Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
« L'indifferenza di molti... | Senza nessun tornaconto.. » |
Gli accertamenti sono in corso e si sospetta che le vittime siano quattro o cinque. Intanto, una prima denuncia, con l'accusa di diffamazione e pornografia minorile telematica, è scattata per un sedicenne che ha inoltrato via WhatsApp una foto della sua ex quattordicenne nuda, forse perchè lei lo aveva appena mollato, agli amici iscritti ad un gruppo. Altri ragazzi, forse una ventina, potrebbero essere gli autori di messaggi analoghi. Un pò per gioco, anche se di pessimo gusto, un pò per ripicca per la rottura di una relazione fra giovanissimi, il ragazzo piu' grandicello condivide con gli amici la foto che la sua ragazza gli aveva inviato contando, evidentemente sbagliandosi, sulla riservatezza del suo ormai ex fidanzatino. Lo spirito di emulazione ci mette la sua. Intanto uno di questi ragazzi è già nei guai, casa sua è stata perquisita dagli Agenti della Polizia Postale che hanno informato la Procura minorile dopo aver rinvenuto le foto hard su uno smartphone. Le indagini sono ancora in corso e sono serrate; i Poliziotti hanno, infatti, preso la faccenda molto sul serio perchè questo torbido gioco a sfondo sessuale sta rovinando le esistenze di tanti ragazzini e delle loro famiglie; immaginate lo sconvolgimento di un padre che viene a sapere che sua figlia, 14 anni appena, studentessa di un Istituto d'istruzione superiore, va in camera da letto e si fa delle foto in pose osé che poi, a sua insaputa, vengono condivise da una folta platea di coetanei. Immaginate, soprattutto, il percorso psicologico della vittima di questo pericolosissimo gioco che, appena apprende che i suoi amici la "deridono" per quelle foto che circolano indebitamente, non vuole piu' andare a scuola. Sto parlando di famiglie normali, che però devono fare i conti con quello che sembra essere diventato un fenomeno dalle conseguenze devastanti, perchè, soprattutto se si hanno 14 anni appena, e pertanto si è molto vulnerabili, ci si può esentire umliati da quelli che, forse, questi ragazzini ritengono semplici scherzi. Si tratta, invece, di reati tanto piu' gravi perchè le vittime sono adolescenti.
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