Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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I poveri li avremo sempre con noi..

Post n°8546 pubblicato il 24 Ottobre 2018 da nina.monamour

 

 

Ci sono domande che ti piombano addosso senza avere il tempo di metabolizzarle, eccone una, se il reddito di cittadinanza voluto dal governo gialloverde dovesse davvero abolire la povertà nel nostro Paese, cosa farà la Caritas? Sì, proprio la Caritas, l’organizzazione finanziata con i fondi dell’8 per mille destinati dai contribuenti alla Chiesa cattolica attraverso la dichiarazione dei redditi.

Alle opere di carità, italiane e internazionali, è destinato (come tutti ben sappiamo) circa un terzo dell’8 per mille. A maggio scorso sono stati attribuiti alla Chiesa italiana (non al Vaticano) 997 milioni di euro, 275 dei quali destinati agli interventi per la carità. I fondi per gli interventi caritativi sono così suddivisi, 210 milioni per l’Italia attraverso le diocesi e 65 con destinazione Terzo mondo. Cifre considerevoli, ovviamente non paragonabili a quelle messe in campo dal governo, 9 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza più uno per il rafforzamento dei Centri per l’impiego.

Una cifra imponente destinata ad un sussidio pubblico che, nel progetto governativo, è condizionato all’obbligo di accedere ai corsi di formazione e con il vincolo della sua cessazione qualora non si accetti una delle tre proposte di lavoro che i Centri per l’impiego saranno tenuti a fare a ogni singolo cittadino disoccupato. Non mi infilerò nelle polemiche politiche sollevate da questo provvedimento, accusato da più parti, di avere una natura prettamente assistenziale.

In questo post ci vogliamo interrogare sul futuro della Caritas che, attraverso le diocesi, ha prodotto una miriade di iniziative meritorie da un angolo all’altro del Paese, dai centri di ascolto parrocchiali e diocesani alle mense per i meno abbienti, dalla raccolta e distribuzione di beni essenziali sino all’assistenza medica e psicologica, dai market solidali al sostegno concreto di poveri italiani e di migranti, dai dormitori per i senza fissa dimora alle comunità di accoglienza. Il tutto contando sull’azione del volontariato cattolico che ha donato generosamente il proprio tempo alla pastorale della carità. Una rete di iniziative nell’Italia profonda e non solo nelle grandi città, che ha fatto un servizio straordinario al Paese intero in questi anni durissimi di recessione.

Molto ha fatto la predicazione costante di Papa Francesco in favore dei poveri, animata anche dai suoi gesti concreti. Talvolta piccoli, ma sempre significativi, volti a spingere i singoli credenti a fare il possibile, anche solo un piccolo gesto nell’oceano della povertà.

Dunque, il primo a dover essere contento della scelta a favore dei poveri del governo gialloverde dovrebbe essere il mondo cattolico, anche se è ben consapevole che c’è povertà e povertà e che certa enfasi retorica andrebbe contenuta. Perché il reddito di cittadinanza, per ammissione dello stesso Di Maio, è destinato a contrastare solo la “povertà assoluta”. Infatti lo stesso vicepremier ha voluto precisare che i 780 euro a persona sono la soglia minima per superare la soglia statistica della “povertà assoluta”.

 

 

Ma se oggi abbiamo 5 milioni di italiani “poveri assoluti”, già contiamo una platea di altri 9 milioni di italiani “poveri relativi”. La cui deprivazione, come mostrano le statistiche, ha molto a che fare con la mancanza di cultura, di relazioni sociali e affettive. Dunque, il governo gialloverde vuole sollevare l'asticella della povertà, ma dovrebbe sapere che la strada è molto lunga e piena di ostacoli.

Di sicuro, la lezione del secondo Dopoguerra italiano è lì a testimoniare che la strada migliore per contrastare la povertà è lo sviluppo, il quale ha molte componenti, a partire certamente dagli investimenti pubblici produttivi, ma passando anche attraverso l’iniziativa privata, la scuola e l’università, la partecipazione dei cittadini a ogni livello decisionale, l’intermediazione sociale e il pluralismo culturale.

Il Dopoguerra è stato così segnato dall’espansione progressiva del ceto medio, così come in politica si provava, attraverso il centrosinistra, alla cooptazione democratica di altre forze politiche sino ad allora escluse. Un processo di sviluppo al quale il mondo cattolico garantì un apporto decisivo.

E oggi? La Caritas deve cambiare mestiere aspettando che il reddito di cittadinanza abolisca la povertà? E’ probabile che ben consapevole del fatto che “i poveri li avrete sempre con voi”, secondo l’insegnamento evangelico, continuerà a promuovere e sostenere le sue opere di carità. Anche perché nuove generazioni di poveri assoluti bussa alle nostre porte, giovani e migranti.

Più poveri fra i nostri poveri.


Commenti al Post:
Vince198
Vince198 il 24/10/18 alle 15:56 via WEB
Sono quesiti che mi son posto anche io, Anna. Non resta che attendere la stesura definitiva della legge di stabilità per comprendere quali paletti saranno fissati definitivamente in questo campo.
Onestamente fra notizie vere e fake news, mi sono stufato di leggere a dx e a sx, di ascoltare innumerevoli "Otelma" che prevedono il futuro secondo le proprie sensibilità e/o seguendo il noto motto "attacca 'o ciuccio addò vò o patrune": a me delle critiche poco mi cale, dirò la mia, ripeto, sul testo definitivo. Ciao, un abbraccio ^_______^
 
Mario939
Mario939 il 24/10/18 alle 18:35 via WEB
"...nell'ora che volge al desio e al navigante intenrisce el core."
Buon pomeriggio, Nina
Un saluto ed un abbraccio. mario
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 24/10/18 alle 19:59 via WEB
Vivi per te stesso e vivrai invano; vivi anche per gli altri, e ritornerai a vivere. (Bob Marley) Sorrisone, Sal
 
nagi51
nagi51 il 24/10/18 alle 21:37 via WEB
Molto probabilmente dei molti che accederanno al reddito credo che parecchi non ne hanno bisogno ...quanti sono che lavorano in nero e risultano poveri ..?buonanotte Nina.
 
avvbia
avvbia il 25/10/18 alle 01:24 via WEB
Nella vana speranza che ..l'ultimo dei poveri abbia quanto è sufficiente per vivere... notte,ciao e scusa assenza. il pc è stato guasto per giorni tre..
 
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 25/10/18 alle 09:40 via WEB
Staremo a vedere che futuro avrà la Caritas.Buona giornata. :-) Dolce
 
Semplicegeisha
Semplicegeisha il 25/10/18 alle 11:14 via WEB
Dal rapporto Caritas emerge che la situazione dei minori è ancora più allarmante, se ne contano 1 milione 292 mila che versano in uno stato di povertà assoluta (il 12,5% del totale). All'interno delle famiglie dove sono presenti tre o più figli minori la situazione è particolarmente critica, l'incidenza della povertà assoluta sale infatti al 26,8%, coinvolgendo così quasi 138 mila famiglie e oltre 814mila individui. L'incidenza della povertà tra i nuclei di soli stranieri (25,7%) e misti (27,4%) è molto più alta rispetto a quella di soli italiani (4,4%). Buona giornata Nina, buon lavoro.
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/10/18 alle 11:20 via WEB
Non confondiamo sacro e profano. I poveri (quelli per antonomasia) sono sempre esistiti, ci sono sempre stati e ci saranno sempre anche nelle nazioni più ricche. Certo, fatti i dovuti rapporti, dove il welfare è più incisivo, il numero è certamente più basso!!!! Detto questo, da noi si è creata una situazione tipica "all'italiana", ossia, quelli che lavorano in nero, sono furbi e scendono in piazza per protestare. E' inutile giraci attorno, non si spiegherebbe come gente in miseria (no per antonomasia) possegga poi Iphone costosissimi e altre cose di tendenza. Quindi aiutare chi? Quelli che voglio il posto statale come una volta? Quelli che non vogliono alcun lavoro che non sia in nero? O quelli che vogliono il lavoro ma voglio contemporaneamente lavorare in nero e quindi passare per indigenti quando invece non lo sono. Insomma, io non confonderei le categoria: la Caritas è fondamentale, essenziale per i poveri, i clochard quelli che vediamo in giro e sappiamo bene di cosa parliamo. Quelli vanno aiutati veramente e sorretti perché ne hanno bisogno. I giovani poveri non esistono, sono solo vecchi. Tutti gli altri, lavorano in nero, oppure aspettano sul divano che arrivi la fortuna. Chi vuol lavorare veramente il lavoro lo trova. Staremo a vedere come funzionerà il giocattolo del M5S. Io sono pessimista. Buona giornata Nina.
 
Mario939
Mario939 il 25/10/18 alle 16:51 via WEB
Devo complimentarmi per le bellissime immagini che pubblichi nel tuo profilo e in questo blog.
Particolarmente eleganti e glamour.
Buon pomeriggio, Nina.
Un sorriso ed un saluto. mario
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 25/10/18 alle 18:53 via WEB
La rivoluzione digitale è tale perché la tecnologia è divenuta un ambiente da abitare, una estensione della mente umana, un mondo che si intreccia con il mondo reale e che determina vere e proprie ristrutturazioni cognitive, emotive e sociali dell’esperienza, capace di rideterminare la costruzione dell’identità e delle relazioni, nonché il vissuto dell’esperire. A volte va bene, altre sarebbe bene ricordarsi di vivere nell'unica realtà possibile: noi come persone pensanti...Sorriso, Sal
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 25/10/18 alle 19:01 via WEB
- Nonostante la timida ripresa economica che ha caratterizzato gli ultimi anni, le persone che vivono in povertà assoluta in Italia hanno sfondato quota 5 milioni nel 2017. E' il valore più alto registrato dall'Istat dall'inizio delle serie storiche, nel 2005, e in qualche senso un antipasto l'avevamo assaggiato con le cifre sul boom di domande per il Reddito di inclusione, delle quali l'Inps ne ha accolte solo la metà e in due terzi dei casi ha destinato gli assegni per combattere la povertà al Sud.Oggi l'Istituto di statistica definisce ancor meglio i contorni del fenomeno e stima che le famiglie in povertà assoluta siano 1 milione e 778mila; al loro interno, vivono 5 milioni e 58 mila individui. L'incidenza della povertà assoluta è del 6,9% per le famiglie (era 6,3% nel 2016) e dell'8,4% per gli individui (da 7,9%). Gli statistici attribuiscono all'inflazione due decimi di punto della crescita annua di entrambi i valori, che sono i più alti della serie storica e il vicepremier Luigi Di Maio rilancia subito su Facebook la partita: "Record di poveri in Italia! Il reddito di cittadinanza è un diritto da riconoscere subito!", dice il leader M5s.Per "poveri assoluti", l'Istat intende coloro che non possono affrontare la spesa mensile sufficiente ad acquistare beni e servizi considerati essenziali per uno standard di vita minimamente accettabile (e che varia dunque in base ai componenti del nucleo e al territorio). Ancora una volta, a soffrire maggiormente è il Mezzogiorno dove l'incidenza della povertà assoluta aumenta sia per le famiglie (da 8,5% del 2016 al 10,3%) sia per gli individui (da 9,8% a 11,4%), "soprattutto per il peggioramento registrato nei comuni Centro di area metropolitana (da 5,8% a 10,1%) e nei comuni più piccoli fino a 50mila abitanti (da 7,8% del 2016 a 9,8%)". Ma, annota l'Istituto, anche nelle aree metropolitane del Nord - sia nei centri che nelle periferie - la povertà aumentata. Buona serata con sorriso, Sal
 
diogene51
diogene51 il 26/10/18 alle 00:00 via WEB
Son d'accordo che i poveri ci saranno sempre. Se non saranno poveri per mancanza di mezzi ci sarà sempre l'emarginato, il sofferente nella mente, lo straniero e tutti saranno bisognosi di aiuto. Ma che il reddito di cittadinanza tolga la povertà in Italia è una panzana. A parte che sono spiccioli con cui non si vive. Poi fatta la legge trovato l'inganno e chissà quanti prenderanno il sussidio senza averne diritto e lavorando in nero. E chi li farebbe i controlli? In Italia non si è mai controllato niente, figurati una platea così vasta di percipienti. Al massimo si andrà alla delazione...e poi quali saranno i lavori che verranno offerti? In Italia c'è poco lavoro, se il Governo non lo stimola. Ecco, se si fossero messi quei soldi in un grande progetto di opere pubbliche, ecco che si sarebbe creato il lavoro per chi lo voleva. E poi, come si applicherà? Il laureato dovrà accettare un lavoro da manovale o potrà pretendere un lavoro da colletto bianco? Buona serata, Nina, e buon week end!
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 26/10/18 alle 00:19 via WEB
Ciao Nina, penso che la Caritas non resterà mai senza lavoro, forse è l'unico ente che incrementa il suo PIL ogni anno. Una dolce notte con tanti bei sogni, C.
 
tanmik
tanmik il 26/10/18 alle 05:09 via WEB
La vita è una spirale che gira intorno all’amore e chi non è in grado di donarne, ha dentro sé solo il deserto. Un dolce sorriso^_*** un abbraccio di luce augurandoti un bel fine settimana ..Mik
 
giampi1966
giampi1966 il 26/10/18 alle 15:14 via WEB
La Chiesa prende 8% dagli oneri di urbanizzazione, 8 per mille sull'Irpef, i finanziamenti alle scuole private, gli ospedali convenzionati, fondi destinati ecc Comunque sono per il Lavoro Minimo Garantito. Buon fine settimana Smack
 
volami_nel_cuore33
volami_nel_cuore33 il 26/10/18 alle 17:56 via WEB
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero. (Proverbio Arabo) Con questo proverbio che condivido pienamente eccomi a te per regalarti il mio dolce sorriso^_*** con un abbraccio di luce,augurandoti una buona serata e sereno weekend....Agnese smuacketeeeeeee....
 
Mario939
Mario939 il 26/10/18 alle 19:19 via WEB
Buona serata, Nina .
e Buon fine settimana.
Un sorriso ed Un grande abbraccio.mario
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 26/10/18 alle 19:58 via WEB
...e meno male che ci sono quelli che pensano di essere speciali, complessi, complicati, incompresi ché così noi banali possiamo rilassarci.Un sorriso, Sal
 
channelfy
channelfy il 26/10/18 alle 23:43 via WEB
Giunta è la notte...ti lascio il bacio della buonanotte..Grazie baci baci
 
tanmik
tanmik il 27/10/18 alle 07:15 via WEB
Non saranno mai vuote le nostre città se sapremo dare valore all’amore, all’amicizia, e all’esperienza.. MIk ti augura un sereno e luminoso Week End e ti invia un delizioso abbraccio.
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 27/10/18 alle 07:27 via WEB
Arrabbiatissimo con il medico che per curargli un forte dolore alla mano gli aveva prescritto gli esami delle urine, Sal decide di fare al medico uno scherzetto. Riempie la provetta con le sue urine, quelle della moglie, della figlia e del cane. “Voglio proprio vedere cosa mi dirà adesso quel presuntuoso del dottore!” pensa tutto soddisfatto, Sal. Quando va a ritirare le analisi, Sal fissa il dottore che gli comunica gli esiti: allora ...i risultati delle analisi sono: il cane sta bene, sua figlia è incinta, sua moglie la tradisce con il postino e, per quanto riguarda lei, se non la smette di masturbarsi, il male alla mano non le passerà mai!” Sorriso per un sereno e allegro weekend, Sal
 
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