Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Post n°8811 pubblicato il 27 Novembre 2019 da nina.monamour
Sicuramente la tecnologia, le reti sociali e la messaggistica istantanea sono diventati un'eccellente risorsa per mantenerci connessi con il mondo, sopratutto con i nostri cari che non abbiamo la possibilità di avere vicini quando ne abbiamo bisogno. Tuttavia, ciò non deve assolutamente portarci all’isolamento in un mondo cibernetico, e farci dimenticare le cose importanti che alimentano l'anima. Le visite inaspettate, gli abbracci, gli sguardi espressivi, la presenza, devono essere le cose che continuano a mantenere valore, nessuna emoticon, tag nelle foto o altre scorciatoie virtuali possono sostituirle. Le reti sociali si sono imposte quasi come alternativa alle esperienze reali, e ci stanno allontanando anche dai nostri affetti più cari. E’ diventata sempre più comune l’immagine di persone in luoghi pubblici, vicine fisicamente ma che non comunicano e non si guardano negli occhi, concentrati sullo schermo del loro cellulare. Bisogna riprendere l’abitudine di dare affetto, ascoltare chi ci parla senza fare pause per controllare il cellulare. E’ necessario vivere ogni momento e goderselo davvero, piuttosto che condividere dettagli con persone probabilmente disinteressate alla nostra vita e dobbiamo imparare ad amarci e valorizzarci oltre il numero dei "mi piace", smettere di vivere cercando l’approvazione degli altri per sentirci bene con noi stessi. Non possiamo sostituire i baci, gli abbracci, le carezze con qualsiasi cosa che possa raggiungerci attraverso un dispositivo elettronico. La tecnologia è utile, ma non può e non deve sostituire la vita reale e la magia che solo la presenza fisica può offrire. In effetti è molto triste vedere che anche quando si è insieme non ci si guarda abbastanza negli occhi e si preferisce guardare il cellulare. Siamo quasi ipnotizzati da queste nuove forme di comunicazione che, se non controllate, possono alienarci tutti quanti!
Eccomi ritornata.. |
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Sul tuo tema mi è tornata in mente una definizione che, non solo mi piace tantissimo, ma fa al caso e lo semplifica meravigliosamente: "Siamo angeli con una sola ala, però possiamo ugualmente volare se restiamo abbracciati."
Niente di più semplice, bello, appagante! Altro che tutta la tecnologia di questo mondo.. ^____^