Creato da fabbri.giancarlo il 08/08/2012
Giancarlo Fabbri giornalista freelance

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Messaggi di Maggio 2015

Gianni Raimondi già dimenticato?

Post n°836 pubblicato il 31 Maggio 2015 da fabbri.giancarlo
 

Il grande tenore Gianni Raimondi con la grandissima Maria Callas

Il grande tenore Gianni Raimondi con la grandissima Maria Callas

Pianoro (Bologna)

Ci sono persone che ogni giorno al mattino prendono il caffè quasi come rito propiziatorio per la giornata, altri leggono l’oroscopo, io, oltre al caffè leggo, sul “Carlino”, la rubrica “il colloquio” di Cesare Sughi giornalista di cui ammiro la grande cultura. Vi consiglio di recuperare la pagina 20, del 30 maggio, con la risposta alla lettera di Bruno Costalunga che accusa l’amministrazione comunale di Bologna di aver dimenticato il grande tenore, bolognese, Gianni Raimondi.
Con Sughi a convenire che Raimondi meriterebbe la dedicazione di una via della città dove nacque il 17 aprile 1923. Ma però la legge stabilisce che non è possibile intitolare vie o spazi ed edifici pubblici a persone che non siano decedute da almeno dieci anni. Con il grande tenore che, infatti, era deceduto a Pianoro il 19 ottobre 2008 e una dedicazione di vie e piazze al suo nome non è quindi possibile, per legge, prima del 2019. Ma tale doveroso riconoscimento non spetta soltanto a Bologna, dove nacque accanto al ponte della Mascarella, ma anche a Pianoro dove poi scelse di vivere e dove morì.
Lo conobbi nel 1991, per un’intervista per il periodico pianorese “Il Punto”, quando mi accolse, con simpatia, nella sua casa in Val di Zena ricavata da un’ex colonica. Abitazione con studio nell’ex stalla con un pianoforte, molti libri, tanti dischi e tanti ricordi. Gianni Raimondi fu uno dei più grandi tenori della lirica mondiale e di lui scrissi anche nella rivista “Savena Setta Sambro”, numero 37, del dicembre 2009.
In gioventù aveva praticato vari sport, tra i quali l’atletica leggera in cui fu anche campione provinciale nei 110 metri a ostacoli, e il calcio dove ebbe proposte da grandi squadre, ma aveva già scelto di fare il cantante lirico. Debuttò a Budrio nel 1947, nel “Rigoletto”, e la carriera di Raimondi continuò nei più importanti teatri del mondo. Dopo 33 anni di carriera, però, fu colpito da un’allergia alla polvere del palcoscenico costringendolo a vivere lontano dai teatri e dallo smog delle città trovando casa e sollievo in Val di Zena, a Botteghino di Zocca, poi a Pianoro Nuovo. In suo onore il Comune di Pianoro, nel 2003, organizzò un concerto per il suo 80° compleanno a cui presero parte cantanti affermati e allievi. Non è stato dimenticato ma anche a Pianoro ci dovrebbe essere posto per una … via Gianni Raimondi.

 
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A casa d’Irene non c’è allegria ma tanta speranza

Post n°835 pubblicato il 29 Maggio 2015 da fabbri.giancarlo
 

Il logo dell'associazione pianorese "Gli Amici di Irene"

Il logo dell’associazione pianorese “Gli Amici di Irene”

Pianoro (Bologna)

«I giorni grigi sono le lunghe strade silenziose/Di un paese deserto e senza cielo/A casa d’Irene si canta e si ride/C’è gente che viene, c’è gente che va/A casa d’Irene bottiglie di vino/A casa d’Irene stasera si va». I versi citati sono l’incipit e il ritornello della canzone di Nico Fidenco (Domenico Colarossi) che ebbe un gran successo nel 1964.
Ma se nella casa dell’immaginaria Irene della canzone c’è una grande allegria in quella della reale Irene Rinaldi, di Pianoro (Bologna), c’è invece tanta speranza e tanto bisogno di solidarietà e aiuto economico. Se la solidarietà umana dei pianoresi non manca, con la costituzione dell’associazione onlus “Gli Amici di Irene”, è però fondamentale che arrivino contributi che le consentano di vincere una grave malattia. Il prossimo 6 agosto sarà infatti operata a New York con un intervento che costa 250 mila senza contare il costo dei viaggi e degli hotel.
L’associazione ha diffuso per Pianoro dei volantini che riportano il suo appello per far conoscere questo caso a più persone possibile. «Ciao, mi chiamo Irene – spiega la ragazza –, ho 14 anni, sono affetta da malformazione di Arnold Chiari tipo 1 complesso con instabilità craniocervicale. Questa malattia non mi consente di avere una vita normale, a causa dei forti dolori alla testa ho sospeso anche la scuola, di notte non riesco più a dormire. Dovrò assolutamente affrontare un’operazione molto costosa, il 6 agosto 2015, negli Stati Uniti. Per sostenermi in questa sfida vitale i miei amici hanno creato una associazione. Sperano, credono, e io con loro – conclude –, che anche tu mi possa aiutare, Ti ringrazio sinceramente. Irene».
Come hanno spiegato i genitori Roberto e Maria Rosa Rinaldi al “Carlino”, l’articolo è uscito il 25 maggio nelle pagine dell’edizione bolognese con la foto dell’intera famiglia, la speranza è di uscire da un incubo iniziato tre anni fa. Dopo analisi e visite è stata individuata la causa per venire a sapere che è possibile guarirne con un intervento che sarà eseguito dal professor Paolo Bolognese, chirurgo italiano che opera in Usa. Il sindaco di Pianoro Gabriele Minghetti, e il Comune, si sono attivati per chiedere il rimborso delle spese dell’intervento da parte del Servizio Sanitario Regionale con Emil Banca che anticiperà la somma necessaria con un prestito che, poi, dovrà essere restituito.
Da qui la distribuzione di volantini da parte dell’associazione onlus con l’invito ad aiutare la famiglia di Irene ad affrontare le ingenti spese che dovrà sostenere. E’ infatti possibile farlo con un bonifico sul conto corrente bancario intestato a: “Gli amici di Irene” codice IBAN: IT26 0070 7237 0000 1600 0186 019 aperto su Emil Banca Credito Cooperativo. Con la precisazione che ogni euro eccedente la somma necessaria all’operazione verrà devoluto all’onlus “Piccoli Geni”.

 
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“Sagra della Lasagna” da sabato all’Arci di via Bellaria

Post n°834 pubblicato il 28 Maggio 2015 da fabbri.giancarlo
 

Sala 01 77

San Lazzaro (Bologna)

Nuovo appuntamento all’Arci di San Lazzaro, in via Bellaria 7, con la “Sagra della Lasagna” che prenderà il via venerdì 30 maggio per poi proseguire il 31 maggio e l’1, 2, 5, 6 e 7 giugno nella “Sala 77” della nuova struttura che ha reso il circolo ancora più efficiente e grande. Nei feriali la sagra apre alle 19 mentre la domenica e nei festivi anche alle 12 con possibilità di asporto; per prenotazioni: 051.6279931.
Il menù prevede per i primi piatti lasagne alla bolognese, ai carciofi o goccia d’oro, tagliatelle al ragù o tortelloni burro e salvia. Poi castrato, fiorentina o salsiccia ai ferri, quaglie al forno, scamorza al forno con salsiccia e noci, friggione, crema fritta, crescentine, fritto bolognese e vari contorni. I vini sono scelti, come sempre, dai cantinieri dell’Arci.
Lasagne e tagliatelle sono preparate rigorosamente con pasta tirata col matterello da sfogline, e sfoglini, dell’Arci che da qualche giorno sono tutti impegnati per dare il meglio di sé per sostenere i gruppi sportivi amatoriali che fanno riferimento a questo attivo circolo Arci. Dopo le lasagne della nonna si tornerà a tavola dal 25 settembre al 4 ottobre con lo storico e apprezzato “Festival del pesce di mare”.

 
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Su BNB la Fontanina del Pero che ha di nuovo bisogno di cure

Post n°833 pubblicato il 27 Maggio 2015 da fabbri.giancarlo
 

ZZ Fontanina 01 Attende

Pianoro (Bologna)

Ultimi giorni per acquistare il mensile “Buone Notizie Bologna”, quello di maggio, a un euro la copia nelle edicole del bolognese. Un numero che può essere particolarmente apprezzato da rastignanesi, e pianoresi, dato che a pagina 10 racconta la lunga storia della Fontana dé Bianchi più nota ai più come Fontanina del Pero.
Nonostante i lifting effettuati è normale che una vecchia signora ogni tanto abbia bisogno di cure e non solo alla pelle. In alcuni punti infatti l’intonaco è sfaldato, tegole spostate e un po’ di pulizia non farebbe male. L’anziana di cui parliamo ha 364 anni di età ed è la Fontanina del Pero che dal 1651 sorge al Pero di Rastignano, nel Comune di Pianoro, a lato dell’ex Strada statale 65 “della Futa” ora provinciale. Fonte che dal XVII secolo, fino agli anni ’60 del secolo scorso, ha dissetato con acqua limpida e buona residenti, viandanti … e animali.
Con l’arrivo dell’acquedotto anche nella piccola borgata Pero la vita era cambiata, diventata meno faticosa, ma anche la grande utilità della fonte fu accantonata, poi un po’ trascurata nonostante sia importante e non solo per il borgo. La fontana, fortunatamente sopravvissuta ai danni della guerra, è a tutti gli effetti un monumento storico anche se non ha particolari pregi artistici o architettonici. Il corpo rettangolare, verticale, è affiancato da due lesene e infine sormontato da un timpano triangolare coperto da tegole piatte rastremate e coppi fatti a mano.
Oggi non ce ne rendiamo conto ma la fonte fu per oltre tre secoli e mezzo il cardine del borgo che prende nome da un albero di pero che secoli fa sorgeva accanto all’omonima osteria. E alla fine degli anni ‘50 c’era ancora gente che veniva da Bologna, con fiaschi e bottiglie. Con l’arrivo dell’acquedotto la vita nella borgata cambiò e la fonte fu trascurata; ora ha di nuovo bisogno di cure e la vecchia e generosa “Fontana de’ Bianchi” aspetta, paziente, come sempre.

 
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Juvenilia Club, 25 anni di cultura, esperienze, feste e gite in allegria

Post n°832 pubblicato il 23 Maggio 2015 da fabbri.giancarlo
 

la bella e brava maestra di danze Cinzia Carati si esibisce per i soci di Juvenilia Club

la bella e brava maestra di danze Cinzia Carati si esibisce per i soci di Juvenilia Club

Bologna-San Lazzaro

L’altra sera l’associazione “Juvenilia Club” ha accolto amici e soci nel prestigioso Savoia Hotel Regency, in via del Pilastro 2 a Bologna, per la tradizionale “Grande festa di chiusura”. Una festa elegante in abito scuro per salutare in allegria la conclusione della 25esima stagione sociale 2014-2015, come sempre piena di iniziative, e gli amici e soci prima della fuga dalla città per villeggiature e vacanze estive.
Juvenilia Club ha infatti superato i 25 anni di età ma con ancora tanta voglia di vivere, imparare, divertirsi. La stessa voglia che hanno i soci, donne e uomini, medici, ingegneri, imprenditori, liberi professionisti, eccetera. E anche il programma del prossimo anno sociale 2015-2016, il 26esimo, è ancora una volta un volumetto di quaranta pagine a conferma del gran numero di occasioni conviviali, festaiole, ludiche e culturali organizzate dal comitato direttivo come sempre presieduto dalla professoressa Paola Tabacchi Malaguti.
Un programma ogni anno sempre più interessante. Infatti a guardare indietro c’è un ricco bilancio di centinaia di feste, incontri culturali, trasmissioni radiofoniche, premi letterari, laboratori teatrali e artistici, viaggi, gite turistiche, visite a musei e corsi di vario tipo. Occasioni intelligenti e interessanti di incontrarsi e di stare insieme in amicizia.
Chi è interessato a conoscere e frequentare Juvenilia Club, e a ricevere il programma delle sue tante iniziative, molte delle quali gratuite per i soci, può rivolgersi al 051.464293 o a paola.tabacchi@libero.it. Il sodalizio ha sede a San Lazzaro, in via Risorgimento 35, ma svolge le sue interessanti iniziative in vari prestigiosi siti di Bologna e dintorni.

 
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