Il Diavolo in Corpo

Sansone morì con tutti i filistei....

La Merkel stia attenta e soprattutto non le sfuggano le esperienze della Storia che generalmente, si dice, dovrebbe essere maestra di vita, mentre invece non lo é. Altrimenti non si spiegherebbe la ricaduta in errori che sono tanto piu' gravi quanto é chiamata in causa la ragion di Stato.

Parlo della Germania, del Paese indiscutibilmente piu' forte d'Europa, esemplare per il rigore e l'acume con cui guida la propria politica, fatta di strategie vincenti, attualmente in netta evidenza sul piano economico.

Non ci meravigliamo!

Già da circa un secolo l'egemonia della Germania nei confronti degli altri Paesi Europei è stata netta, ma è pur vero che da circa un secolo il mancato controllo della propria "iubris" (superbia la chiamavano gli antichi greci) ha portato l'Europa alla catastrofe, coinvolgendo in primo luogo la Germania stessa.

Oggi la partita si sta giocando su un piano diverso: far valere su tutti le proprie regole economiche, la politica delle proprie banche, delle proprie finanze. E ciò nonostante la presenza degli accordi che sancirono e sanciscono la nascita e l'esistenza dell'Unione Europea, dell'Eurozona come altrimenti si intende.

Ben, la Cancelliera tedesca ed il suo staff di economisti hanno ragione quando affermano che gli altri Stati membri devono fare attenzione a far quadrare i bilanci, ad essere oculati nelle spese ed intransigenti nelle cure di risanamento, ma è pur vero che già all'inizio dell'avventura europea si trattava di quadri non certamenti rosei e la stessa Germania, doveva sapere (e sapeva) quali erano le condizioni economiche dei nuovi interlocutori, come la Grecia, il Portogallo, la Spagna, l'Italia e non si stabiliscono patti alla cieca.

Ho notato che alla Germania quello stato di cose conveniva, per imporre ad un certo momento ai piu' deboli la propria "egemonia economica": la politica dell'Euro, moneta vicinissima al marco e non certamente alla dracma, alla lira e così via.

Strategie sbagliate, fratricide, come subito fu fatto rilevare da europeisti insospetti ed intransigenti, come ad esempio, il nostro Antonio Martino che sin dal primo giorno si dissociò da quel progetto che recava offesa alla memoria del padre.

Allora si usciva dalla catastrofe di una guerra voluta dalla Germania, paese che, bisogna darne atto, ha saputo risorgere in modo esempalre. Ma sempre incline al culto della propria egemonia. Per questo ci riprova......

E se allora la SocialDemocrazia portò agli esiti di una guerra distratosa e pressocchè totale, adesso è in atto una una guerra diversa, che è quella del dissesto finanziario, che fatalmente trascinerà ancora una volta la Germania in un'Europa priva di quell'ossigeno che nei tempi dovuti doveva essere dato e che adesso, con i piedi quasi alla fossa, non può essere negato.

Perchè coi filistei morì pure Sansone.