Per molti versi, il volto Brexit, ha rappresentato la rivolta del resto dell’Inghilterra contro Londra, una città notoriamente abitata da “esperti”, dai ricchi e dalla Finanza, da grandi manager e da un Governo spesso sordo; persone e entità che stanno bene e non hanno motivo di cambiare granché. Qualcosa del genere alimenta la candidatura dell’improponibile Donald Trump negli Stati Uniti.
Il paese è dominato dalle due coste urbanizzate, Est e Ovest, e popolato in mezzo da gente che invece conta relativamente poco e che ora pensa di sputare nell’occhio per l’appunto agli esperti, alla finanza e al Governo sordo incarnati da Hillary Clinton, Trump è la Cicciolina degli americani, essere impresentabile fa parte del suo appeal.
Il mondo è governato dalle città, gli abitanti "della Capitale", politica o economica che sia, decidono tutto, o quasi. Fino a tempi relativamente recenti non era così. Le comunicazioni, inefficienti e lente, obbligavano a lasciare molte decisioni a livello locale. Il Direttore di una banca doveva per forza avere un’ampia autonomia, come anche il Questore nella direzione della Polizia. Le scelte a volte cretine che arrivavano dalle metropoli trovavano il tempo che meritavano.
Nel contesto d’oggi, l’urbanizzazione spinta del potere dà un nuovo senso al corposo volume di ricerche secondo le quali le malattie mentali sono molto più comuni nei grandi centri abitati che altrove. Il fenomeno, che non è marginale, è stato notato per la prima volta oltre un secolo fa negli Stati Uniti quando ci si è accorti della sorprendente preponderanza nei manicomi dell’epoca di persone provenienti dalle zone più fortemente urbanizzate. Da allora, lo stesso effetto è stato riscontrato in tutto il mondo.
Lo studio moderno più noto è danese, compiuto nel 2001 dai due ricercatori, è stato fatto su un grande campione di 1,89 milioni di persone, incrociando dati anagrafici con altri provenienti dal servizio sanitario per studiare come variava l’incidenza della schizofrenia rispetto alla densità abitativa. Non solo ha confermato l’esistenza del fenomeno, ma ha dimostrato che l’effetto cresce con la durata della residenza urbana e che chi abita più di cinque anni in una metropoli ha una possibilità maggiore del 40 percento di vedersi diagnosticare la schizofrenia.
Che il fenomeno sia reale è ormai indubbio, le cause invece sono controverse e la questione in fondo si riduce a una domanda in apparenza semplice, sono le città che attirano i pazzi o è la vita urbana che fa perdere la ragione? I dati danesi sull’effetto della durata della residenza parrebbero confermare l’idea che sia proprio l’ambiente metropolitano a far diventare progressivamente più svitati. Altri studiosi propendono invece per meccanismi come l’auto-selezione, l’idea che forse i disturbati mentali rurali e dei centri minori potrebbero tendere a gravitare verso le grandi città.
Per i nostri scopi "geopolitici", la controversia sulle cause può essere interessante, ma in fin dei conti la cosa importante è la constatazione che il mondo sviluppato è in una parte non trascurabile amministrato da individui con una probabilità statistica maggiore del resto della popolazione di essere seriamente fuori di testa.
Per quel che riguarda gli Usa, personalmente non tifo per nessuno dei due candidati (ancorché bisognerebbe ricordare che i delegati di tutti gli stati che alla fine dello spoglio porteranno la preferenza al Congresso, per costituzione NON hanno alcun vincolo a prescindere dal risultato, possono cioè cambiare candidato come più loro pare e piace. Questo naturalmente potrebbe inficiare il voto degli americani, una vera e propria possibile turlupinatura).
Ciò detto .. chi sarebbe dalla parte sbagliata della storia negli Usa? Non si capisce bene secondo me. Dovrebbero essere i nazisti e i comunisti, stando ai fatti più recenti..
Eppure, l'evolversi degli eventi ha portato ad una situazione in cui si parla ormai di ultra-mercantilismo neo marxista del potere bancario e finanziario, per indicare gli attuali creatori di nuovi mondi (Repubbliche Universali) e "uomini nuovi" (plasmati ad ingegneria sociale agganciata alle ideologie engeliane dell'ex URSS).
Ed ecco costruito a tavolino nelle università USA (soldi della Fondazione "filantropica" Rockefeller, n'artro massone di "grido"), il radical-femminismo con i suoi frutti velenosi: gender, lotta alla famiglia naturale e alla natalità, aborto libero e sempre garantito, omosessualità, pansessualismo, Gaia, l'ecologismo del riscaldamento "antropico" (la balla delle balle) e ritorno alla Gran Madre: tutte cose, queste, di cui la Clinton è portavoce, oltre che responsabile dell'attuale destabilizzazione geopolitica in Ucraina, Libia e Siria (Obama è stato un burattino nelle mani di questa gentildonna co@@@ta felice), seguendo tutte le sue demenziali direttive di politica estera).
Agli occhi di chi ne ha fin sopra i capelli di Pensiero Unico e di ideologie politicamente corrette neo-marxiste fatte passare per "nuovi diritti", Trump è stato capace, fra le tante cretinate da lui fatte, di fondare la PRO-LIFE COALITION al Grand Old Party di Cleveland (18.07.2016): NO all'aborto; NO alla deriva LGBT, difesa della libertà religiosa; famiglia naturale fondata sul matrimonio uomo-donna come attore principale dell'educazione dei figli (per questo le massonerie USA, finanziatrici del laicismo politicamente corretto imposto alle masse col sostegno dei soliti media di regime ormai chiaramente conosciuti fra cui il New York Times USA, il Financial Times della city londinese: vds. il "filantropo" e massone Soros), cercano di massacrarlo.
Laddove la Clinton, radical-femminista sostenuta da Soros, uno dei peggiori farabutti in circolazione, emissario dell'Anticristo, spinge sull'aborto senza alcun tipo di limitazione per favorire la denatalità planetaria (secondo i piani di Rockefeller: vedi il "Club di Roma", l' "Ipotesi Gaia" di Al Gore, etc.) e costringere i contribuenti a finanziare l'aborto; si foraggia con i soldi di quell'fanca@@@sta istituzione dell'ONU che è il Planned Parenthood, accusata di trafficare con pezzi dei feti smembrati nei ventri materni. La tipa con gli occhi di fuori è una fanatica anticattolica poiché il cattolicesimo si oppone a questo scempio.
Ecco infatti il Clinton pensiero: Un bimbo nel ventre di una madre non gode di alcun diritto giuridico; l'accesso all'aborto dev'essere sempre più libero ed esteso; la fede religiosa è un pericolo sociale!
E perché allora dovrei dire che Trump è dalla "dalla parte sbagliata della Storia" secondo certo sentire radical chic italico e non solo? Trump, personaggio evanescente e a volte poco educato, è uno dei pochissimi uomini ad avere il coraggio di dire che il Pensiero Unico e omologato è una ca@@ta pazzesca, che sta proponendo un argine al declino morale dell'Occidente (avviato da USA, ONU e Ue ormai completamente infettati di politicamente corretto "progressista"), politiche di distensione con la Russia e intenzioni non bellicose in politica estera, al contrario della Clinton che dovrebbe essere alienata per lo sfacelo che è riuscita a creare nel mondo quando era semplicemente Segretario di Stato? Per me sta donna, nei suoi atteggiamenti molto tracotante e arrogante, sostenuta da lobby bancarie e delle armi, è sul serio molto pericolosa.
Spero solo che ci sia chi illumini questa confederazione di stati che da decenni è sotto le ali viscide di certa massoneria sempre più arrembante. Da questo "teatro" i pazzi non si sa proprio da che parte stiano e comunque se avranno diritto di voto vorrà dire che si regoleranno di conseguenza. E saranno guai per tutti, ovviamente..