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“L’ustari dla Ringhira” sabato in sala Primavera

Post n°516 pubblicato il 28 Gennaio 2014 da fabbri.giancarlo
 

Immagine

La locandina dello spettacolo

Ozzano (Bologna)

La seguita rassegna teatrale dialettale “Inverno a Teatro”, organizzata da Erminia Chiusoli, per la sala teatro Primavera di Ozzano (Bologna) prosegue, sabato 1 febbraio con sipario alle 21, con la commedia dialettale in due atti “L’ustari dla Ringhira”. La recita, scritta e diretta da Gloria Pezzoli e Giorgio Giusti, è una produzione della compagnia teatrale Il Temporale e andrà in scena nella sala di corso Garibaldi 36. La rassegna teatrale, giunta alla nona edizione, è come sempre promossa dal locale circolo ricreativo Arci-Uisp e dalla sezione di Ozzano del sindacato Spi-Cgil con patrocinio comunale. Ingresso 9 euro. Per prenotazioni: 051.796417; 051.799322; 339-7219810.

A sedersi sull’argine, e ascoltando, il Navile racconta vicende antiche, come quella dell’Osteria della Ringhiera accanto alla via che conduce a Bentivoglio. Infatti si può ancora vedere, in corrispondenza di un ponticello di ferro un insieme di fabbricati tra i quali spicca il piccolo edificio dell’osteria che ha, appunto, una ringhiera sul davanti. Mentre l’acqua scorre sotto il ponticello riappaiono, tirate dai cavalli, barche cariche di canapa e sale, barcaioli, osti, droghieri e artigiani. E per una coppia dei nostri giorni l’ustari dla ringhira diverrà il sogno di un tempo che non c’è più con protagonisti dei semplici popolani. Tra questi un barcaiolo, Franco detto Caronte, ricorda quando in quegli anni il Navile era ancora usato come via di trasporto, una funzione che aveva svolto per secoli, dando ricchezza a Bologna. Tutto scomparso. Le barche non scorrono più lungo il Navile e a Bologna chi parla di un antico Porto viene considerato una persona un po’ strana. La vicenda si svolge nel 1925, la guerra è passata e l’Italia è da poco entrata nel ventennio fascista, come da poco sono finite le violenze delle squadracce delle camicie nere che avevano spadroneggiato nei territori della bassa bolognese. Ma la politica tocca poco i nostri protagonisti.

 
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