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Sermenghi: “Assurdo interrare l’ex ferrovia Veneta"

Post n°59 pubblicato il 27 Ottobre 2012 da fabbri.giancarlo
 

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Castenaso (Bologna)

Per il sindaco di Castenaso (Bologna), Stefano Sermenghi «è assurdo interrare la ferrovia Bologna-Portomaggiore, gestita da Fer (Ferrovie Emilia-Romagna), su un solo binario. Infatti l’interramento in galleria o in trincea precluderebbe ogni possibilità di futuro raddoppio. Proprio per questo si sta lavorando assieme ai sindaci di Budrio e di Molinella per scongiurare tale eventualità che non guarda al futuro soprattutto se si prevede una possibile espansione urbanistica in questi comuni».
Il sindaco Sermenghi lo ha detto l’altra sera, a Villanova di Castenaso, in occasione di un’assemblea pubblica sui temi del Passante nord, del Passantino e della viabilità dell’area nord-est bolognese iniziata o progettata da completare, come la Lungosavena e la Trasversale di pianura. Con interventi che poi hanno interessato anche la mobilità e i trasporti e, essendo un problema locale, il cosiddetto lotto due bis per un collegamento più diretto tra la Lungosavena e la San Vitale.
Proprio due giorni prima il “Carlino” pubblicava un articolo, di Luca Orsi, riferendo che «la Regione bacchetta Provincia e Comune (di Bologna, ndr): il loro mancato via libera sarebbe la causa del mancato interramento del tratto urbano della ferrovia. Circa 2,3 chilometri (700 metri in galleria, il resto in trincea), dalla galleria San Vitale a via Larga. Un progetto già approvato, di cui si parla da molto tempo, per il quale la Regione ha stanziato 35 dei 41 milioni di euro necessari». Per i sindaci dei territori interessati dalla ferrovia l’interramento con un solo binario, anche soltanto nel tratto bolognese, inibirebbe ogni potenziamento della linea e un futuro cadenzamento delle corse.
Mentre il Comune di Bologna, che ha stanziato 5,5 milioni di euro, starebbe valutando se interrare un secondo binario per la Provincia, invece, è chiara l’impossibilità economica e tecnica, di raddoppiare il binario, spingendo per andare avanti con il progetto già finanziato. Ma Sermenghi si dice contrario «così come a Passante e Passantino». E nell’hinterland bolognese non è solo lui ad esserne avverso.

 
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