Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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Shakespeare in carcere..

Post n°7776 pubblicato il 05 Dicembre 2016 da nina.monamour


Shakespeare in carcere. Al Beccaria le tragedie diventano rap



Al Beccaria le tragedie diventano rap
Un workshop per promuovere la cultura attraverso la musica hip hop, al carcere minorile.

I versi e le opere di Shakespeare diventano rap.

Succede nel corso di un workshop organizzato intrecciando le esperienze di giovani studenti dell’università degli studi di Milano e quelle dei detenuti del carcere minorile Cesare Beccaria.

A guidarlo è l'artista, poeta e rapper, Kingslee “Akala” Daley, fondatore e direttore artistico della compagnia The Hip-Hop Shakespeare Company.

Lo scopo è quello di far conoscere i versi e le opere di Shakespeare attraverso il linguaggio della musica Hip Hop.

 


Così viene riassunta la mission del workshop.

"Oggi giorno appare naturale un connubio tra Shakespeare e il rap.

 Attraverso le sue opere, si possono apprendere differenti lezioni che sono una sfida e un insegnamento di vita".

 


Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 05/12/16 alle 11:28 via WEB
Mah, se c'è chi gradisce perché no? Io no! Buon giorno Nina.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 13:15 via WEB
Caro Carlo, quì non si tratta di gradire o meno, chi non vive queste "realtà" non può comprendere, mi dispiace, e poi si parla di reinserimento sociale. Sereno inizio di settimana.
 
   
monellaccio19
monellaccio19 il 06/12/16 alle 10:25 via WEB
Non sono chiaro e me ne scuso: mi riferivo all'associazione del grande William con il rap!!!!! Per l'iniziativa in se, manco a dirlo, è da plauso!!!! Grazie. Buona giornata.
 
     
nina.monamour
nina.monamour il 07/12/16 alle 09:34 via WEB
Adesso sì che sei stato chiro, grazie Carlé, buona giornata.
 
jo23jo
jo23jo il 05/12/16 alle 11:36 via WEB
tutto quello che può aiutare e far progredire questo mondo e positivo e va elogiato ......buon inizio settimana....jo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 13:46 via WEB
Si sa che i classici sono opere che non hanno mai finito di dire quello che hanno da dire, per usare una vecchia definizione. E attualizzandole un pò possono arrivare anche a un pubblico in teoria difficilissimo, se non impossibile, i detenuti del carcere minorile, ragazzi presi a calci dalla vita che, si potrebbe pensare, hanno un certo interesse a opere teatrali che parlano dei grandi temi della vita.Invece basta farlo nel modo giusto, hanno sbagliato nella vita, ma se noi li emarginiamo, una volta usciti dal carcere, ritorneranno a delinquere. Buona giornata Jo.
 
ranocchia56
ranocchia56 il 05/12/16 alle 11:37 via WEB
Insegnare la vera cultura è sempre la cosa più giusta, è quello che dovrebbero fare tutti in ogni scuola e luogo di apprendimento, dunque qualunque mezzo è valido se porta buoni frutti, speriamo sia così anche in questo caso. Buona giornata:)
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 13:26 via WEB
Ciao Rosa un'iniziativa nata grazie alla collaborazione tra l'Università Statale e il British Council, che ha permesso l'incontro tra gli studenti e i detenuti del carcere per un'attività culturale e creativa. Si tratta di un progetto che ha coinvolto anche l'associazione Puntozero, che negli anni ha saputo introdurre diversi giovani del Beccaria nel mondo del lavoro, anche in teatri come il Piccolo e La Scala. E credo che non sia poco ciò. Ti auguro un sereno inizio di settimana, buon lavoro.
 
rudy51_2016
rudy51_2016 il 05/12/16 alle 12:25 via WEB
Oltre a Shakespeare, imparassero a rispettare le Leggi del nostro Paese visto che piace loro tanto bivaccarci, nel nostro Paese... tutti quei giovani detenuti NERI...:))) Rudy
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 13:56 via WEB
Intanto non credo che sia giustifcabile dire "giovani detenuti neri" sono esseri umani come noi ma che hanno sbagliato. Ma ciò non toglie che dobbiamo essere razzisti, anche se tra loro ci sono tante altri detenuti provenienti da altre Nazioni. E poi si vuole conto del perchè un ex detenuto non può reinserirsi nella società, inoltre ci sono anche tanti ragazzi "bianchi" che bivaccano in giro e in carcere. Un sorriso.
 
 
fosco6
fosco6 il 05/12/16 alle 14:24 via WEB
Lei è fortunato ad esser nato CASUALMENTE in Italia...pensi se era nato nei luoghi da dove vengono questi poveracci. Ovviamente ragionerebbe in modo diverso.
Il Mondo è di tutti, non è suo né mio, ma di tutto il genere umano oltre che delle piante e delgi aninali, e val la pena vivere in armonia e cercare di aiutarci a vicenda e sopratturtto aiutare i più deboli. Se costoro hanno sbagliato per ignoranza, cultura, bisogno e quant'altro, è giusto cercare di dare loro la possibilità di un reinserimento sociale attraverso queste forme di impegno che sicuramnete li aiutano a gestirsi meglio e a vedere la società in modo diverso, altrimenti una volta liberi ricadrebbero quasi certamente nel malaffare.
Saluti...CARLO.
 
   
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 19:38 via WEB
Una cosa è certa Carlo, il lavoro costituisce un fattore cruciale per favorire il cambiamento nei giovani sottoposti a restrizione della libertà e rappresenta un fattore determinante per il successo dei progetti di reinserimento sociale. In quest'ottica, all'interno del "carcere minorile Beccaria" Milano, opera da 2 anni il laboratorio di panificazione e pasticceria gestito dalla Società Agricola Cooperativa Sociale CO.A.FRA Consorzio Cascina Nibai di Cernusco sul Naviglio. Il laboratorio è strutturato in forma di bottega di produzione artigiana, dove i giovani attivi nel laboratorio sono affiancati da un formatore sotto la supervisione di un maestro artigiano. Il laboratorio sforna quotidianamente pane, focaccia. biscotti, destinati al consumo interno dell'istituto. In occasione delle festività realizza la produzione artigianale di dolci tradizionali, panettone per Natale e colomba per Pasqua e che bontà. Buona serata e sereno inizio di settimana Carlo.
 
avvbia
avvbia il 05/12/16 alle 12:40 via WEB
si forse utile..forse..perchè purtroppo e spesso il grado di cultura e sensibilità dei detenuti è a livello non elevatissimo.. ciaoo.. gino
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 13:06 via WEB
Invece ti sbagli Gino, intanto parliamo di "detenuti minori", il Beccaria è un carcere minorile, premesso ciò i giovani internati sono soliti fare o meglio promuovere spettacoli all'interno dell'Istituto, il 13 di questo mese sarà aperto al pubblico il teatro del carcere ed andrà in scena la Cenerentola. Il palco è la loro evasione e il fine di queste iniziative è quello che nel pubblico si sviluppi la riflessione sul trattamento dei minori in carcere e sul loro futuro. Cosa faranno quando usciranno da qui?
 
   
bepaapranz
bepaapranz il 05/12/16 alle 15:21 via WEB
Allora potrebbero tentare di far conoscere anche Dante con il suo " De vulgari eloquientia" oltre alla "Divina Commedia"..
 
     
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 19:01 via WEB
Ebbene sì, forse tu non sai come tanti, che all'interno degli istituti penitenziari ci sono Insegnanti per scuola elementare, medie e superiori, che vengono mandati dalla Pubblica Istruzione. Sono 449 i ragazzi "dentro", dietro le sbarre, con meno di 18 anni d'età. Gli Istituti penali per minori, sedici in tutta la nostra Penisola e la maggior parte dei minori detenuti nelle nostre carceri non ha completato le scuole dell'obbligo. Tra i giovani adulti detenuti (che hanno commesso il reato da minorenni), ci sono anche tre ragazzi che frequentano l'università, uno fa Scienze agrarie, uno Scienze infermieristiche e uno il Politecnico di Torino. Sessanta ragazzi frequentano la scuola superiore (i corsi sono attivi in 7 istituti su 13) e 115 fanno le medie. Non è poco, giusto Beppe?
 
Vince198
Vince198 il 05/12/16 alle 14:13 via WEB
Shakespeare ovunque: oltre che essere uno dei drammaturghi, poeti etc. che preferisco, è utilissimo per completare la cultura per chiunque. Certe sue tragedie, fra l'altro, sono di grandissima attualità! Non smetterò ai di leggere questo genio imperituro e di godere della sua immensa bravura ^_____^
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 18:36 via WEB
Anche io ho sempre apprezzato questo grande drammaturgo, poeta, fu un attore e uno scrittore appassionato, membro della più talentuosa e redditizia compagnia della storia. Pensa che l'altro giorno cercavo un libro e miei occhi si sono posati su un libro e all'interno questa frase, mi ha fatto sorridere... "Professore, ci convinca definitivamente che Shakespeare è esistito ed è veramente l’autore dei suoi testi" “Ai suoi tempi, più di cinquantamila copie delle sue opere circolarono con il suo nome stampato sopra. C'è la testimonianza di tanti scrittori a lui contemporanei, che gli tributavano i massimi onori. C’è una figlia, Judith, che morì nel 1662. E tanti dettagli. Nei primissimi testi del Romeo e Giulietta il personaggio di Pietro è chiamato a volte per errore “Kemp”, come Will Kemp, uno degli attori della compagnia di Shakespeare. Adesso io dico, solo a un autore impegnato nel lavoro di tutti i giorni poteva sfuggire un simile lapsus, non certo a un aristocratico che scriveva per diletto". Sì, certamente ne sono sicura, sei d'accordo con me? Solo ad un autore può succedere ciò, un sorriso Vince.
 
   
Vince198
Vince198 il 06/12/16 alle 19:50 via WEB
Certo che sono d'accordo, Anna. Ancorché la vita del celebre poeta, drammaturgo e scrittore di Stratford-Upon-Avon per certi versi è avvolta in un alone misterioso. Per quel che riguarda il suo "Romeo e Giulietta", certamente prese ispirazione dal un fatto doloroso avvenuto qualche decennio prima QUI alle mie parti, fatto riconosciuto dai più noti studiosi di Shakespeare. Questo naturalmente nulla toglie alla bellezza di quel dramma che si dice sia durato in tutto un paio di giorni. Comunque sia lo studio di questi celeberrimi personaggi è un toccasana per chi ama la cultura e per chi desidera arricchire le proprie conoscenze, ampliare la propria mente in un campo così vasto oltre che importante. Il tutto indipendentemente dal proprio status, cioè se studiosi o meno. Ottima iniziativa questa che hai citato. Un abbraccio ^_____^
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 05/12/16 alle 16:42 via WEB
Iniziative che fanno dell'arte e della cultura, motivo di promozione sociale. Buona settimana Nina!
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 19:21 via WEB
Un errore Saverio, e tu come Insegnante comprendi, può capitare a chiunque, specie ad una certa età e in una certa società, e William Shakespeare può essere un modo per iniziare a riflettere seriamente sulla vita che avranno davanti quando usciranno da qui. E sarà dura se non sei preparato ad affrontare la vita, infatti alcuni tendono a rifugiarsi nel suicidio. Sereno inizio di settimana Saverio.
 
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 05/12/16 alle 16:51 via WEB
Io li metterei a redimersi scavando in miniera "almeno sarebbero utili alla società" a pane e acqua...visto che chi delinque lo fa con cattiveria picchiando persone anziane, La mia vicina disabile è finita all'ospedale.. i furti con scasso sono all'ordine del giorno... Sono cattivo? e resto cattivo su questo punto.. Buona serata Nina.. ciao Renzo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 19:07 via WEB
Non bisogna fare dell'erba un fascio, trattasi di minori non parlo di gente di una certà età dedita alle droghe, allo scasso, ai furti, alle rapine, si parla di minori, ragazzini che si devono formare a livello individuale, cosa sappiamo di questi ragazzini? Nulla e nel nulla saranno dimenticati. E' giusto ciò? Credo di no, ma rispetto il tuo "modus vivendi", un abbraccio Renzo e splendido inizio di settimana.
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 05/12/16 alle 18:56 via WEB
Si spera sempre con queste iniziative di riuscire a salvare qualcuno, anche uno solo è sempre un successo. Nina buon proseguimento di giornata, C.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 22:55 via WEB
La speranza è l'ultima a morire, notte Carlo.
 
Semplicegeisha
Semplicegeisha il 05/12/16 alle 20:37 via WEB
A questi ragazzi, a quanto ho capito, questi progetti offrono un’opportunità concreta di supporto al cambiamento e alla ri-costruzione dell’identità personale attraverso il lavoro che nasce dalle loro capacità e dal loro impegno? Se è così ben vengano, così certi miti andranno a farsi strabenedire, buona serata Nina
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 23:01 via WEB
Cara Lavinia, non si riesce a cogliere, dal di fuori, quanto sia grave e pesante trascorrere parte della propria vita nel carcere come è oggi organizzato, spesso non educativo, inadeguato agli obiettivi teorici e normativi. Esso semplicemente tranquillizza solo le nostre coscienze, è la rimozione di un problema che è sociale, e riguarda perciò tutti quanti, "e nessuno si senta escluso". Vado a nanna, notte.
 
nagi51
nagi51 il 05/12/16 alle 21:12 via WEB
Tutto può servire per redimerli ...una strada lunga ma ogni tentativo è valido..buona serata Nina. :-)
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 23:11 via WEB
Il mondo del carcere è estremamente problematico, Nagi, sia per chi vi opera, sia, soprattutto, per chi lo abita. Gli stessi problemi presenti "fuori" sono qui vissuti al quadrato; quella che dovrebbe essere una privazione della libertà con il fine del recupero, finisce spesso per essere una privazione di qualsiasi diritto, quali ad esempio la salute, l’affettività, i servizi territoriali, i diritti culturali, ecc...ecc..serena notte.
 
diogene51
diogene51 il 05/12/16 alle 22:36 via WEB
Mi sembra una buona iniziativa. Queste commistioni non danneggiano la cultura ma la potenziano. Buona serata, Nina!
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 05/12/16 alle 23:15 via WEB
Ultimamente ci sono tante iniziative negli istituti penitenziari, è sempre positivo ciò. Buonanotte Renato.
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 05/12/16 alle 23:58 via WEB
Nina, dolce e serena notte, buon Martedì, C.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 07/12/16 alle 09:35 via WEB
Serena giornata Carlo, a quest'ora starai facendo colazione, bella la vita vero?
 
jo23jo
jo23jo il 06/12/16 alle 09:16 via WEB
buon martedì Nina .....jo
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 06/12/16 alle 10:20 via WEB
Ottima iniziativa.L'evoluzione dell'educazione deve raccogliere tutti i valori.La coscienza letteraria di ottimo livello è molto produttiva..
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 06/12/16 alle 10:20 via WEB
Buona giornata Nina..Buon lavoro :):)
 
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