettabile, però non è con l'odio che la fermerò, ma con il mio comportamento coerente e cercando di comunicare a tutti le ragioni perchè la violenza sia fermata: più siamo a condividere questa avversione, più è probabile che quel comportamento si riduca o si possano comunque adottare rimedi perchè produca meno danni.
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questo brano è trattto da Il profeta, di K. Gilbran ed è la risposta che viene data alla domanda sulla vita insieme. Sono parole molto belle, amore e libertà sono complementari.
"...lasciate che vi siano spazi nel vostro stare insieme e lasciate che i venti del cielo danzino tra voi. Amatevi l'un l'altra ma dell'amore non fate un vincolo: lasciate piuttosto che vi sia un mare in movimento tra le sponde delle vostre anime. Riempitevi reciprocamente la coppa, ma non bevete da una singola coppa. Datevi l'un l'altra un pò del vostro pane, ma non mangiate dalla stessa pagnotta. Cantate e danzate insieme, ma fate che ognuno di voi possa star solo. Come sole sono le corde del liuto, sebbene vibrino della stessa musica. Datevi il cuore, ma non per trattenerlo l'un l'altra. Perchè solo la mano della vita può contenere il cuore. E reggetevi insieme, senza stare però troppo vicini. Perchè lo colonne del tempio sono collocate ad una certa distanza. E la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro".
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Ho messo alcune foto della biennale di venezia in corso. Solo poche di quelle che esprimono, per me, sentimenti positivi oppure simpatia, originalità, nessuna delle moltissime opere che mostrano sofferenza o rabbia dell'autore.
Per me l'arte non va spiegata, conta solo il sentimento che suscita direttamente in noi, il messaggio che arriva al nostro cuore.
Ognuno di noi può cogliere nelle opere un qualche aspetto, per ognuno sarà diverso: la bara coperta di schedine a qualcuno non è piaciuta, a me è parsa originale.
In casa, di quelle, vorrei i cani di ferro, una delle statue di metallo con il volto sorridente, la colonna azzurra fatta di piccole scatole ma anche quel ventilatore gigantesco che è dentro un hangar ed altre ancora.
Opere belle? brutte? ma perchè giudicare? la libertà è di poterci esprimere così come sappiamo e così come ci piace, un messaggio che trasmetttiamo a chi lo riceverà.
Di quel che non mi piace non mi curo, se non per dire che ognuno di noi deve essere libero di comunicare, perchè la libertà passa anche per questa strada, libertà che va garantita a tutti.
E non è affatto così facile come sembra.
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Inviato da: felisdgl0
il 19/02/2014 alle 11:17
Inviato da: aperegina_2011
il 22/12/2013 alle 12:55
Inviato da: penelope1dgl2
il 20/12/2013 alle 16:04
Inviato da: zanna1999
il 08/12/2013 alle 18:09
Inviato da: boscia.mara
il 12/10/2013 alle 09:51