Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
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Parcheggio Bellaria, chi rema contro la protesta?

Post n°17 pubblicato il 24 Agosto 2012 da fabbri.giancarlo

Bologna

Chi rema contro la legittima protesta di dipendenti, sindacati, utenti, pazienti di oggi e di domani, loro parenti e badanti? Giovedì sera a protestare per l’introduzione di un nuovo ticket “sanitario” con il parcheggio a pagamento, dal prossimo primo settembre, dell’ospedale Bellaria, c’era infatti poco più di un centinaio di persone. Una marcia con fiaccolata di protesta organizzata dai sindacati della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil ma aperta a tutti.
Ma quasi tutti i cittadini presenti, non dipendenti o sindacalisti, erano stati informati col passaparola. Per certe iniziative si viene subissati di e-mail o di post su Facebook ma su questa protesta non c’è stato il tam tam che ci si sarebbe aspettati su una questione che, purtroppo, prima o poi toccherà anche noi: per i prelievi o visite specialistiche, il ritiro degli esami di laboratorio, la degenza in day hospital o con ricovero, la visita o l’assistenza a un paziente parente o amico, eccetera.
Infatti dal prossimo 1 settembre l’Ausl Città di Bologna metterà a pagamento la sosta nel parcheggione del Bellaria con un ticket di euro 1,10 all’ora (circa 2.000 lire nel 2002, oggi di più). Con, ovvio, nessun aggravio per chi si può permettere taxi o auto blu con conducente. Ci resta l’autobus col Bellaria già servito (di giorno) dalle linee Atc 36 (Quartiere Barca - Bellaria) e Atc 90 (Bologna piazza Cavour – Ozzano Facoltà di Veterinaria). A queste, per decisione della giunta comunale di San Lazzaro, si aggiunge la nuova linea Atc 124 (Ponticella – San Lazzaro – stazione Sfm di Caselle) ex linea Atc 127 (Ponticella – San Lazzaro). Con spese aggiuntive a carico del Comune di San Lazzaro per andare incontro alle esigenze dell’utenza. Con la lista civica sanlazzarese “Noi Cittadini” che in un comunicato stampa chiede perché tali spese non sono a carico della Provincia visto il bacino d’utenza regionale, dell’ospedale, per alcune specializzazioni.
Parallelamente a proteste e manifestazioni è in corso una raccolta firme contro la decisione dell’Ausl bolognese che ha già ottenuto oltre 8.000 adesioni. Anche perché non convince la motivazione adottata dall’azienda sanitaria: «Il progetto nasce dalla volontà di garantire ai cittadini che si recano in ospedale la disponibilità di posti auto in prossimità delle aree di degenza». Ma chi ha mai visto il parcheggione pieno? Senza considerare che oltre le storiche ciminiera e torre per l’acqua c’è un parcheggio per i dipendenti nell’ex campo di calcio. Quindi c’è chi non ci sta a essere tartassato… e preso anche per fesso.

 
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