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Messaggi del 27/06/2018

Pianoro e dintorni in “Savena Setta Sambro”

Post n°1117 pubblicato il 27 Giugno 2018 da fabbri.giancarlo
 

02 Loredana e Alberto Pudioli

Loredana e Alberto Pudioli nella loro storica bottega

Pianoro (Bologna)

Sul numero 54 del periodico semestrale di storia, cultura e ambiente “Savena Setta Sambro”, edito dalla Minerva per conto dell’omonimo Gruppo di studi, ora in edicola, ci sono molti argomenti su Pianoro e dintorni. Molto immodestamente cito il saggio-intervista “Alimentari Pudioli: cent’anni di un’istituzione rastignanese” dove Alberto Pudioli nipote racconta una saga familiare, che ha fatto la storia della frazione, mentre descrive com’era l’antico Palazzaccio che fu abbattuto negli anni Sessanta per poi costruirvi sopra l’attuale palazzone. Poi cito la recensione del mio libro “Acqua passata. Storie cronache e personaggi di Pianoro”, raccolta di articoli pubblicati sulla rivista, magistralmente scritta dallo storico e scrittore pianorese Adriano Simoncini.

Con Simoncini che nello stesso volume ha presentato altri due libri di autori pianoresi, pure questi editi dal Gruppo di studi Savena, Setta e Sambro: “Dín dón campanón”, raccolta di testi dialettali di Maurizia Lazzarini e Adriano Simoncini, e “Il sangue di Panico” un romanzo di ambientazione medioevale opera prima di Atos Benaglia; e uno di Marco Nascetti, classe 1925 di San Benedetto Val di Sambro, a titolo “Una favola vera… ”, edito da Savena, Setta e Sambro, dove racconta la vita nell’Appennino nel fosco periodo tra le due guerre mondiali. Per info, abbonamenti e arretrati aprire il sito web del gruppo di studi: www.savenasettasambro.com oppure inviare una e-mail all’indirizzo: redazione@savenasettasambro.com.

Ritornando al folto sommario Domenico Cerami racconta del culto di Sant’Antonio Abate nell’Appennino, Danilo Demaria dei ribelli della montagna e della fascinosa Grotta delle Fate di Monte Adone, ancora Simoncini sulla biblioteca di Pianoro (o di Babele), Roberto Da Re sulla bonifica e la forestazione dl territorio nel dopoguerra, Romano Colombazzi di Silvio Mucini sindaco della ricostruzione di Pianoro, Gian Luigi Zucchini degli artisti pianoresi Paolo Medici pittore e Roberto Da Re nelle vesti di scultore, Giuseppe (Pino) Rivalta sui botroidi e sui cogoli di arenaria della Val di Zena (da visitare il Museo dei Botroidi di Tazzola al Monte delle Formiche), Umberto Fusini e William Vivarelli ci raccontano (con belle foto) del Barbagianni, il botanico Giancarlo Marconi ci descrive il noce, Franco Calzolari il lungo assestarsi del fronte lungo la Linea Gotica e il Contrafforte pliocenico, Ferruccio Teglia di Pian di Macina ci racconta dell’orto biologico dei contadini di un tempo, poi il tema di Simone studente pianorese di scuola media e infine la notizia della mostra fotografica di William Vivarelli esposta in regione fino a tutto luglio.

E scusatemi se pensate che ci sia poco di … Pianoro e dintorni.

 
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