Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Post n°7777 pubblicato il 06 Dicembre 2016 da nina.monamour
Come cambia l'ideale di bellezza femminile attraverso gli anni, da formose ad esili, ecco come l’ideale di donna è cambiato nel corso del tempo! Magre, molto magre, sembra essere questo l’ideale femminile più diffuso negli ultimi decenni. Nonostante il mondo della moda sembra stia iniziando a proporre nuovi modelli femminili curvy, orientando anche la produzione dei capi e la scelta delle modelle verso uno standard più “formoso”, la tendenza a prediligere donne magre è ancora predominante. Ma è stato sempre così? No, per fortuna, dico per fortuna perché questo è il segnale che la bellezza è soggettiva, dipende da fattori anche di tipo culturale e sociale, per cui ci sono stati periodi della storia in cui l’abbondanza era sinonimo di fascino e bellezza. Ma non si tratta solo di magrezza, i canoni di bellezza femminili sono stati soggetti a diversi criteri di giudizio. Vediamo allora come è cambiato l’ideale di bellezza femminile nella storia. Partiamo dal XVII° secolo quando la figura femminile più in carne era di sicuro preferita a quelle esili di tendenza oggi. Due secoli più tardi una particolare attenzione la rivestono i lineamenti del viso e anche il seno inizia a diventare dettaglio determinante di bellezza femminile. Così, una donna con fianchi sottili e seno abbondante rappresentava un ideale. Si diffonde infatti l’uso dei corsetti, che valorizzava questi aspetti. Negli anni '20 il concetto di fascino si ribalta e si iniziano a preferire donne alte con seni poco pronunciati. La vita preferita è più sottile nel decennio seguente. Marilyn Monroe negli anni ’50 rappresenta l’ideale di donna perfetta. Le forme del corpo? A clessidra! Ma è negli anni ’60 che si iniziano a preferire donne particolarmente esili, tanto che la figura viene definita a ramoscello.
A mettere a rischio quasi definitivamente l’autostima di gran parte delle donne che non vantano un’altezza notevole è il nuovo ideale femminile diffusosi negli anni ‘80, quello della donna amazzonica, alta e dalle gambe lunghe! E arriviamo poi ai giorni nostri, la tendenza a voler apparire magre è ormai un must, in taluni casi diventa una vera e propria ossessione. C’è anche da dire, però, che oggi, come anticipato, si cerca di promuovere bellezze diverse, molti marchi di abbigliamento, ma non solo, portano avanti campagne che hanno lo scopo di rendere le donne più sicure di se stesse e ad amarsi per come sono. Speriamo che tutto questo diventi normalità!
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