Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi di Aprile 2014

Col Maalouf Full Band, all’Arci, jazz in Paradiso

Post n°599 pubblicato il 29 Aprile 2014 da fabbri.giancarlo
 

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San Lazzaro (Bologna) 

Con il Maalouf Full Band il jazz è in Paradiso. La settima edizione della nota rassegna “Paradiso Jazz” in corso nella sala Paradiso del circolo Arci di San Lazzaro in via Bellaria 7, prosegue infatti con un concerto della band del musicista di origini libanesi. Un complesso di fama mondiale “Ibrahim Maalouf Full Band” composto da Ibrahim Maalouf (tromba leader), Youenn Le Cam, Yann Martin e Martin Saccardy (trombe), Laurent David (basso), Xavier Roge (batteria), Frank Woeste (keyboards) e Francois Del Porte (chitarre).
La rassegna, organizzata dal vicepresidente dell’Arci sanlazzarese, Franco Fanizzi, con la direzione artistica del musicista Marco Coppi, si concluderà il 5 maggio con “Alain Caron Band”. Per l’importanza la rassegna jazzistica di San Lazzaro, prodotta assieme all’Arci provinciale e sostenuta da importanti sponsor, ha il patrocinio della Regione e del Comune di San Lazzaro. Ingresso 15 euro, studenti 11.
Inizio cena alle 20 con inizio del concerto alle 22. Le serate sono infatti arricchite da una prima parte gastronomica (da prenotare al 051.6279931) che dà la possibilità di cenare prima dei concerti come avveniva nel mitico Cotton Club di Harlem, a New York, all’epoca del proibizionismo. Per informazioni e prenotazioni: 051.6279931; arcisanlazzaro@tiscali.it; http://www.arcisanlazzaro.it.
Come ha osservato il direttore artistico, Marco Coppi, «il jazz è una musica in continua evoluzione e sa inglobare e sviluppare suoni ed esperienze differenti che viaggiano per il mondo. In questa settima edizione di Paradiso Jazz le culture europee e mediterranee si intrecciano con quella americana e mediorientale». Maalouf, esule in Francia da un Libano devastato dalla guerra, è infatti considerato uno dei giovani trombettisti di maggior talento del jazz mediterraneo spaziando dalla musica classica a quella araba. Da non perdere.

 

 
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Dal primo maggio all’Arci, “Pesce a primavera”

Post n°598 pubblicato il 28 Aprile 2014 da fabbri.giancarlo
 

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San Lazzaro

Finalmente abbandonato per sempre il tendone stagionale usato per oltre vent’anni dall’Arci di San Lazzaro, per le sagre gastronomiche, giovedì primo maggio per la prima volta la sagra “Pesce a Primavera” si terrà nella nuova “Sala 77” inaugurata lo scorso 22 marzo. Una struttura molto più confortevole, ed efficiente, della precedente che ospiterà la diciannovesima edizione della sagra primaverile figlia di quella autunnale, il Festival del Pesce”, che prese il via nel 1988.
Nel circolo Arci di San Lazzaro, in via Bellaria 7, tutto è pronto per la tanto imitata mangiata di pesce. Da giorni i volontari dell’Arci sono pronti per cucinare, e portare a tavola, quintali di gamberetti, polipi, sogliole, code di rospo, cozze e vongole, per la sagra che si terrà nei giorni 1, 4 e 11 maggio con doppio turno alle 12 (alle 11 per l’asporto) e alle 19; solo alla sera alle 19 il 2, 3, 9 e 10 maggio.
Come sempre viene proposto un menù da leccarsi i baffi: insalata di mare, cozze alla tarantina e fantasia di carpaccio per gli antipasti; poi i primi con risotto alla marinara, spaghetti allo scoglio o alle vongole, taglioline salmone e gamberi, o tagliatelle col ragù per chi non ama il pesce ma vuole stare in compagnia. C’è anche un piatto unico con zuppa di pesce e, per secondo, coda di rospo, grigliate, spiedini o fritti misti, secondo alternativo, infine contorni vari e vini selezionati.
Come per le edizioni passate la sagra, che impegnerà in cucina e fra i tavoli un centinaio di persone, sarà allietata da intrattenimenti danzanti serali nella Sala Paradiso. A ogni apertura del ristorante girerà anche la “Ruota della fortuna” e le domeniche, alle 15, le tombole riservate ai soci Arci. La sagra “Pesce a primavera”, come sempre, non ha fini di lucro ma quello fondamentale di autofinanziare le molteplici attività culturali del circolo e dei gruppi sportivi che qui svolgono la loro attività: ciclismo, podismo, pesca, bocce, biliardo e ballo. Non per nulla il circolo Arci San Lazzaro, presieduto da Carlo Pesci con vice Franco Fanizzi, con seimila soci è uno dei più grandi e attivi d’Italia.
Il prossimo appuntamento sarà poi per la “Sagra della Lasagna”, con menù tradizionale, che si terrà nella dal 30 maggio all’8 giugno.

 
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Giochi di strada, domenica 27, al Museo di Arti e Mestieri

Post n°597 pubblicato il 25 Aprile 2014 da fabbri.giancarlo
 

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Armando Borelli in una delle sue tante partecipazioni alla Festa Contadina di Marano

Pianoro (Bologna) 

Domenica 27 aprile, dalle 16 alle 19.30, al Museo di Arti e Mestieri di Pianoro (Bologna), in via Gualando 2, tornano “I giochi di strada” che una volta davano spazio alla fantasia e alla creatività di bambini e ragazzi. E in questa occasione festosa bambini, ragazzi, genitori e nonni (ovviamente maschi e femmine) sono tutti invitati a cimentarsi di nuovo nei giochi di una volta con fionde, tirini, cerbottane, archi, fucili ad elastico, o in altri di destrezza. I bambini potranno poi sfidare la fortuna cercando di colpire, bendati, la pentolaccia, mentre i più grandi si potranno divertire con gare di zacâgn (piastrelle di sasso), tiro alla fune e corsa nei sacchi. Attorno alle 19 ci saranno premi per i vincitori e una merenda contadina per tutti i partecipanti.
L’evento intende avvicinare i giovani a un mondo vitale, forse minore ma non meno significativo, della cultura popolare. Un mondo fatto di giochi e giocattoli in cui i bambini erano i protagonisti; spesso essi stessi ne erano costruttori e, a volte, inventori con nuove varianti di attrezzi già utilizzati dai bimbi anche in epoche antiche. Infatti in passato, fino agli anni del boom economico, ben poche famiglie potevano permettersi di acquistare giocattoli per i propri bimbi. Da qui la necessità di doverseli costruire utilizzando quasi sempre materiali di recupero. E cogliamo l’occasione di ricordare un ragazzo d’altri tempi che per tutta la sua vita ha creato, collezionato e insegnato a bambini e ragazzi a costruire i giochi di una volta: Armando Borelli.
«Quando incontrai per la prima volta Borelli, e i suoi giocattoli, rimasi incantato. Ricordi d’infanzia sepolti nella memoria si materializzarono davanti ai miei occhi: il cerchio, il tirino, lo schioppetto, la fieba… e il volto di Armando Borelli mi parve noto, antico». Parole dello scrittore Adriano Simoncini come incipit alla presentazione del libro di Anna Busacchi: “Alla ricerca dei giochi perduti” (Cappelli, 1992) con illustrazioni di Massimo Borelli, figlio dell’indimenticato Armando che ha donato parte della sua collezione al museo pianorese.
Per info: 051.776927; 051.6529105; info@museodiartiemestieri.it; http://www.museodiartiemestieri.it; facebook.com/museodiartiemestieri.

 

 
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Domenica al MuV c’è Maria Teresa Alighieri Gozzadini

Post n°596 pubblicato il 23 Aprile 2014 da fabbri.giancarlo
 

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Castenaso (Bologna) 

Nell’ambito delle archeo-domeniche al MuV, il Museo della civiltà Villanoviana in via Tosarelli 191 a Villanova di Castenaso, alle 16 di domenica 27 aprile le porte del museo si apriranno ai ragazzi dai nove anni in su e alle loro famiglie. L’ingresso è gratuito ma è gradita la prenotazione al numero telefonico 051.780021. L’invito è rivolto a ragazzi per scoprire l’archeologia, la preistoria locale e i Villanoviani.
A fare da guida ci sarà nientemeno una rediviva Maria Teresa Serego Alighieri (1812-1881), consorte del conte Giovanni Gozzadini, che tanta parte ebbe nella scoperta, nello studio e nella documentazione dei primi reperti villanoviani rinvenuti alle Caselle di San Lazzaro. La nobildonna vestirà abiti d’epoca appositamente realizzati per l’occasione dalle Sarte d’Arte di Marano. A seguire i ragazzi potranno poi cimentarsi in un laboratorio di disegno dal vero dei reperti del museo così come fece la nobile discendente di Dante, 160 anni fa, con i reperti estratti dal sottosuolo accanto al Savena.
La contessa Maria Teresa Serego Alighieri, nata a Verona, non fu solo moglie del nobile bolognese, di cui era cugina, e come lui appassionatasi all’archeologia, ma anche una fervente patriota. Venuta a Bologna con le nozze la sua casa divenne un ritrovo di militanti risorgimentali. Nelle estati la loro dimora di Ronzano, un ex convento, ferveva di vita intellettuale, frequentata da Giosuè Carducci, Marco Minghetti e tanti altri che ammiravano la cultura della donna. Pur dedicandosi alle cure della figlia, un maschio morì infante, ai lavori domestici e alla gestione della casa, la contessa aveva una buona preparazione storico-archeologica e collaborò talvolta con il marito nella stesura dei suoi lavori. Proficua fu la corrispondenza letteraria, caratterizzata da semplicità, acume e spirito patriottico e anticlericale.

 
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In distribuzione e sul web il “Valli Savena Idice”

Post n°595 pubblicato il 18 Aprile 2014 da fabbri.giancarlo
 

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Distretto di San Lazzaro (Bologna)

Già sul web, dove è possibile sfogliarlo in modo virtuale all’indirizzo: http://issuu.com/brunodibernardo/docs/valli_savena_idice_n.8_aprile_2014, è in distribuzione gratuite anche la versione cartacea del numero otto, aprile 2014, della rivista mensile “Valli Savena Idice” edita dalla Hemingway Sas e diretta dal giornalista Bruno Di Bernardo.
Copie diffuse in edicole, negozi, bar, ristoranti, uffici del territorio del Distretto di San Lazzaro che comprende i comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Ozzano, Pianoro e San Lazzaro. Chi poi è interessato alle riviste per abbonamenti, inserzioni e informazioni, può rivolgersi al: 0534.94472; bruno.diber@gmail.com.
Come nei numeri precedenti, e nel fratello maggiore “Un’idea di Appennino” (diffuso nei comuni di Camugnano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monzuno, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro e Vergato) il mensile pubblica notizie che riguardano il territorio di riferimento con temi che vanno dalla politica all’urbanistica, dai bilanci comunali alla viabilità, dalla salute pubblica allo sport, dall’ambiente alla necessaria tutela e difesa di un territorio in gran parte montano.
I due notiziari sono quindi una voce indipendente, finanziariamente e politicamente, che intende approfondire e pubblicare notizie su un vasto territorio, spesso ignorato dai quotidiani forse più interessati alla cronaca nera e alle polemiche. Le due pubblicazioni non ricevono contributi pubblici reperendo le risorse necessarie a sostenersi grazie agli inserzionisti che lo utilizzano, come strumento informativo, per promuovere e far conoscere i prodotti e le attività del territorio.
Ovviamente visto l’approssimarsi delle elezioni comunali in quasi tutti i comuni del Distretto il numero in distribuzione in questi giorno è in gran parte dedicato ai principali candidati sindaci e alla presentazione delle varie liste elettorali. Ma, come spiega il direttore … «c’è un fossato che separa le dichiarazioni di molti candidati e l’atteggiamento dei cittadini elettori. Molte promesse dei candidati attraversano le orecchie degli elettori senza arrivare né al cuore né al cervello».

 
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