Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Post n°6975 pubblicato il 17 Marzo 2015 da nina.monamour
Si racconta delle donne che siano spietate, aggressive, continuamente in competizione, segrete, sottili, subdole, insidiose, disposte a tutto pur di arrivare. Donne che “pur di farcela” sono delle vere tigri in ufficio e nelle relazioni sentimentali e disposte a tutte pur di sconfiggere le rivali. Questa almeno è la testimonianza di film e libri. Vi è un saggio (a mio avviso discutibile), "Woman's Inhumanity to wowan " (Nation Books) di 500 pagine di Phyllis Chesler, Psicoanalista e femminista americana, denuncia la crudeltà declinata tutta al femminile. Naturalmente fioccano le testimonianze, ci sono tutte: manager, avvocati, scrittrici e artiste da Toni Morrison a Erica Jong. In Italia è uscito qualche tempo fa per la Mondadori e dal titolo drastico ed esplicito di "Donna contro Donna " e naturalmente ha causato aspre polemiche dopo averle provocate negli Stati Uniti. Le donne sono descritte come prepotenti e manipolatrici, capaci di tutto pur di raggiungere i propri scopi; differentemente dagli uomini che nella violenza sono plateali e strabordanti, per Chesler, quella femminile è subdola, “pianificata”. Una strategia appresa durante l'infanzia e che si affina nel tempo. La rivalità tra le donne è antica quanto il mondo, nell´ultimo decennio sono aumentate le opportunità di evidenziarla. Soprattutto nel lavoro hanno ancora pochissimi spazi e sono costrette a difenderli. Il tutto è legato alla complessità psicologica del rapporto madre-figlia. Fin dai primissimi anni di vita la figlia compete con la madre per l´amore che nutre nei confronti del padre. La bambina per ottenere l´affetto del padre deve combattere. Il maschio, al contrario, non si trova mai a separarsi dal suo primo oggetto d´amore”. Questo tema ha affascinato anche Sara Blaffer Hrdy che in un altro saggio “La donna che non si è evoluta” (Franco Angeli), sostiene che nei primati la rivalità tra le femmine nasce più che dal desiderio di possedere il maschio quanto all’accesso alle risorse alimentari. E’ quindi in realtà si tratta di rivalità per il potere. E di questo è concorde anche la Schelotto che sostiene “Le donne quando ce l´hanno sono costrette a contenderselo aspramente, mentre agli uomini l´aggressività viene perdonata”. Le fa eco l'Avvocato matrimonialista “le donne anziché applicare la loro femminilità alla parità hanno copiato i comportamenti maschili, hanno confuso l´affermazione dei loro diritti con la prepotenza. Un elemento che si vede soprattutto nell´ambito della coppia. Quando ci si separa la donna invece di prendersela con il marito se la prende con l´amante. Le donne, sono diventate feroci. Ha passato i primi dieci anni della sua attività a valorizzare la dignità delle donne attraverso le leggi, a combattere per i loro assegni di mantenimento e ora assiste donne feroci che magari pensano troppo alla carriera e non si occupano dei figli delegando tutto alle colf. E che, quando si separano, diventano improvvisamente mamme, escludendo i mariti che invece hanno educato i bambini”.
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