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Al Cine-Porto Boff la Fiom nel docufilm di Bugani e Marzeddu

Post n°284 pubblicato il 20 Giugno 2013 da fabbri.giancarlo
 

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Bologna

Lunedì 24 giugno a Bologna, alle 21 con ingresso libero all’interno del parco XI settembre dell’ex manifattura tabacchi – nel cuore del quartiere Porto e nei pressi della Cineteca di Bologna, con entrate dalle vie Azzo Gardino, Riva Reno e del Castellaccio – ci sarà la proiezione del documentario inchiesta “Fiom, viaggio nella base dei metalmeccanici” di Giuliano Bugani e Daniele Marzeddu.
Proiezione inserita nella programmazione del Cine-Porto Boff rassegna dedicata alle produzioni cinematografiche indipendenti. Il Boff racchiude in sé il cinema “off”, fuori dai circuiti commerciali, invisibile ma vitale e ricercato che ha come obiettivo quello di aprire gli occhi su un mondo visibile ma lontano e sconosciuto.
Il docufilm “Fiom. Viaggio nella base dei metalmeccanici” è stato realizzato da Giuliano Bugani (operaio metalmeccanico, giornalista, documentarista, poeta e scrittore) e da Daniele Marzeddu (fotografo e videomaker). Il film è nato da un progetto di Bugani a seguito all’accordo sulle rappresentanze sindacali firmato dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e dalla Confindustria il 28 giugno 2011 e, contro il quale, la base del sindacato metalmeccanici Fiom-Cgil scioperò, per la prima volta, contro lo stesso segretario della Cgil Susanna Camusso.
«Il documentario – spiega Bugani – attraversa città di tutta Italia con voci e immagini di lavoratrici e lavoratori Fiom e di Rsu di fabbrica, portando alla luce il disagio e la rabbia degli iscritti sulle conseguenze di quell’accordo, ma non solo. Il film pone le sue battute finali sulla sconfitta delle lotte Fiom e la cancellazione dell’articolo 18, in seguito al quale – conclude il giornalista esponente della sinistra politica e sindacale – anche la stessa Camusso venne messa in discussione».
Il docufilm attraversa città di tutta l’Italia nelle voci e nelle immagini di lavoratrici e lavoratori della Fiom, e delle Rsu di fabbrica, portando alla luce il disagio e la rabbia degli iscritti sulle conseguenze dell’accordo del 28 giugno 2011, ma non solo. Simbolica la figura di Giorgio Cremaschi, storico sindacalista e leader della Fiom, che fa da filo conduttore tra le dichiarazioni dei lavoratori intervistati.
Per informazioni: 348-8428834; 338-9306519; docufiom@gmail.com; giuliano.bugani@fastwebnet.it; daniele.marzeddu@gmail.com.

 
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