Tra piccole iene

Il prossimo che mi dice che mi invidia per la mia serenità, per il mio equilibrio e per la mia capacità di gestirmi la vita, giuro che lo uccido.
Stanotte un vecchio amore ha bussato alla mia porta, ferito da una donna che lui dice di non amare, ha bussato perchè io lo ascoltassi, perchè io gli dicessi se lui è "sbagliato". Io l'ho guardato fragile, seduto sul mio letto, tenersi le mani, sanguinanti per un pugno di rabbia tirato all'armadio. L'ho guardato e ho cercato di aiutarlo, di rassicurarlo, di fargli capire che troverà la donna giusta e che il nostro rapporto non può essere il termine di paragone per gli altri a venire. Quando è uscito dalla mia porta sembrava un poco più sereno ed io ero svuotata. Mi dico che non dovrei dargli così tanto, mi dico che lui anni fa mi ha ferita con il suo egoismo, con la sua cattiveria gratuita..ma non so essere meno presente per lui. Mi domando se lui farebbe lo stesso per me, se anche io potrei bussare alla sua porta nel cuore della notte. Lui ha detto di sentirsi solo..buffo, la solitudine fa paura anche a me, ma se di notte ho paura, io al massimo posso accendere l'abat-jour...