Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Post n°8701 pubblicato il 07 Maggio 2019 da nina.monamour
E' un modo di dire molto diffuso nella lingua italiana semplice, Vi siete mai chiesti perchè si dice spesso "canta che ti passa?" E’ un invito a non spaventarsi e a curare le preoccupazioni e i timori con il canto. L’espressione pare sia stata incisa su una trincea durante la prima guerra mondiale da un soldato il cui nome non è sconosciuto, l’Ufficiale e Scrittore italiano Piero Jahier, nato nel 1884 e arruolatosi con l’esercito nel 1916 nel gruppo degli Alpini, la trascrisse come epigrafe di una raccolta di “Canti del soldato” (pubblicata a Milano nel 1919). Jahier nella prefazione firmata con lo pseudonimo di Pietro Barba, parla del buon consiglio che un fante compagno aveva graffiato nella parete della dolina, "canta che ti passa". Un approccio e attitudine positiva da parte del soldato, nonostante i tempi duri per una guerra, la prima guerra mondiale, che stava per incombere e quindi in una momento e in una situazione tutt’altro che positiva. Con quel "canta che ti passa", l’intento del giovane soldato era quello di incitare i suoi compagni commilitoni a non spaventarsi e a non aver preoccupazioni...la pace sarebbe tornata presto! Però come ben sappiamo la pace non tornò presto, ma lode e merito a questo soldato e al suo atteggiamento positivo nonostante le avversità e il periodo storico molto duro da vivere a affrontare. In realtà, ai giorni nostri, la musica è entrata a far parte di tutti i campi della vita sociale, ma almeno la varietà dei generi musicali non manca. La musica, dunque, rappresenta il mezzo per eccellenza attraverso cui si trova il relax ed è anche il modo più adatto per esprimere le emozioni che non si riescono a descrivere concretamente. E' usata anche in campo medico, infatti è un ottimo elemento per tenere in contatto il conscio con l’inconscio perché essa è un mezzo di comunicazione che arriva anche dove le parole sembrano inaccessibili. Sappiamo tutti che la musicoterapia è assai nota ai giorni nostri, anche studi scientifici specifici hanno evidenziato e dimostrato che il canto allenta le tensioni corporee, riduce lo stress e innalza il tono dell’umore. A questo va aggiunto che cantare aumenta la funzionalità del sistema immunitario favorendo il rilascio di ormoni, tra cui principalmente la serotonina e l’endorfina. Inoltre, dal momento che cantare implica una respirazione più profonda, il tutto provoca l’aumento dell’ossigenazione sanguigna, migliorando la funzionalità cardiaca. In realtà sin dall’antichità la funzione terapeutica del canto è nota, e ha ispirato miti come quelli del cantore Orfeo.
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