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Progetto "Rifiuti a costo zero" - Differenziazione e riciclaggio automatico 1

Post n°9 pubblicato il 11 Marzo 2013 da SalentoeSviluppo
 

 

Con questo articolo cominciamo ad entrare nel mondo vero e proprio della differenziazione dei rifiuti e del loro riciclaggio.

Come abbiamo detto precedentemente, la raccolta più intelligente è quella indifferenziata. Esistono oggi le tecnologie idonee affinché si proceda ad una differenziazione automatica, riducendo così notevolmente i costi relativi alla raccolta e aumentandone notevolmente l’efficienza, in quanto tutti i rifiuti vengono setacciati e sottoposti ad una accurata separazione e miglioramento della qualità della materia prima seconda da immettere sul mercato. Il processo è modulare, nel senso che il riciclaggio può essere man mano raffinato, fino a raggiungere qualità paragonabili a quella delle materie vergini con un costo simile se non addirittura inferiore (vedi alluminio), con investimenti in step successivi e ottenendo introiti sempre maggiori.

Abbiamo già detto che la presenza di alcune isole ecologiche dovrebbero avere il compito, non tanto di convincere i cittadini a differenziare, quanto di indirizzare i clienti verso acquisti più responsabili mettendo maggiore attenzione ai prodotti e alla loro composizione in termini di riciclabilità. Attenzione che si può trasformare in un sensibile impatto sul bilancio familiare. Altra utilità è a livello sociale. Può essere che chi ha problemi a procurarsi un pasto caldo, potrebbe, svolgendo anche un servizio socialmente utile, ottenere una piccola remunerazione che gli consentirebbe di risolvere questo problema.

Nel video riportato si vede come funzionerebbe il sistema. Gli importi sono realistici in quanto è un sistema realmente funzionante in Germania.

Dopo questa breve parentesi, vediamo il primo passo. Il primo procedimento a cui verrebbero sottoposti i rifiuti indifferenziati che arrivassero nella centrale. Innanzitutto, teniamo a precisare che tutto il procedimento avviene all’interno di un capannone dotato di enormi ventilatori aspiranti che convogliano l’aria all’interno in dei filtri che la liberano di sostanze tossiche e odorigene. Questo crea all’interno del capannone una pressione negativa (depressurizzazione) che fa in modo che, all’apertura delle porte, l’aria tenda ad entrare all’interno impedendo in questo modo la dispersione e la fuga di eventuali inquinanti nell’ambiente esterno. Pertanto, il trattamento risulta inodore, ecocompatibile e, soprattutto, compatibile con la presenza di insediamenti urbani anche a breve distanza.

Il video che segue, illustra in modo abbastanza completo il primo processo di trattamento a cui vengono sottoposti i rifiuti indifferenziati raccolti. Ne video, forse un po' vecchiotto, si parla di una certa difficoltà a trovare mercato alle plastiche miste. In realtà il problema, come vedremo in seguito è stato già affrontato e parzialmente risolto ed è ancora in rapida evoluzione.

 

 
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