Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi del 19/01/2015

Sei serate di fotografia al cinema Italia

Post n°760 pubblicato il 19 Gennaio 2015 da fabbri.giancarlo
 

Una bella foto di Sandra Zagolin vicepresidente del fotoclub Chiaroscuro di Piove di Sacco (PD)

Una bella foto di Sandra Zagolin vicepresidente del fotoclub Chiaroscuro di Piove di Sacco (PD)

Castenaso (Bologna)

Il cineteatro Italia, in via Nasica 38 a Castenaso (Bologna), da giovedì 30 gennaio ospita per il 21° anno consecutivo una serie di serate di fotografia con proiezioni organizzate da sempre dal prolifico gruppo fotografico “La Rocca”, presieduto da Leonardo Landi, col patrocinio del Comune. Inizio delle proiezioni alle 21 con ingresso gratuito
Il programma di giovedì 29 prevede la proiezione di immagini della fotografa padovana Sandra Zagolin a titolo: “In viaggio”. La Zagolin si occupa prevalentemente di reportage e foto di viaggio ma le piace anche spaziare in altri settori come lo sport e il paesaggio. Come appassionata fotoamatrice ha partecipato a varie esposizioni collettive e a mostre personali in varie città italiane e sue immagini sono state pubblicate su vari cataloghi e riviste. E’ iscritta dal 2002 alla Fiaf e partecipa concorsi nazionali e internazionali ottenendo buoni risultati. Diverse infine le sue iniziative personali, e come vicepresidente di club, per promuovere la fotografia e coinvolgere sempre più i giovani.
Gli appuntamenti successivi, in febbraio, sono il 5 con “Kenia, dal Masai Mara al Lago Turkana” di Bruno Rabboni e Tonino Bulgarelli, il 12 con “Namibia, New Zealand e Cuba” di Luciano Bovina, il 19 con “Non solo viaggi di Andrea Severi” e il 26 con “Cina, Brasile e Argentina”. Proiezione di chiusura il 5 marzo con “Hanoi, sotto il cielo del Vietnam di bianco e d’azzurro” di Franco Dalle Donne.
Il gruppo “La Rocca” è sodalizio nato nel 1988 quando, in una fredda sera di novembre, cinque appassionati decisero di fondare un gruppo di fotoamatori. Al momento di scegliere nome e simbolo la scelta cadde sulla rocca di Castenaso che poi non è altro ciò che resta dell’antica chiusa che deviava l’acqua dell’Idice conducendola al mulino della cittadina ancora in funzione negli anni ’50 del secolo scorso. Sono passati oltre 25 anni ma la passione per la fotografia, che fa da collante tra i soci, non si è affievolita, anzi. L’invito del gruppo è quello di andare a vedere la proiezione di foto sportive, di Fabio Grandi e di Otto Moretti, che si terrà alle 21 di venerdì 23 gennaio nella biblioteca di Funo, in via don Pasti 80, a ingresso libero.

 
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L’ultimo “Savena Setta Sambro”? Depositato in Emil Banca

Post n°759 pubblicato il 19 Gennaio 2015 da fabbri.giancarlo
 

Nelle foto le copertine della rivista e del volume sulle erbe spontanee

Nelle foto le copertine della rivista e del volume sulle erbe spontanee

Bologna

L’ultimo numero, il 47, del semestrale “Savena Setta Sambro” è tanto interessante che alle 17.30 di giovedì 22 gennaio sarà addirittura presentato nella Sala delle Colonne di Emil Banca in via Mazzini 152 a Bologna. In realtà la rivista è già nelle edicole di otto comuni con la presentazione ufficiale avvenuta lo scorso 21 dicembre, nella Vecchia Trattoria Monte Adone, a Brento di Monzuno. Una festa tra redattori e collaboratori della rivista, con Marco Mastacchi sindaco di Monzuno, Ermanno Pavesi assessore alla cultura, Daniele Ravaglia presidente dell’omonimo Gruppo di studi Savena Setta Sambro.
Con la presentazione nella sede dell’istituto di credito la rivista gioca “in casa” avendo l’Emil Banca tra gli inserzionisti e il suo direttore generale come condirettore assieme allo scrittore Adriano Simoncini. La rivista, un vero libro di 232 pagine, sin dalla nascita, oltre 23 anni fa, raccoglie e pubblica articoli, memorie e ricerche su tutto ciò che riguarda il territorio dei comuni di Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi, Loiano, Monghidoro, Monzuno, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro e Sasso Marconi: storia, arte e natura, letteratura, curiosità, personaggi. Nel numero in edicola ben 33 articoli, di differenti autori, e la presentazione degli ultimi libri pubblicati sull’Appennino. Vanto della rivista sono anche le foto a colori della sezione naturalistica a cura di Umberto Fusini, William Vivarelli e Giancarlo Marconi.
Nell’occasione della presentazione a Bologna verrà presentato anche il volume edito dal gruppo di studi Savena Setta Sambro, pubblicato grazie al contributo di Emil Banca, a titolo “La botanica … nel piatto. Vademecum per il riconoscimento e l’utilizzo delle piante spontanee mangerecce” opera di Donatella Mongardi e di Maria Teresa Gandolfi con la supervisione botanica di Giancarlo Marconi. Libro che contiene la descrizione di 190 piante spontanee del nostro territorio, del tutto o in parte commestibili, con 200 foto a colori e 500 ricette di cucina.
Per i bolognesi che non la conoscono la rivista è in vendita nella libreria Nanni, in via de’ Musei 8, e nelle edicole dei comuni di Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi, Loiano, Monghidoro, Monzuno, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro e Sasso Marconi. Per richieste di informazioni, articoli, abbonamenti e arretrati: redazione@savenasettasambro.com; http://www.savenasettasambro.com. Come supplemento alla rivista è stato anche pubblicato, dal Gruppo di studi, il libro, tra storia e romanzo, di Paolo Bacchi e Marisa Collina “Tramonto di un piccolo mondo antico. Marisina di Bibiano”.

 
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Fare impresa? In galera!

Post n°758 pubblicato il 19 Gennaio 2015 da fabbri.giancarlo
 

Vendemmiati e personaggi-interpreti al Festival del Cinema di Roma

Vendemmiati e personaggi-interpreti al Festival del Cinema di Roma

Ozzano (Bologna)

Il packaging s’impara anche nel carcere della Dozza. Se qualcuno non ci crede vada mercoledì 21 gennaio, alle 20.30 a ingresso libero, nella sala Primavera di Ozzano in corso Garibaldi 36. Qui sarà proiettato il docufilm di Filippo Vendemmiati “Meno male è lunedì” che a Roma ha partecipato con successo al Festival internazionale del cinema. Un film documentario che vede come interpreti gli stessi personaggi che nella vita di tutti i giorni sono operai carcerati e insegnanti pensionati, oltre che alcuni tecnici di officina e dell’automazione industriale.
E’ risaputo, in tutto il mondo, che l’area bolognese è considerata la “Silicon Valley” del packaging, il settore della ricerca, progettazione e produzione di macchinari per il confezionamento e imballaggio veloce e automatico di ogni tipo di prodotti industriali. Nell’area sono infatti presenti gruppi e aziende come Cam Martelli, Gd, Ima, Marchesini Group, Mg2, Romaco, eccetera, eccetera. Con tre di queste (Gd, Ima e Marchesini) che insieme, seppur concorrenti tra loro, hanno creato all’interno del carcere della Dozza un’azienda metalmeccanica, la “Fare Impresa alla Dozza” (Fid), condotta da pensionati ex dipendenti delle tre aziende che si sono prestati volontariamente a insegnare ai carcerati un mestiere come viatico per il loro reinserimento sociale.
Al termine della proiezione il regista Vendemmiati – giornalista Rai che ha già ottenuto un gran successo col film denuncia “E’ stato morto un ragazzo” – e alcuni dei protagonisti saranno a disposizione per un dibattito sul tema sociale del reinserimento lavorativo dei detenuti. Tra i protagonisti anche Aldo Gori, già assessore e vicesindaco di Ozzano, molto attivo nel volontariato e presidente della Proloco Ozzano, che si è rimesso il grembiule nero da caporeparto Ima per tornare a insegnare le tecniche di officina, fresatura e tornitura, ai carcerati della Dozza.
Una storia ripresa in diretta, dal vero senza soggetto o sceneggiatura, che infatti narra l’impegno di una decina di ex tecnici, capireparto e operai metalmeccanici, in pensione, invitati dalle loro ex aziende a insegnare il lavoro che li ha visti impegnati per tutta una vita a tredici carcerati. Con la soddisfazione di essere di nuovo attivi nel lavoro di una vita in questa originale e insolita scuola aziendale formando nuovi operai che non avranno difficoltà a trovare un posto di lavoro. Ed è anche per questo che qualcuno di loro, dopo il “riposo” del sabato e della domenica, per la soddisfazione di sentirsi utile, ha pronunciato la frase che ha dato il titolo al film: “Meno male è lunedì”.

 
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