Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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Il delitto di Garlasco..

Post n°7328 pubblicato il 13 Dicembre 2015 da nina.monamour

 

 

 

 La prima sezione della Corte di Cassazione ha confermato la condanna di Alberto Stasi per la morte di Chiara Poggi avvenuta il 13 agosto 2007, vicenda altrimenti nota come il delitto di Garlasco. Le parole di ieri del Pg della Cassazione erano state dirette.

"In questa sede non si giudicano gli imputati ma le sentenze; Non sono in grado di stabilire se Alberto Stasi è colpevole o innocente. E nemmeno voi, ma insieme possiamo stabilire se la sentenza è fatta bene o fatta male. A me pare che la sentenza sia da annullare, perché ha travisato le risultanze processuali".


Ieri alle 11,30 circa la Corte di Cassazione ha preso la decisione e ha stabilito quindi che la condanna va confermata ma non vi è l’aggiunta della crudeltà nell’omicidio commesso.
Con queste parole si chiude per sempre il caso di Garlasco. Si spalancano per Stasi le porte del carcere (ed era ora)



Nel delitto di Garlasco la prova del DNA, rinvenuto sotto le unghie di Chiara, non poteva costituire un elemento attendibile. Nonostante il DNA sia poco concentrato, quindi di difficile interpretazione, in realtà non si può escludere che in quel campione ci sia anche il cromosoma Y di Stasi. Se da un lato i cinque parametri sono pochi, perché in effetti devono essere molti di più per attribuire un cromosoma Y a qualcuno, lì ci sono alleli di vario tipo e ce ne sono anche molti suoi, ma Stasi era il fidanzato di Chiara Poggi, dunque era normale che ve ne fosse. Assolutamente sì, tra l’altro, tutti questi DNA sono a bassissima concentrazione dunque non compatibili con un’aggressione. Tutto potrebbe essere avvenuto da contatto casuale. La presenza in quel punto del cromosoma Y, essendo Stasi il fidanzato, mi sembra la cosa più normale del mondo.

Lo stesso potrebbe dirsi delle impronte di Stasi rinvenute sul dispenser di sapone in bagno; se il ragazzo frequentava la casa di Chiara non era certo impossibile ritrovarle lì.
Sul delitto, già un anno fa, si indicarono elementi in contraddizione con la versione fornita dall’accusa circa il coinvolgimento di Stasi.

 


Le tracce del DNA di Chiara sui pedali, ad esempio, erano sui pedali di quella da uomo di colore bordeaux, non di quella nera. E poi quella bici nera sequestrata ad Alberto fu conservata per sette anni, se fosse stata una possibile prova del reato l’avrebbe distrutta sicuramente dato che non fu neanche sequestrata all’epoca. E se fosse la bicicletta dell’assassino ma non di Alberto? E se la testimone sbagliasse giorno o confondesse i ricordi per l’emozione?

Le perizie dicono che quell’allarme della villa Poggi è stato inserito e disinserito tre volte la sera precedente alla morte di Chiara, attivazioni e disattivazioni effettuati in tempi piuttosto brevi, intorno alle 22,00. Potrebbe dimostrare che Alberto, o qualcun altro che non è mai entrato nell’inchiesta, sia uscito e rientrato in quella notte e che quindi Chiara non fosse sola come si è sempre detto?

Secondo l’accusa, Alberto parte con la bicicletta da casa sua la mattina intorno alle 09,00 pedala per la statale e per il centro di Garlasco senza esser visto da nessuno, arriva a casa di Chiara, entra, la colpisce in una lotta terribile che parte dal salone e corre per vari locali della casa finendo in fondo alla scala che porta al garage, quindi sporco sicuramente di sangue esce, risale in bicicletta e ripercorre la strada a ritroso passando quindi ancora una volta per il paese senza essere visto da nessuno; quindi torna in casa, non tocca nulla, si cambia si lava e accende il pc alle ore 9,35 per guardare foto e video pornografici. Un’azione convulsa e con tempi obiettivamente molto ristretti.




Infine, via Pascoli è praticamente l’ultima via del paese, incrocia la SS 596 e girando a sinistra si va verso Pavia senza passare per l’abitato di Garlasco. Chiunque avesse commesso il delitto avrebbe avuto facile via di fuga verso Pavia. Anche un estraneo con una scusa plausibile o una persona conosciuta da Chiara quella mattina poteva farsi aprire e commettere l’omicidio per poi fuggire senza esser visto. Insomma, tutti elementi che potrebbero anche indicare la presenza di Stasi al momento del delitto ma non dell’atto omicidiario.

Il problema vero è che la condanna precedente si era basata su elementi che difficilmente potevano costituire prove inoppugnabili per spiegare il delitto di Garlasco, tanto più in assenza di un movente perché, è bene ribadirlo, secondo la Corte d’Assise d’Appello di Milano il "dolo d’impeto è stato scatenato da quel movente che non è stato possibile accertare".

Ed ieri ha varcato la soglia del carcere.

Non si può gioire per tale sentenza, ma giustizia è fatta anche se erano previsti 30anni di carcere!

Commenti al Post:
missely_2010
missely_2010 il 13/12/15 alle 12:20 via WEB
Buon Santa Lucia*_*.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 15:49 via WEB
Buona festa anche a te Ely e serena Domenica.
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/12/15 alle 12:20 via WEB
In 32 anni che frequento i tribunali è la prima volta in assoluto che un rappresentante dell'accusa (in questo caso un Maestro del Diritto come il Procuratore Generale Oscar Cedrangolo) smonta il castello accusatorio punto dopo punto e conclude: "Annullate la condanna di Stasi".
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 15:49 via WEB
Ciao Giuliana, leggevo che nel corso della sua analisi Cedrangolo ha spiegato che al di là delle motivazioni tecniche, la Corte di Cassazione nell'annullamento disposto nell'Aprile del 2013 non se l'è sentita di dire la parola fine su una vicenda così articolata. Ma di questo ampio mandato il Giudice del rinvio, ritengo, non ha fatto buon governo. E' successo che il Giudice abbia ritenuto che gli fosse stato affidato un imputato che dalla posizione di accertato innocente fosse passato alla posizione di presunto colpevole e ha ritenuto che il suo compito fosse quello di ricercare gli indizi a carico. Un modo di procedere non corretto, anzi in alcuni casi inaccettabile. L'annullamento che chiede il Cedrangolo è un rinvio che servirà per nuovi accertamenti prove e valutazioni.
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/12/15 alle 12:33 via WEB
Adesso la difesa di Stasi ha 2 sole possibilità: proporre un "ricorso straordinario" o rivolgersi (entro e non oltre sei mesi dal giorno della decisione definitiva assunta dalla Cassazione) alla Corte Europea dei Diritti dell' Uomo. Il ricorso straordinario è una via senza uscite, mentre, secondo me, la Corte Europea condannerà lo Stato Italiano che, in questo caso, ha palesemente violato gli obblighi assunti con la sottoscrizione della Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo. BUONA DOMENICA:-)
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 15:59 via WEB
Purtroppo, come ha confermato anche l'intervento del PG di Cassazione, questo processo è stato un disastro giudiziario, in cui di fatto, non è stata provata né la colpevolezza, né l'innocenza. L'unica soluzione logica, sarebbe stata l'assoluzione (per insufficienza di prove, immagino), o il rinvio a un processo d'appello. Logica conseguenza di tutto ciò, una sentenza pilatesca, dove si è cercato di non scontentare la parte offesa (dando loro un colpevole), senza calcare troppo la mano sul presunto colpevole, ennesimo default della giustizia italiana. Sperando ci metta una pezza l'Europa, e forse la Corte di Strasburgo (se competente per casi di ingiustizia giudiziaria). Buona Domenica.
 
riccardo20_04
riccardo20_04 il 13/12/15 alle 13:35 via WEB
A proposito di questa sentenza trovo, che sia qualificata "allucinante" e pertanto la pena che non sta né in cielo né in terra. '’ vero, persino il Pg pare abbia qualificato la sentenza ricorsa "completamente illogica". Ma, se così fosse, come mai il Csm non prende provvedimenti? E vorrei mettere in evidenza un altro punto importante, visto che la difesa ha avuto la faccia tosta di dire, "se uno ha fatto una cosa del genere deve avere l’ergastolo" (a sostegno dell'illogicità dichiarata). Ma non è la pena comminata anche ad Erika De Nardo? Nel 1989 i riti speciali furono inseriti nel C. P. P. come la manna dal cielo. E va bene, si sceglie una via che sembra teoricamente giusta, però sperimentato concretamente che è sbagliata, si cambia. Ha mai detto qualcosa qualcuno, Magistrato o politico che sia? Buona Domenica Nina.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 16:29 via WEB
Sarà la fine di questo processo? E c’è ancora di mezzo il possibile processo di revisione. Non mi compete giudicare, anche se ho sempre affermato che la Giustizia italiana è in coma in un reparto di rianimazione, ma i Dottori (i politici) non vogliono darle la medicina necessaria (la rifondazione dell'Ordinamento giudiziario e penitenziario all'interno della riforma di tutto il macchinoso, mostruoso sistema legislativo). Un grande pasticcio della giustizia italiana calato in una tragedia di due famiglie. Il groviglio condotto in una nebulosa diatriba tra gli Avvocati che hanno divorato parcelle milionarie. Intanto il vero colpevole Stasi, tra alcuni anni ritornerà alla sua vita normale di bravo ragazzino!! Una serena Domenica Riccardo.
 
vittorio.35
vittorio.35 il 13/12/15 alle 14:58 via WEB
Grazie Nina per questa dettagliata cronaca che rivela la tua competenza e preparazione in materia, e quindi non avrei nulla da aggiungere, salvo che essendo stata la pena di soltanto 16 anni - che facendo tutte le considerazioni si ridurranno di molto tra l'altro per la buona condotta che il signor Stasi non mancherà di adottare, mi chiedo quante dovevano essere le coltellatte inflitte alla povera vittita per essere riconosciuta la crudeltà per infliggere i 30 anni che non mi sembrano neanche tanti per un delitto tanto atroce? Vittorio
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 16:11 via WEB
Caro Vittorio, 16 anni significa pena scontata in meno di 10 anni! Siamo in uno Stato di diritto con 3 gradi di giudizio (ma anche 4/5 anzi una volta mi sembra di aver letto che c'è stato qualcuno che è arrivato a 12/13). Ma non basta! C'è sempre la revisione, cosa giusta, per l'amor di Dio, come non sono i provvedimenti di clemenza (amnistia, condono, grazia addirittura). Io sono per l'abbattimento di questo sistema, da ricostruire finalizzando la pena al recupero del reo. Il che significa un sistema penitenziario diverso, non tanto nello spazio della cella, quanto nella vita all'interno di quello che non è un albergo a 5 stelle, con servizi minimi (tv, libri, lavoro ed anche, perché no, un pò di vita familiare). Soprattutto un servizio psicologico di professionisti preparati e per più ore al giorno. La pena obiettiva comminata sia subordinata all'accertamento del recupero, cosicché per una strage può terminare anche dopo 2 anni, per un furtarello, mai. Buon pomeriggio caro.
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 13/12/15 alle 15:17 via WEB
Ciao Nina, non entro in merito in un campo non mio. Dispiace per la vittima, non capisco la dinamica, il perchè, il come... m'auguro solo che la giustizia sia stata giusta. Buon Santa Lucia!
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 16:49 via WEB
Se i Giudici hanno fatto questa scelta è perchè era evidente che Stasi era colpevole, o forse bisogna assolverlo solo perchè ha studiato alla Bocconi. Ci fanno tanto pena i colpevoli, ma alle vittime non ci pensa nessuno. Ciao Saverio, passa una buona Domenica.
 
Afroditemagica
Afroditemagica il 13/12/15 alle 15:39 via WEB
Non mi addentro nel campo giuridico. So solo che Chiara è stata l'ennesima vittima di una violenza!buona domenica Nina!
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 17:01 via WEB
Stasi non ammetterá mai, di sua spontanea volontà, di aver ucciso la fidanzata. Bisognerebbe inventare degli stratagemmi per metterlo alle strette! Ma siamo in Italia, dove quasi tutti sono incompetenti e superficiali. Ormai sono passati molto anni e Chiara attende ancora di avere giustizia. Grazie Stella, buon pomeriggio.
 
bepaapranz
bepaapranz il 13/12/15 alle 15:49 via WEB
Anna non riesco a farmi una opinione obiettiva. Posso solo dire che se le responsabilità non vengono accertate in tempi brevi i risultati (le sentenze) non possono che essere nebulosi, ciaoooo...
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 17:15 via WEB
Ciao Beppe, infatti le indagini sono state fatte male, sono stati tralasciati dettagli importanti ed a distanza di anni si accorgono che Stasi aveva dei tagli sul braccio, a distanza di anni subentrano nuovi indizi. Un fidanzato che trova la sua ragazza morta in un lago di sangue non pensa a non calpestare il sangue, non pensa di chmare prima i Carabinieri e poi il 118! Innanzitutto si ha come uno stato di shock ed il primo pensiero dovrebbe essere quello di chiamare i soccorsi, di avvisare i parenti. Insomma tutto tranne che stare attenti a dove si mettono i piedi. Poi quella bicicletta era un indizio molto importante ed anche quella chiamata a cui qualcuno aveva risposto e non parlato! Perché non hanno intercettato la cella del cellulare di Stasi per vedere dove fosse in quel momento? Quando i Carabinieri hanno analizzato il pc l'hanno manomesso per sbaglio e quindi, cancellato anche Files che potevano essere importanti. Chi ci dice che qualcuno non sia stato corrotto per depistare le indagini?
 
jo23jo
jo23jo il 13/12/15 alle 17:04 via WEB
giustizia è fatta ????in Italia bisogna essere fortunati ad avere il giudice giusto xk a seconda chi ti giudica cambiano le sentenze e questo non è giusto.....meglio non avere a che fare con questa giustizia...jo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 17:32 via WEB
Intendevo dire Jo, in parte è stata fatta giustizia. Il fatto che Stasi abbia chiamato i Carabinieri e l'ambulanza è una bella mossa, ma a doppio taglio, il 90% dei casi di omicidio l'assassino è colui che trova il corpo e quindi avvisa. Normalmente di fronte ad un cadavere si dovrebbe essere molto agitati e/o scioccati, ma la calma con cui Stasi abbia parlato al cellulare con i soccorsi è inquietante. Ovviamente sono passati molti anni, sarebbe difficile trovare delle prove ma per scoprire l'assassino (come ho già detto a qualcuno) si potrebbero usare degli stratagemmi. L'omicidio di Chiara Poggi rassomiglia sempre di più al caso Cogne. Per almeno tre buoni motivi. Primo, oggi come allora l'unico indagato (qui Stasi e là la Franzoni, condannata in secondo grado a 16 anni per l’uccisione del figlio Samuele Lorenzi) è la persona che ha scoperto il cadavere ed ha lanciato l’allarme. Secondo, l'incredibile circo mediatico che circonda entrambi i casi. Terzo, sia Stasi che Franzoni non hanno convinto con le loro versioni già dal primo interrogatorio. Ti auguro buona serata.
 
   
jo23jo
jo23jo il 13/12/15 alle 19:32 via WEB
hai ragione ma il mio è uno sfogo a più ampio raggio sulla giustizia italiana ...nel caso specifico non sono in grado di giudicare spero solo che giustizia sia stata fatta.....buona serata
 
     
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 19:47 via WEB
Lo comprendo benissimo Jo, a rigor di logica credo che Stasi sia l'unico che abbia potuto volere la morte di Chiara e dalle risultanze processuali appare certo che la vittima conoscesse l'assassino. Queste evidenze, unite alle prove scentifiche, lo inchiodano. L'unica cosa che mi lascia perplessa è la mancanza di un movente chiaro; elemento che, spero, venga fuori anche se ritengo che oramai solo Stasi potrà fornircelo. Comunque era opportuno concludere questa triste storia e, rifare un nuovo processo di appello senza nuovi elementi, avrebbe prodotto solo un inutile strazio alle famiglie coinvolte senza nessuna reale esigenza. Lo comprendi anche tu, vero? Un abbraccio e non angustiarti piu' di tanto Jo, buona serata.
 
giramondo595
giramondo595 il 13/12/15 alle 17:57 via WEB
E' una delle tante vergogne italiane. Però giustizia è fatta. Adesso sarebbe ora che la smettessero anche i mass media. bacioniiiiiiiii. BUONA SERATA
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 18:28 via WEB
La realtà è che non ci sono prove e purtroppo la condanna è stata decretata solo perché il processo, e l'intero caso, ha avuto una spettacolarizzazione mediatica eccessivamente colpevolista. Una vera schifezza, un fatto assolutamente da stigmatizzare ed è la cartina di tornasole di come la giustizia, in alcune sedi, non funzioni. O forse questa è la testimonianza di come anche i Giudici non riescono più a essere imparziali ma debbano seguire a tutti i costi la tendenza mass-mediatica creando colpi di scena per spettacolarizzare il loro operato quasi fossero star di un Reality Show, che schifo!
 
cuoresolitario_2000
cuoresolitario_2000 il 13/12/15 alle 18:04 via WEB
Ciao Nina, questa storia e' nata male e finita peggio,io non mi schiero, certo a vedere quel sangue in giro ti fa bollire veramente il sangue, pero' come e'giusto uno e' innocente fino a prova contraria,e qui le prove lasciano a desiderare tanto,,mi dispiace tanto per la ragazza,e famiglia, ma siamo certi che non si sta facendo un altro errore madornale?, e' questo il punto,, grazie per averlo messo in evidenza Nina,,ma io non sono soddisfatto per niente anzi!!!ciao e buona serata,con un sorriso ,;)da Gigi ciaoo..
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 18:21 via WEB
Credo che sia necessario fare chiarezza tra le due perizie contrapposte rispetto allo scivolamento del corpo della vittima sulle scale, come dice qualcuno. Quanto alle impronte delle scarpe trovate sul luogo del delitto, il Pg ha sottolineato che "ci sono voluti sette anni per individuare taglia e marca delle scarpe, Frau numero 42", ed ha anche evidenziato che "se le scarpe dell'aggressore erano copiosamente imbrattate di sangue, perché le impronte sono state ritrovate sul tappetino del bagno, come mai non sono state evidenziate le impronte di uscita fino alla porta d'ingresso? Mistero". A mio avviso questa è un'altra incongruenza che merita accertamento. Quanto alle impronte sul dispenser di sapone liquido in bagno, il Pg ha detto "che l'imputato frequentava la casa, ci mangiava, ci dormiva, ci faceva l'amore e da un punto di vista razionale non aveva alcun interesse a cancellare le sue impronte". Cedrangolo, sempre Lui, ha ancora sottolineato che "sono 24 le persone che si sono recate in quell'appartamento prima che vi accedessero i Ris per i rilievi che non si sono dimostrati affidabili per l'impossibilità di verificare l'essiccamento del sangue e per il massiccio inquinamento del luogo. E allora mi chiedo, dove sta la verità, caro Luigi? Buona serata.
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 13/12/15 alle 19:16 via WEB
Nina hai già risposto alla mia domanda, dicendo che le prime indagini sono state fatte alla carlona, e non è l'unico delitto che gli accertamenti vengo fatti senza professionalità, poi nel processo non avendo prove certe, ho ritrovate dopo anni il Giudice si trova in difficoltà. Nina buona serata, C.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 19:55 via WEB
Caro Carlo, mi rimane solo da dire una cosa, ossia, se è Stasi l'assassino la condanna è uno zuccherino, se non lo è (e nutro fortissimi dubbi) è stata una decisione orrenda solo per tacitare l'opinione pubblica ed i genitori pur di non ammettere le proprie incapacità. E' orribile ciò, ci vorrebbe la pena di morte, in questi casi sono favorevole, che Dio mi perdoni! Buona serata.
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 13/12/15 alle 21:51 via WEB
ridateci l'Ispettore Manetta
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/12/15 alle 22:19 via WEB
Ah, ah, ah, e cosa c'entro io con l'Ispettore Manetta? L'Ispettore Manetta (Detective Casey, in originale) un personaggio dell'universo dei topi, Ispettore del commissariato di Topolinia? http://vignette3.wikia.nocookie.net/paperpedia/images/1/10/Manetta_2.gif/revision/latest/scale-to-width-down/250?cb=20110708160301&path-prefix=it
 
fosco6
fosco6 il 14/12/15 alle 01:16 via WEB
Nella tua sapiente e particolareggiata descrizione, forse hai dimenticato un particolare, e cioè che non ci sono impronte di altre persone nella casa di Chiara, se non dei Carabinieri, dei soccorritori e di chi ha un alibi di ferro.
L'impronta sulla saponetta per rimanere deve essere molto fresca, e lì c'è solo quella di Stasi, cosa che porta alla ovvia deduzione che si è lavato le mani reccentemente. Quindi o ad ucciderla è stato un fantasma o qualcuno che ha lasciato lì almeno un impronta. Non penso daltronde che Chiara avrebbe aperto ad un estraneo e non penso che un eventuale assassino potesse presentarsi già con i guanti e con le scarpe avvolte nelle buste di pastica per non lasciare impronte.
E' vero che non ci sono prove certe, ma oltre a quanto ho scritto sopra ci sono numerosi indizi, e quando sono tanti e concorrenti forse possono sostituire una prova.
Quindi che Stasi sia innocente c'è un probabilità su un milione, per cui è bene che sia in galera, se no si rischiava di finire come a Perugia, dove due ragazzi sono in libertà per la stupidate commesse dagli inquirenti durante l'inchiesta, mentre tutta la popolazione di Perugia sa che sono colpevoli.
Nel caso di Chiara c'è anche da aggiungere che un ufficiale dei carabinieri mi pare sia stato rinviato a giudizio per aver sviato le indagini, occultato eventuali prove e per aver detto il falso. E questo signore era un amico della famiglia Stasi.
Pertanto penso che la Corte di Cassazione abbia preso una saggia decisione. Comunque personalmente la condivido.
Ciao....CARLO.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 14/12/15 alle 13:48 via WEB
Ciao Carlo, la dinamica dell'aggressione evidenzia come Chiara non abbia avuto nemmeno il tempo di reagire, un dato questo che pesa come un macigno sulla persona con cui era in maggior e quotidiana intimità. La Poggi, è rimasta del tutto inerme di fronte al suo aggressore; era così tranquilla, aveva così fiducia nel visitatore da non fare assolutamente niente, tanto da venire massacrata senza alcuna fatica, oltre che senza alcuna pietà. Stasi, dopo aver commesso il delitto è riuscito con abilità e freddezza a riprendere in mano la situazione, e a fronteggiarla abilmente, facendo le sole cose che potesse fare, quelle di tutti i giorni, ha acceso il computer, visionato immagini e filmati porno, ha scritto la tesi, come se nulla fosse accaduto. È stata una "motivazione forte" che ha "provocato il raptus omicida" che l'ha portato ad uccidere la sua fidanzata con cui aveva "qualche difficoltà". Infatti i Giudici, pur sostenendo che il movente dell'omicidio è rimasto sconosciuto, ipotizzano che la scoperta di Chiara della "passione" di Alberto per la pornografia avrebbe potuto provocare discussioni, anche con una fidanzata "di larghe vedute". Io ad essere sincera sono sempre stata convinta, dall'inizio, della sua colpevolezza, sereno inizio di settimana.
 
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