Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Post n°7424 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da nina.monamour
Quel bacio appassionato è diventato il simbolo degli ideali romantici e patriottici. (Il bacio, 1861, capolavoro assoluto di Hayez, quest'opera ritrae due giovani in abiti medievali che si abbandonano ad un bacio intenso e furtivo, forse il dolce addio di un patriota volontario alla fanciulla amata) Di origini francesi ma veneziano di nascita, Francesco Hayez. si trasferisce a Roma dove entra in contatto con lo scultore Antonio Canova, maestro e amico negli anni del suo esordio. Successivamente, si reca a Milano, è questo un periodo segnato dal successo e dal prestigio peofessionale definito dallo stesso Hayex come il piu' bel momento della sua carriera. Dal 1850 si moltiplicano incarichi accademici e riconoscimenti ufficiali; quasi sessantenne, ottiene la cattedra di pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove insegna fino al 1879; muore tre anni dopo. Cantore della bellezza, dell'amore e dei valori risorgimentali, Francesco Hayez è considerato il piu' grande interprete del Romanticismo; la mostra di Milano raccoglie circa 120 tra dipinti e affreschi, alcuni presentati al pubblico per la prima volta, che ci raccontano il percorso di Hayez dagli anni della formazione tra Venezia e Roma sino all'affermazione a Milano come protagonista del movimento Romantico e del Risorgimento, accanto a Giuseppe Verdi ed Alessandro Manzoni. Le diverse sezioni di questa grande esposizione monografica seguono una successione cronologica che riflette anche i mutamenti del clima culturale, storico e sociale di cui il maestro veneziano è stato un sensibile e versatile interprete. Padrone di diversi generi come la pittura storica ed il ritratto, la mitologia, la pittura sacra e l'orientalismo, un ambito allora di gran moda, sino alle composizioni dove trionfa il nudo femminile, declinato in una potente sensualità che lo rende unico nel panorama del Romanticismo italiano ed europeo. Hayez, Gallerie d'Italia, piazza della Scala 6, Milano. Fino al 21 Febbraio c.a. Info:www.gallerieditalia.com |
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