Tra chiaro e scuro

Vaso di pandora

Ridicola. E patetica. Ecco cosa posso sembrare nel mio tentativo di sembrare o fare qualcosa più grande di me. Alla fine, vengo comunque travolta, davanti al disinteresse di chi aspetta solo di vedermi cadere. Sarà quello l'unico momento in cui mi vedranno.

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Alla fine, ho visto. Ora so. La mia curiosità si è finalmente placata. Inizia un inutile confronto con una silhuette molto più slanciata e perfetta della mia. Era ovvio. Ma non ne faccio un dramma. La vera tragedia sono ancora i punti interrogativi. E il saper leggere tra le righe.

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Avevo appena finito di vantarmi. Non avrei pianto, altrimenti si sarebbe sfasciato tutto il trucco e per le foto - essendo la testimone sarei stata sicuramente fotografata - sarei stata impresentabile. Niente mascara colante. Eppure, appena la vidi avanzare verso l'altare e posizionarsi al centro della Chiesa, a pochi centrimetri da me beh...ho provato un forte turbinio di emozioni. Il labbro inferiore iniziava a tremarmi. Trattenni a malapena le lacrime ma, appena venne il mio momento - quello di firmare - sentii gli occhi gonfi, il naso pieno e un nodo alla gola. Al momento di firmare mi presentai in un modo ridicolo: la sposa poggiò una mano sulla mia spalla, molto più tranquilla di me, mentre io, con la penna nel pungno, ero impegnata a tirar su con il naso, ormai disperatamente colante e...Flash!La mia immagine penosa venne immortalata.