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Al museo “Una notte sul Monte Calvo” e “Il Garamond ritrovato”

Post n°1062 pubblicato il 15 Febbraio 2018 da fabbri.giancarlo
 

Guernelli_copertina:ferretti impa

Questa la copertina del libro “Una notte sul Monte Calvo”

Pianoro (Bologna)

Alle 16 di domenica 18 febbraio la sala eventi del Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini”, in via del Gualando 2 a Pianoro, ospiterà con ingresso gratuito la rappresentazione della fiaba “Una notte sul Monte Calvo”. Lo spettacolo è la messa in scena del racconto giallo o fantasy per bambini, con testo di Maria Giuliana Guernelli Puglioli di Rastignano, liberamente ispirato al poema musicale sinfonico di Modest Musorgskij. Testo pubblicato nel 2014, dalla Pendragon, in un volume illustrato rivolto ai bambini tra gli otto e i dodici anni di età. L’adattamento teatrale e la recitazione è a cura degli stessi volontari dell’Associazione culturale “Territorio e Civiltà dei Mestieri”, che cura la gestione del museo, con la partecipazione del pubblico.

La storia è quella degli abitanti di un grazioso villaggio russo che sono costretti a convivere da secoli con l’orribile vista di un monte tutto grigio e spelacchiato che li sovrasta. Decisi a svelare il mistero che nasconde la montagna deserta e nuda, ribattezzata Monte Calvo, tre coraggiosi cittadini organizzano una spedizione che li porterà alla scoperta di un intero campionario di mostri e piccoli orrori.

Per informazioni: 051.776927 (museo); 051.6529105 (municipio); info@museodiartiemestieri.it; www.museodiartiemestieri.it; www.facebook.com/museodiartiemestieri.

Lo spettacolo sarà anche l’occasione di vedere le opere realizzate da 40 artisti nella mostra a titolo “Il Garamond ritrovato”, inaugurata alle 15.30 del 17 febbraio, che resterà esposta il sabato e la domenica dalle 15 alle 18 fino al 4 marzo. Mostra, a cura di Claudio Pesci, che è già stata esposta con successo l’autunno scorso nel Museo del Patrimonio Industriale di Bologna. Senza vincoli di tecnica e supporti gli artisti hanno reinterpretato una lettera, un numero, un segno tipografico del carattere “Garamond Simoncini” ideato dalle Officine Simoncini Spa di Rastignano, presiedute e amministrate dall’imprenditore bolognese Francesco Simoncini (Bologna 1912 – Rastignano 1975).

Lo scopo delle esposizioni, quella bolognese e la replica pianorese, è quello di rendere omaggio a Simoncini e, assieme a lui, ai maestri degli istituti grafici bolognesi che hanno tenuto a battesimo generazioni di creativi. Gli espositori sono, in ordine alfabetico (in grassetto i pianoresi): Alessandro Cervellati, Sara Colombazzi, Pirro Cuniberti, Arrigo Donini, Francesco Fantuzzi, Laerte Ferraboschi, Adriano Gramolini, Walter Hergenröther, Giovanni Lanzi, Maurizio Osti, Concetto Pozzati, Cesare Ratta, Sepo, Gianna Solmi, Andrea Vivarelli e Wolfango. Nell’occasione saranno esposti anche i bozzetti realizzati dagli studenti del liceo artistico “Francesco Arcangeli” di Bologna per il logo dell’associazione artistica pianorese Perlarte.

 
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