Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
« Vizi e virtù.. | Che vita da cani.. » |
Post n°8749 pubblicato il 24 Luglio 2019 da nina.monamour
Stasera vi porto in Sud America al confine tra Cile e Bolivia, dove c'è un vulcano di nome Licancabur, la cui forma è così perfetta da sembrare quasi un disegno all’orizzonte e attorno alla sua formazione ruota una romantica e triste leggenda Anche se non siete dei fotografi provetti, le probabilità che qui la foto vi riesca bene sono altissime, perché il Licancabur si trova tra i vulcani Juriques e Sairecabur ed è posto in prossimità della Laguna verde, il paesaggio è quindi mozzafiato. Ma non solo, il suo cratere contiene perfino un lago e domina tutta la regione del Salar de Atacama, la prima ascesa al vulcano avvenne nel 1884 ad opera di Severo Titichoca, ma prima di quel momento c'era la leggenda che chi fosse salito sul vulcano sarebbe stato colpito dalla sfortuna e la montagna l’avrebbe punito. Per fortuna, non è andata così, ma scalare i 5920 metri non è un’impresa facile, ci vogliono due giorni ed è sempre consigliabile non avventurarsi da soli. Ma c’è un’altra leggenda ancora più suggestiva che avvolge questa zona, molti secoli fa in Cile, proprio qui al confine con la Bolivia, c’erano due fratelli, i vulcani Lascár e Licancabur. I due erano inseparabili, ma entrambi un giorno si innamorarono della bella principessa Juriques. La donna lusingata, alla fine però scelse Licancabur. Il fratello Lascár cadde nello sconforto e pianse per giorni e giorni. Le sue lacrime di tristezza, sul terreno diedero vita a un grande lago salato. Attutito il dolore, la rabbia prese il sopravvento e Lascár iniziò a sputare fuoco e il calore prosciugò l’acqua del lago dando vita ad un immenso deserto, quello che oggi è il Salar de Atacama. Ma il fuoco e le pietre lanciate da Lascár finirono per colpire accidentalmente Juriques provocandone la morte. Licancabur rimase solo e infelice per tanto tempo, fino a quando non si innamorò nuovamente. Poco distante da lui viveva, infatti, una principessa straniera di nome Kimal che passava tutto il giorno ad ammirare il vulcano. Si innamorarono, ma i due non potevano sposarsi perché Kimal era una straniera. La principessa pregò gli dei affinché concedesse ai due amanti di rimanere insieme almeno una volta l’anno; le sue preghiere vennero esaudite e da quel giorno, il 21 dicembre, durante il solstizio d'inverno, l’ombra di Kimal si unisce a quella di Licancabur e i due innamorati possono stare insieme. Buona serata.. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: virgola_df
il 25/05/2020 alle 16:42
Inviato da: Nuvola_vola
il 25/05/2020 alle 11:27
Inviato da: zacarias5
il 25/05/2020 alle 07:34
Inviato da: tanmik
il 25/05/2020 alle 06:18
Inviato da: lascrivana
il 24/05/2020 alle 19:19
**********
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.