Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi del 09/09/2014

Secolare festa sul monte tra i misteri della natura e della fede

Post n°667 pubblicato il 09 Settembre 2014 da fabbri.giancarlo
 

Disegno 01 Chiesa

Pianoro (Bologna)

Nel pianorese fino al 15 settembre, i misteri della natura si uniscono a quelli della fede, con la secolare “Festa della Madonna” al santuario di Santa Maria di Zena sul Monte delle Formiche. Festa con solenne ottavario iniziata lo scorso 7 settembre, vigilia del giorno dedicato alla natività di Maria, col ritrovo al bivio di Val Piola per la fiaccolata fino al santuario. Quella è la serata dei falò nelle valli di Idice, Savena e Zena con gli agricoltori che danno fuoco ad alte pire. Un’usanza, o anche rito propiziatorio stagionale, che ha ripreso piede dopo anni di decadenza punteggiando i fianchi delle tre vallate di tanti fuochi.
Nel santuario sul monte retto da don Orfeo Facchini, stimato sacerdote e apprezzato storico e personaggio della cultura locale, ci saranno messe pomeridiane tutti i giorni celebrate da sacerdoti delle parrocchie circostanti e, per tutti i giorni di festa stand gastronomico con ristoro.
Dal santuario si potranno anche ammirare gli sciami di formiche alate che avvolgono il monte in questi giorni per il volo nuziale… e per morire. E’ ancora un mistero della natura, o lo si lascia credere, il fatto che da millenni nei primi giorni di settembre, in coincidenza con la ricorrenza della natività di Maria, interi sciami di formiche alate, della varietà Mirmyca scabrinodis, migrano sin qui per compiere il volo nuziale che porterà alla morte i maschi che cadranno infine sul monte.
Le femmine fecondate, invece, ritornerebbero ai luoghi di origine. Per la scienza, e anche per la Chiesa, questo fenomeno migratorio non ha nulla di miracoloso. Ma la gente del posto ha però sempre ritenuto che venissero a morire per rendere omaggio alla Madonna; come lascia credere anche un antico distico latino “Centatim volitant formicae ad Virginis aram quo que illam voliant vistmae tatque cadunt” che, tradotto, dice: “Ansiose volano le formiche all’altare della Vergine, pur sapendo che ai suoi piedi moriranno”. E le formiche cadute, raccolte su teli bianchi stesi a terra, erano, e sono ancora, anche usate a scopi terapeutici inghiottite o polverizzate per poi farne unguenti.
Al santuario sarà anche possibile trovare ancora qualche copia del bel libro “Monte delle Formiche”, pubblicato nel 1990, e gli altri libri pubblicati da don Orfeo spesso con la fondamentale collaborazione di Imelde Bentivogli. In ogni caso il Monte delle Formiche merita una visita anche indipendentemente dalla festa settembrina. Dalla vetta, a 638 metri sul livello del mare, su uno sperone roccioso di arenarie del Contrafforte Pliocenico, si ammira un vasto panorama incantevole e in certe mattinate, quando l’aria è tersa, lo sguardo si può estendere a est fino all’Adriatico e, a nord, fino alle Prealpi.
Nel vicino borgo di Tazzola è poi possibile visitare il piccolo museo geologico “Magazzino delle terre della Val di Zena” aperto tutti i giorni fino alla fine di ottobre ma è però bene prenotarsi al numero 333-6124867 (Lamberto Monti). Info: http://www.valdizena.tbo.it.
Poco più sotto di Tazzola, a mezza costa sul fianco ovest del monte, si può ammirare il suggestivo castello Torre dell’Erede restaurato qualche decina di anni fa. Alla base del monte, nei pressi del torrente Zena, si trova poi il Castello di Zena dove fu ambientato il romanzo storico, “La fanciulla di Zena”, dello scrittore Raffaello Garagnani, pubblicato a Ferrara nel 1873. Un monte da vedere, e da amare.

 
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Pesce contro il cancro a sostegno del Ramazzini

Post n°666 pubblicato il 09 Settembre 2014 da fabbri.giancarlo
 

Volontarie 01

San Lazzaro (Bologna)

In questi giorni è già possibile telefonare a Teresa (327-7390870), o a Paolo (327.0540846), per prenotare posti a tavola per la cena di pesce organizzata dai soci di San Lazzaro della coop sociale onlus “Istituto Ramazzini” in collaborazione col circolo Arci. Cena, che si terrà alle 20 di venerdì 19 settembre nella “Sala 77” della nuova struttura di via Bellaria 7, a San Lazzaro, con prenotazioni entro il 16 settembre.
La cena di beneficenza propone, a 27 euro per gli adulti, a 18 per i bambini e a 20 per l’asporto, cozze alla tarantina per antipasto, spaghetti allo scoglio come primo piatto, poi coda di rospo, spiedini rosso e bianco, e fritto misto col contorno di patatine fritte, acqua, vino e sorbetto. Per chi non piace il pesce, ma vuol stare in compagnia degli amici c’è un menù alternativo con antipasto bolognese, lasagne o tagliatelle, bocconcini dello chef, arrosto di vitello, contorno, acqua, vino e sorbetto. Roba da leccarsi i baffi con l’imbarazzo della scelta e con ricavato che sarà destinato alle attività del “Ramazzini” di ricerca e prevenzione dei tumori e delle malattie ambientali e professionali.
E’ anche possibile sostenere la meritoria attività dell’Istituto facendo acquisti nel negozio “Le Ramazzine”, a San Lazzaro in via Casanova 14, dove è possibile trovare a prezzi veramente d’occasione capi di abbigliamento, oggetti da arredamento, e articoli vari, nuovi o usati; anche i regali di Natale per sé, per i propri familiari e per gli amici. E quello de “Le Ramazzine” è, come si suole dire, un negozio ad alta solidarietà umana e sociale che mette in vendita abiti, oggetti e altri beni, molti dei quali donati da privati e aziende, a scopo benefico.
Il negozio è aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.30 e nei giorni di mercoledì e giovedì anche il pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30. Se non piove le volontarie del Ramazzini il sabato mattina, giorno del tradizionale mercato settimanale, saranno come consuetudine col loro banchetto in Piazza Bracci accanto alla chiesa di San Lazzaro.

 
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Inno nazionale per la rinnovata Sala Paradiso

Post n°665 pubblicato il 09 Settembre 2014 da fabbri.giancarlo
 

04 Orsi Fanizzi Pesci Conti

San Lazzaro (Bologna)

Alle 21 di sabato scorso, alla presenza del sindaco di San Lazzaro Isabella Conti, tutti in piedi a cantare l’inno di Mameli per inaugurare il rinnovo della Sala Paradiso del circolo Arci. Un’apertura della stagione di musiche e danze, con l’orchestra di Roberto Scaglioni, che ha visto il tutto esaurito da tempo a dimostrare l’attesa dell’evento.
Con i fedelissimi della Sala Paradiso, che sono rimasti stupiti del suo nuovo aspetto, molto più luminoso che in precedenza, risultato di un radicale restyling con il rinnovo degli impianti di illuminazione ora tutti a led – il consumo energetico è ora un quinto del precedente –, e computerizzato per giochi di luci e colori in sala e sul palco, di amplificazione del suono e delle voci, e di proiezione di filmati.
Accolta dal presidente Carlo Pesci, dal vice Franco Fanizzi e dal consigliere Franco Orsi, e applaudita da 450 persone, Isabella Conti ha apprezzato il rinnovo della sala, che ha comportato mesi di lavoro, e la precedente inaugurazione della nuova grande struttura. «Tutte queste iniziative – ha detto il sindaco – sono la conferma dell’impegno dei dirigenti e dei suoi seimila soci di fare sempre più bello, moderno ed efficiente questo circolo Arci che è, forse, il più grande d’Italia. E’ anche la dimostrazione della sua importanza per il nostro territorio e non soltanto per le sue tante attività ricreative e sportive. Qui l’Arci arricchisce la nostra comunità non solo dal punto di vista materiale ma anche da quello sociale come oasi per tanti anziani che qui possono passare l’intera giornata evitando l’emarginazione e la solitudine».
Nella sala completamente rinnovata, con ingresso riservato ai soli soci Arci e la direzione di Manuel Arbizzani, sono quindi riprese le serate di ballo liscio il martedì e venerdì pomeriggio e domenica sera, quelli latinoamericani il venerdì sera, di gruppo anni il giovedì sera e con rinomate orchestre il sabato sera. Il 14 ottobre riprenderanno anche i martedì sera, uno al mese, dedicati al ballo di Bologna: la filuzzi. Mentre il 27 ottobre ci sarà un lunedì sera speciale con l’orchestra “La storia di Romagna”. Tutto il programma della stagione 2014-2015 è sul sito http://www.arcisanlazzaro.it e, per prenotazioni, sono utilizzabili anche il numero 051.6279938 e l’e-mail arcisanlazzaro@tiscali.it.
Ma la Sala Paradiso non è dedicata solo alle danze. Inaugurata il 25 aprile del 1992, 22 anni fa, fu realizzata col lavoro volontario di soci che si erano anche autotassati anticipando i fondi mancanti. Nella sala, che è anche utilizzabile come teatro e sala congressi, torneranno gli spettacoli teatrali e di burattini, i concerti corali e musicali con in evidenza il “Paradiso Jazz” che richiama tanti appassionati da fuori provincia, feste, pranzi sociali, tombole e gare di burraco.
Nella Sala 77, invece, dal 19 al 28 settembre si svolgerà il “Festival del Pesce di Mare” e, dal 31 ottobre al 9 novembre, la “Sagra dei Sapori” organizzate per sostenere i gruppi sportivi che qui hanno sede.

 
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