Il Diavolo in Corpo

La notte nera..

Chi non sa rispettarci non può vivere quì!

A Colonia si manifesta contro il razzismo e contro il sessismo, nella stessa zona in cui, nella notte di San Silvestro, sono state aggredite piu' di cento donne. Si sono tenute manifestazioni simili in diverse città tedesche, soltanto a Dresda, invece, è stata organizzata una marcia dall'estrema destra xenofoba.

Un branco di nordafricani e mediorientali a Capodanno molesta, violenta o deruba piu' di cento ragazze e la destra xenofoba tedesca strumentalizza l'episodio, non dobbiamo mettere in discussione l'accoglienza, ma neppure le regole che è indispensabile rispettare per inserirsi nei nostri Paesi e nella nostra civiltà.

Accerchiate, palpate, derubate e anche stuprate, l'incubo è diventato realtà nella sera della festa, dei buoni propositi, del'apertura piena di speranza al nuovo anno. E' stata la notte nera di Colonia, ma è la notte nera di tutta l'Europa, perchè un branco di mille nordafricani e mediorientali con l'ormone impazzito ha preso "intenzionalmente" di mira soltanto le donne, sfregiando l'ospitalità con cui la Germania ha accolto nel 2015 già un milione di profughi.

E' stata la sconcertante dimostrazione di un'integrazione che non funziona, di un'accoglienza che comincia a presentare il conto e di una sfida che non possiamo perdere, quella di salvaguardare il nostro senso di civiltà.

121 denunce di aggressione, la maggior parte per molestie sessuali, alle quali se ne aggiungono 70 ad Amburgo, 12 a Stoccarda, 6 a Zurigo, nella vicina Svizzera. Non si può liquidare l'incubo di San Silvestro con l'azione di un commando organizzato per rastrellare portafogli e borsette, gli squadroni hanno agito con metodo, circondando le prede, solo donne, in gruppi di venti/trenta, toccandole tra le gambe, tra le braccia.

Erano un migliaio, la Polizia ne sospetta una ventina e ne ha fermati quattro, magra proporzione dopo l'assalto in piazza davanti a decine di telecamere, con gli Agenti impotenti! Inoltre le testimonianze raccolte dalla stampa tedesca fanno impressione, quelle delle vittime come una donna riferisce "mi hanno circondato in venti, mi hanno palpeggiato il seere, il seno, mi hanno tirato i capelli, ho urlato e chiesto aiuto, ho avuto paura di morire".

Ma anche quelle dei presunti aggressori, "sono siriano, dovete trattarmi amichevolmente, mi ha invitato la Signora Merkel!", oppure "non potete farmi niente, domani vado a prendermi un nuovo permesso di soggiorno".

La polemica sta travolgendo la Merkel, appena eletta dal Time donna del 2015,

Lei però è stata ferma dicendo che sono attacchi ripugnanti e si deve fare il possiile per punire i colpevoli, da ovunque arrivino. Inotre ha chiesto espulsioni piu' facili e rapide per gli stranieri che compiono reati.

Meno brillante l'intervento del Sindaco di Colonia, una certa Reker, eletta tre mesi fa, che in conferenza stampa ha raccomandato alle donne di tenersi a distanza di un "braccio" dagli sconosciuti.

La notte nera di Colona rischia di diventare la notte nera della nostra umanità, dello slancio con cui abbiamo sccolto chi fuggiva da una guerra perchè era ed è giusto così, ma c'è un limite all'accoglienza ed è il rispetto!

Chi arriva nei nostri Paesi deve rispettare il senso di civiltà, lo stesso che ci porta ad aiutarli. La Giornalista Lucia Annunziata ha scritto sull'Huffington Post ciò: "Non voglio pensare che mia figlia, le nostre figlie vivranno in un mondo in cui abbiamo perso i diritti che avevamo conquistato per loro".

Neppure noi lo vogliamo..

Le mie considerazioni..

Le femministe italiane vivono in questi giorni un dramma interiore che le distrugge. Sono divise tra l'accoglienza a tutti i costi e la difesa dell'integrità delle donne, dell'emancipazione, della libertà femminile. Su questi bei propositi hanno fatto una legge, quella sul femminicidio, di dubbia utilità ma dal forte impatto mediatico. Eppure, si dimenticano di condannare ad alta voce gli stupri degli immigrati. Perché? Cosa le ferma?

Semplice, il buonismo o chiamatelo come volete. Ovvero il rischio di dar ragione ai beceri della destra, ai populisti che da anni mettono la politica di fronte al problema, evidente, dell'integrazione degli altri popoli, delle culture diverse, di quella islamica in particolare. Che in molti casi ha con la donna una relazione offensiva, lesiva dei dirititti, barbara. Come si può scindere le violenze di Colonia dagli stupri di Boko Haram, dalle violenze dell'Isis, dalle schiave Yazide e dall'imposizione del burqa? Non si può, sono principi e modi di comportamento che superano le barriere e arrivano sulle nostre coste, immutati. E poi si manifestano nelle nostre strade, nelle nostre periferie.

Pur di non dire che a mettere le mani sui seni e tra le gambe di quelle ragazze tedesche sono stati degli immigrati, le attiviste tutte preferiscono cucirsi la bocca. Quando invece occorrerebbe raccogliere gli avvertimenti di chi dice da tempo che ad integrarsi deve essere lo straniero e non un intero popolo adattarsi ai desideri di chi arriva in Occidente. Tace la Boldrini,

che nel discorso di insediamento da Presidente della Camera aveva ricordato il suo impegno contro la violenza sulle donne. Quella volta era scattato l'applauso unanime dell'Aula, oggi, invece, la Presidente ha scelto l'oblio.