Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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Sarò uccisa...

Post n°8598 pubblicato il 11 Gennaio 2019 da nina.monamour

Gabriella Maj è una fotogiornalista polacco-canadese che ha collaborato con diverse testate internazionali e televisioni. Il suo ultimo lavoro è stato raccolto in un libro intitolato  "Almond Garden" e racconta per immagini e attraverso una serie di interviste la vita delle donne afghane detenute in carcere per "reati contro la morale", un termine molto vago applicato per qualsiasi violazione della legge islamica, la shari’a. In alcuni casi queste donne sono fuggite da matrimoni in cui venivano abusate o ridotte a condizioni di schiavitù domestica, in altri sono colpevoli di aver fatto sesso prima o fuori del matrimonio (nel diritto islamico, si tratta del reato di zina), in altri casi ancora si tratta di donne che sono state stuprate o costrette a prostituirsi.

Mentre i responsabili di queste violenze restano liberi, le loro vittime sono condannate a vivere in carcere, a volte incinte e con poche speranze di un futuro per sé e per i propri figli.

Gabriela Maj ha avviato il suo progetto nel 2010 su incarico e per uno specifico servizio e nei quattro anni successivi, fino al 2016, è tornata in Afghanistan sei volte cercando di avere accesso anche nelle altre carceri del paese, spesso non ottenendo il permesso. In diverse prigioni le è invece stato concesso di entrare, perché era una donna e dunque il suo lavoro non era percepito come minaccioso o politicamente rilevante, in molti casi, quando veniva lasciata alla sola presenza di un’interprete, è riuscita a parlare liberamente con le detenute.

Ha avuto contatti con decine di donne nelle loro celle, venendo molto spesso disprezzata perché le trattava con cura e dignità. Maj ha pubblicato solo le parole o le immagini per le quali ha ricevuto uno specifico permesso dalle dirette interessate, i nomi delle donne sono stati comunque cambiati e le loro storie sono state volutamente separate dai loro ritratti.



Le carceri in Afghanistan non hanno sbarre e non prevedono particolari uniformi, questo significa che le donne possono in una certa misura personalizzare i loro spazi e prendersi cura dei loro figli nonostante siano molto vulnerabili allo sfruttamento sessuale (molto spesso sono infatti detenute in carceri miste e sorvegliate da uomini).

Nonostante i bisogni primari siano garantiti, le cure mediche variano da una struttura all’altra e in generale sono assenti le risorse a disposizione per la loro salute mentale. Non c’è poi alcuna garanzia sulla loro vita dopo il rilascio; molte donne, a specifica domanda della fotografa, hanno risposto "sarò uccisa".

Le donne accusate di reati contro la morale sono infatti destinate a essere ripudiate dalla famiglia poiché rappresentano una "vergogna" per la comunità e, una volta uscite, non hanno più un posto dove andare a vivere. Dopo aver concluso il suo progetto Maj ha cercato con difficoltà di non perdere i contatti con le donne che aveva incontrato, alcune di loro hanno trovato un posto nei rifugi a loro dedicati (che sono comunque molto pochi e concentrati solo in alcune zone del paese), almeno due sono state uccise dai membri delle rispettive famiglie nei cosiddetti “delitti d’onore”.


Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 11/01/19 alle 11:42 via WEB
Sono dure e irricevibili realtà di alcuni paesi dove la religione è quella islamica...puntigliosa e severa oltre oltre ogni limiti. Siamo ancora all'inizio di sporadiche battaglie di poche donne contro questo annientamento della donna ritenuta oggetto senza riserva alcuna. Donna che è tutto tranne che persona umana, quindi non degna di essere connotata come essere vivente uguale ad un uomo. Non so se queste battaglie giuste e legittime, potranno mai suffragare e sollecitare il grande falò della protesta, del riscatto e della libertà. Ci vorrà tempo, i musulmani tosti e rigorosi per la religione non molleranno mai posizioni storiche e degne della loro fede esasperata. Buon giorno Nina.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 11/01/19 alle 13:43 via WEB
La maggior parte delle detenute nelle carceri afghane è accusata di reati come tradimenti e sesso al di fuori del matrimonio. Ma basta scappare di casa per essere perseguibili in uno stato dove lo stupro coniugale non è reato. Il governo dovrebbe mettere fine alla discriminazioni che vìolano i diritti delle donne, buona giornata Carlé.
 
avvbia
avvbia il 11/01/19 alle 12:35 via WEB
Stato a mio parere non civile.. ma tutti i paesi musulmani sono cosi'..purtroppo!! mentalità molto difficile da sradicare.. ok. ciao
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 11/01/19 alle 13:58 via WEB
Credo che un nuovo codice penale potrebbe far fare un balzo avanti alla società afghana. Si dovrebbe far in modo che una nuova legge difenda i diritti delle donne eliminando tutti i riferimenti ai "crimini morali", aggiungendo nuove disposizioni che proteggano donne e ragazze dagli abusi. Buon pomeriggio Ginetto.
 
Semplicegeisha
Semplicegeisha il 11/01/19 alle 13:39 via WEB
Buongiorno Nina, nella giustizia afghana si riflettono ancora norme che derivano da una struttura sociale fortemente patriarcale e che mortifica le donne nella loro dignità, buon proseguimento e buon pranzo.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 11/01/19 alle 14:14 via WEB
Si dovrebbe mettere fine all'uso abusivo e non scientifico dei "test di verginità". Questi test, condotti davanti a numerose persone e con modalità che possono sfociare nell'abuso sessuale, mortificano la donna che è costretta a sottoporsi anche contro la propria volontà, violando così il diritto alla dignità dell'essere umano, povere donne. Un sorriso e buon pomeriggio Lavinia.
 
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 11/01/19 alle 16:03 via WEB
Povere donne, che pena mi fanno. Buon pomeriggio. :-) Dolce
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 11/01/19 alle 19:07 via WEB
Le donne, per il regime talebano, sono solo un mezzo per procreare, per soddisfare i bisogni sessuali dell'uomo e per compiere lavori domestici; buona serata Dolce.
 
molto.personale
molto.personale il 11/01/19 alle 17:04 via WEB
Dio mio..non possono esistere misure del genere al giorno d'oggi..mi chiedo come non si agisca in maniera concreta per fermare tutto questo..buon weekend mia cara
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 11/01/19 alle 19:51 via WEB
Con il passare degli anni, anche dopo la caduta dei talebani, in molte aree rurali del paese, la situazione per le donne afgane non è cambiata e per il regime talebano, sono solo un mezzo per procreare, per soddisfare i bisogni sessuali dell'uomo e compiere lavori domestici. Una deliziosa serata Grazia :)
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 11/01/19 alle 18:01 via WEB
Pare incredibile che possano verificarsi ancora, nel 2019, queste scene di violenza e sopraffazione...eppure succede...e di fronte a notizie simili resti sconcertata. Un applauso alla giornalista per aver documentato una realtà che è sempre bene venga ricordata e di fronte alla quale il mondo intero si deve sensibilizzare. Un sorriso, Nina, buona serata :)
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 11/01/19 alle 18:57 via WEB
Come spesso accade, la condizione delle donne è lo specchio dello stato, e da questo punto di vista, di strada da fare ce n'è ancora molta. Per troppo tempo, le donne e le ragazzine in fuga dalla violenza sono state trattate come criminali, mentre i loro aguzzini restano in libertà. Buona serata Elena.
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 11/01/19 alle 19:50 via WEB
“Il cuore di una donna non muta col tempo, né si altera col passare delle stagioni. Il cuore di una donna combatte a lungo, ma non muore [...] quel cuore è fedele a se stesso, imperturbabile, placido e sicuro di sé; su di esso la primavera rimane primavera e l'autunno è autunno, fino alla fine del tempo.” K.Gibran Sal sta decisamente meglio e ti invia un saluto. Mirko
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 11/01/19 alle 21:07 via WEB
Ciao Mirko sono felice nell'apprendere che Sal sta decisamente meglio, speriamo al più presto di averlo tra di noi, grazie e lieta serata.
 
exietto
exietto il 11/01/19 alle 20:34 via WEB
Penso che non avremo mai qui sulla terra un "paradiso", dove la giustizia, e le vere cose giuste, siano sempre premiate e riconosciute. NO COMMENT.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 11/01/19 alle 21:04 via WEB
La condizione della donna in Afghanistan è una dura realtà. Ci sono ancora donne, private di un volto, di una voce, della libertà di muoversi e di pensare, derubate persino della propria dignità e umiliate per il solo fatto di essere femmine. Passa una buona serata Ezio.
 
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 11/01/19 alle 21:20 via WEB
Temo che analogo fondamentalismo stia prendendo piede anche negli stati laicis ti dell'occidente: lì almeno hanno la "giustificazione" di essere fermi al medioevo, ma qui significa voler distruggere i risultati di millenni di civiltà. Vabbè, sono abbastanza vecchio per non assistere al totale disfacimente della nostra cultura. Ciao Nina, buon fine settimana :-)))
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 11/01/19 alle 21:49 via WEB
Mi sa che hai roprio ragione Valerio, l’Afghanistan oggi, per alcune donne nascere è una vera e propria condanna. Dalla presa di potere dei Talebani, nel 1996, le loro condizioni di vita sono precipitate rovinosamente fino ad annullarne la dignità in tutto e per tutto. Le donne non possono lavorare fuori casa, in nessun ambito, anche perché non possono uscire se non accompagnate da un parente stretto di sesso maschile, notte stellata Valerio :)
 
tanmik
tanmik il 12/01/19 alle 05:49 via WEB
La vita vola via come un sogno - e non si fa in tempo a far nulla in quell’attimo che è la vita, perciò bisogna riempire ogni ora di un contenuto sostanziale, pensando che quell’ora non tornerà più. Un kisssssss per augurarti questo Week End straordinario e stupendo.... Mik/**__**
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 12/01/19 alle 12:39 via WEB
Buon w.e. Mik e grazie della tua presenza.
 
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 12/01/19 alle 10:12 via WEB
E' difficile entrare e cercar di cambiare la mentalità Mussulmana visto che la maggior parte delle donne accettano questo status....non dimentichiamoci che qualche anno remoto fa anche il cattolicesimo bruciava le donne come streghe solo se non si comportavano secondo gli stand di allora... Buon fine settimana ciao Nina
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 12/01/19 alle 12:50 via WEB
Non è vero che le donne accettano il loro status, ne sono costrette! Per esempio l'istruzione per loro è un miraggio, come anche il diritto alle cure o semplicemente l'incontrare un'amica per scopi ricreativi. Possono indossare solo un burqa che le copre da capo a piedi e che deve essere di colore scuro, perché le tinte vivaci sono ritenute dai talebani "sessualmente attraenti". Le donne non possono ridere o parlare ad alta voce, nessuno le deve sentire e anche i tacchi sono proibiti perché producono suono e un uomo non deve sentire i passi di una donna. Ti rendi conto in che stato vivono? Povere donne che pena che mi fanno, buon w.e. Renzo.
 
Mario939
Mario939 il 12/01/19 alle 10:35 via WEB
Buongiorno e buon fine settimana, splendida Nina.
Un pensiero e un caro saluto.
Mario
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 12/01/19 alle 12:53 via WEB
Buongiorno a te Mario, previsioni del tempo libero, nel weekend diluvi di divani su tutta la penisola, ahahahahahah, buon w.e.
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 12/01/19 alle 11:26 via WEB
Ciao. Sul Blog qualcosa per te e per chiunque mi abbia dimostrato tanto affetto, amore e comprensione. Bye, Sal
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 12/01/19 alle 12:55 via WEB
Grazie Sal, ne sono lusingata, felice w.e. (^_*)
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 12/01/19 alle 23:39 via WEB
Fino a quando ci sarà l'islam, nulla cambierà. C.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/01/19 alle 19:00 via WEB
Le donne vogliono che la comunità internazionale senta la loro voce. Sono completamente in disaccordo con la nuova legge, perché non è una questione legata al femminismo ma si tratta di parità ed è una limitazione ai diritti umani per il futuro. Un abbraccio Carlo, buona serata.
 
mastro.zero
mastro.zero il 13/01/19 alle 17:34 via WEB
L'assurdità sta che nel nostro paese stiamo permettendo a soggetti che si rifanno alla religione islamica, che cercano di divulgare quei concetti medievali e le nostre donne "le femministe" che silenti paiono scomparse dopo anni di lotta.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/01/19 alle 18:46 via WEB
La repressione delle donne è ancora prevalente nelle zone rurali, dove molte famiglie ancora obbligano le proprie madri, figlie, mogli e sorelle a non partecipare alla vita pubblica. Esse sono ancora costrette a matrimoni ed e negato loro l’ l'acceso ad una istruzione di base. Le donne sono ancora costrette a vestirsi con un lungo velo che nasconde il volto e le curve; in alcune città dell’ Afghanistan, le donne sono ancora private dei loro diritti fondamentali e sono state condannate a rimanere nelle loro case, le finestre di ogni casa sono ancora dipinte per impedire loro di vedere il mondo esterno; dove le donne non possono parlare e ridere troppo forte. Se le donne vogliono o decidono di lasciare la casa, esse devono essere accompagnate dal marito, fratello o padre. Non sono autorizzate a parlare o a toccare un uomo diverso dalla loro famiglia. Sono d'accordo con te, questa religione sta prendendo piede anche in Italia, a ri-ciao Mastro.
 
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